The First Alice

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Una risata argentina riecheggiò per i corridoi e sul viso di tutti, quasi come un riflesso spontaneo, comparve un sorriso. Era impossibile non voler bene ad Alice, tutto il circo stravedeva per lei, dal pubblico al direttore ai suoi compagni, ma la persona che in assoluto le voleva più bene di tutti era sicuramente il Cheshire Cat.

Tra i due c'erano due anni di differenza, non molto in realtà, ma a quell'età si notavano eccome e per il bambino lei era sempre stata come una mamma o una sorella maggiore. In pratica come un'esempio da seguire. L'aveva sempre vista con occhi adoranti, come se lei fosse capace di fare di tutto se solo lo avesse voluto e questo lei glielo dimostrava ogni volta che la vedeva.

- Ehi ragazzi, papà sta arrivando! - Esclamò sorridendo raggiante. Un sorriso che, ne erano tutti più che convinti, sarebbe stato capace di sciogliere chiunque.

Ovviamente la persona di cui stava parlando non era davvero loro padre, ma lei si riferiva sempre a lui in quel modo, così avevano iniziato a farlo tutti, anche perché altrimenti non avrebbero proprio saputo come chiamarlo.

- C'è un altra ricompensa? - Chiese il Mad Hatter.

- Credo di sì. - Rispose lei prima di voltarsi verso i gemelli. - Le mani. - Li avvisò.

I due sgranarono gli occhi nel rendersi conto di essersi presi per mano e subito lasciarono la stretta. C'erano delle cose che neanche loro "papà" avrebbe mai dovuto sapere.

Il Cheshire Cat le sorrise e lei ricambiò all'istante.

Già, Alice sarebbe stata praticamente perfetta se non fosse stato per un piccolo particolare...

L'uomo entrò solo un paio di minuti dopo e subito la bambina gli saltò addosso, gettandogli le braccia intorno al collo.

- Papi! - Esclamò sorridendo.

- Ehi, calma Alice, così mi butti giù. - Rise lui mentre rimetteva la bionda con i piedi per terra, mettendo in quel gesto tanta attenzione quanta ce ne sarebbe voluta nel posare una tazzina di porcellana.

... un piccolo particolare davvero di poco conto...

- Cosa dobbiamo fare oggi? - Chiese lei pimpante.

- Stavolta si tratta di un ragazzo di venti anni, vi ho lasciato una sua foto in camera. -

- Uh, quanto tempo abbiamo? -

- Un'ora a partire da adesso. -

- Non sto più nella pelle! Ti voglio bene papi! - Disse poi prima di correre via, seguita a ruota dagli altri.

... oltre ad essere completamente fuori di testa, era una dotata di un sadismo a dir poco... estremo...

La follia era contagiosa, di questo i quattro ragazzi ne erano più che sicuri, in fondo lo avevano sperimentato tutti loro, chi più e chi meno.

Giorno dopo giorno la follia di Alice li aveva colpiti tutti quanti, dal primo all'ultimo.

E se nei gemelli si notava a malapena, mentre per il Mad Hatter sembrava più che altro confusione e tanta, davvero tanta eccentricità, non si poteva dire lo stesso per il Cheshire Cat. Lui quella follia non l'aveva semplicemente ricevuta, l'aveva assorbita tutta, moltiplicandola all'infinito, finché forse non era diventato perfino peggio di lei.

Svegliarsi

Fare colazione

Allenarsi

Pranzare

Giocare

Fare merenda

Ricevere la ricompensa

The Cheshire Cat//Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora