Passò quasi un mese. Io non lo salutavo già più. Mi dava fastidio pensare che lui credesse che dovessi salutarlo sempre prima io, così, per una volta, feci io la "preziosa".
Dunque rispresi a fare ciò che avevo fatto: facevo finta che per me non esistesse. Infatti, nemmeno Fabio dava cenni di volermi salutare. Tornava a riabbassare la testa appena mi vedeva, come se...cavoli, come se fossi inguardabile.
I giorni passavano. Io mi arrabbiavo giorno dopo giorno sempre di più. Il suo comportamento mi irritava. Ma a un certo punto, pensavo, bisogna anche fregarsene di certe persone.Una sera di un giovedì, ero a casa di mia cugina Alessandra. La stavo aiutando a fare la cernita delle maglie e a un certo punto il mio occhio cadde su una camicia a maniche lunghe, bella, a scacchiera nera e rossa, che Ale non aveva ancora provato.
Io:"Che bella questa Ale!" dissi mentre la prendevo e gliela porgevo.
Alessandra:"Si è carina, però l'ho già provata ieri e non mi sta più".
Io:"Sei sicura? Ma è larga..."
A:"A me va stretta. Provala tu se ti piace".
Io la guardai sbigottita perché se non stava a lei che era più piccola, non vedevo come potesse entrare a me. Ma la presi comunque, e andai in bagno a cambiarmi. Ne uscii con la camicia addosso, e corsi da mia cugina che nel frattempo si era messa un pantalone.
Io:"Ale ma come fa a non starti, va a me!"
A:"Boh non ne ho idea ahahaha, comunque prendila pure, ti sta bene!"
Io:"Dici davvero?"
A:"Certo. È tua".
Io:"Grazie mille mi piace un casino!!"
A:"Ma figurati. A proposito, quella camicia secondo me è fortunata. O almeno, a me ha portato fortuna..."
Io:"Ah sì? E come mai?" Le chiesi sedendomi per terra accanto a lei.
A:"Tre volte mi ha portato fortuna: la prima, la professoressa voleva interrogarmi ma è suonata la campanella..."
Io:"Che cavolata ahaha"
A:"Non è affatto una cavolata, mi ha salvata da un votaccio ahaha!
Poi, la seconda volta dentro la tasca ci ho magicamente trovato 5 euro..."
Io:"Eh? Ma cosa...? Ma dai, non è possibile, ti sarai dimenticata di averli lasciati tu nella tasca!"
A:"Ma guarda che non sono ancora stupida. So quel che ho fatto o che non ho fatto".
Io:"Vaaabbè. E la terza volta?"
A:"Il ragazzo che mi piace mi ha fatto i complimenti per la camicia. Mi ha detto che stavo bene, ecco".
Io:"Uooo che notizia! Tu aspetta sempre all'ultimo a dirmelo eh!"
A:"Ahahah vabbè non importa! Questo te l'ho raccontato per dirti che quella camicia che indossi porta fortuna! Fidati di me!"
Io:"Mah..."Andai a casa con la camicia di mia cugina. La misi sulla sedia e la ossevai, neanche fosse un dipinto del 1400. Dopo averla contemplata decisi che l'indomani l'avrei indossata. Tanto per rinnovarla, no? Tanto che potere potrà mai avere un indumento.
La mattina dopo indossai la camicia e per il ritardo corsi come una cretina all'angolo di casa mia da mia cugina più grande Francesca che mi aspettava per fare la strada insieme per andare a scuola.
Io:"Ciao Fra...scusa il ritardo!" dissi ancora con il fiatone.
Francesca:"Niente, non importa. Piuttosto, Alessandra mi ha detto che ti ha regalato una camicia, quella a scacchiera rossa e nera, mi pare. L'hai provata?"
Io:"Sisi mi va, l'ho anche messa sotto questa giacca".E nulla, andammo insieme a scuola, come tutte le mattine, e dopo aver accompagnato Francesca alla sua classe, la salutai e raggiunsi la mia.
Tolta la giacca, Agnese si accorse subito del nuovo indumento che indossavo.
Agnese:"È nuova?"
Io:"No ahah è di mia cugina, non le andava più e così l'ha regalata a me. Dice che è fortunata ma io non ci credo ahahah".In quel momento mi accorsi che dovevo andare in bagno.
Io:"Agnese prima che suoni la campanella di inizio lezione, devo andare in bagno. Mi accompagni per favore?"
Agnese:"Certo, andiamo". E così dicendo stavamo per uscire dalla classe. Eravamo sulla soglia, quando, d'un tratto, passò Fabio con ancora le cuffie nelle orecchie. Io sollevai la testa senza rendermene conto e lui mi guardò e mi disse:
Fabio:"Ciao".
Io:"Cia...ciao" Risposi stupefatta.
Appena lui se ne andò, io e Agnese ci guardammo negli occhi: aspetta aspetta aspetta, cos'era appena successo???
Io:"Non mi tiene più la vescica Agnese. Andiamo ti prego sto per pisciare qui".
Corsi in bagno e dopo aver fatto ciò che dovevo fare, uscii e lei mi abbracciò: una scarica di adrenalina mi percorse il corpo, a pensare a quello che mi era capitato. Non sapevo come esprimere la mia felicità, la pelle tirava sopra le vene che si allargavano e stringevano a ritmo del mio battito.
Agnese:"E allora Ambra, come ti senti? La camicia di tua cugina porta davvero fortuna?" e mi fece l'occhiolino.
Io:"Io...non so cosa dire...non ci posso credere..." guardai la camicia che avevo addosso e proprio come farebbe una bambina, la abbracciai.

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Ancora per sempre
Romance"La nostra amicizia era importante. Lui era importante. Lui è importante. Ma se io non sono importante per lui, allora sto ingoiando solo bocconi amari" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'amore visto da un'adolescente. Ambra è una bambina di 9 ann...