AVVISO:
Si pregano i gentili lettori di leggere codesto capitolo durante l'ascolto della canzone "Mad Hatter" di Melanie Martinez o "Pretty Little Psycho" di nonricordochi versione nightcore o, meglio ancora, prima una e poi l'altra.
Grazie per la cortese attenzione.
(Ok, forse ora mi sto montando la testa giusto un po'XD.... Comunque fatelo!)Svegliarsi.
L'odore del sangue nelle narici
Fare colazione.
La nausea al pensiero di quei corpi in putrefazione
L'allenamento.
Le ferite su gambe e braccia dovute alle innumerevoli botte e cadute
La pausa pranzo.
Le grida straziate dal dolore di gente di cui neanche conosceva il nome
Altri allenamenti.
La sensazione della lama che squarcia la carne come una fetta di pane un po' indurito... Sì era solo una fetta di pane... Solo... Solo una... Una fetta di pane...
Lo studio della strategia successiva.
Ma tanto non serviva no non serviva affatto perché uccidere era così facile così dannatamente facile e lui si faceva così schifo così dannatamente schifo
La missione.
No la ricompensa."Ricompensa" si chiamava. Perché alla fine ti piacerà stanne certo alla fine ti piacerà allo stesso modo in cui piaceva a loro ma come poteva piacergli qualcosa che lo faceva sentire in colpa del fatto stesso di essere nato?
La cena.
Ma tanto non la faceva mai come poteva mangiare dopo ciò che aveva fatto come poteva mangiare sapendo che c'era gente che a causa sua non avrebbe più potuto farlo?
Andare a dormire.
Quello era il momento più bello perché era quando il suo cervello si spegneva e finalmente poteva avere un po' di pace ma non sempre perché c'erano gli incubi quegli incubi che lo tormentavano facendolo svegliare con le occhiaie e quante volte aveva pensato di soffocarsi con il cuscino? E quante volte aveva pensato di puntare la lama del pugnale verso il suo di cuore? Troppe troppe davvero troppe volte per poterne tenere il conto ma non poteva no semplicemente non poteva perché ogni volta il suo viso gli tornava in mente e si ritrovava a piangere a chiedersi come avesse fatto lui a sopportarlo e poi invece a come avrebbe fatto lui stesso a come avrebbe fatto a non impazzire sempre che non fosse già successo ovviamente
E poi c'era il risveglio.
Quella ormai era diventata la sua routine.
È tutto così strano troppo strano per essere vero adesso mi do un pizzicotto e mi sveglio adesso mi do un pizzicotto e apro gli occhi e mi ritrovo nella mia stanza e Hajime si sarà di nuovo intrufolato nel mio letto e io lo sveglio e lo rimprovero ma tanto lo so che lo rifarà di nuovo e non mi importa no non mi importa può anche trasferircisi nel mio letto basta che qualcuno mi svegli da questo incubo
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The Cheshire Cat//Yaoi//
RomanceDal testo: - Quindi, si può sapere perché lo chiamate "Cheshire Cat"? - - Allora, ci sono quattro motivi. Il primo è per il cognome. - - Sì, quello era chiaro. Poi? - - Poi per il suo sorriso. Non so te, ma io ogni volta che sorride ho quasi il...