Mi abituai troppo lentamente all'assenza della mia amica, ma non avevo scelta. Dovevo farci l'abitudine, ma in realtà sta cosa non mi andò mai giù. In ogni caso ogni martedì e venerdì io, Francesca (alla quale nel frattempo avevo confidato che mi piaceva Fabio) e le due sorelle rumene Anna e Bianca (che lo sapevano già), ci fermavamo fuori dalla scuola alla fine delle lezioni e aspettavamo che Simona con la sua classe uscisse. Poi, tutte e cinque insieme, ci incamminavamo per la via che porta al centro della nostra città.
In un'occasione, un martedì, mentre stavamo percorrendo Via Piave e Francesca se n'era appena andata, Simona mi prese in privato.
Simona:"Sai Ambra, oggi ho parlato con Fabio".
Io:"Davvero? E di che?" I miei occhi si accesero di galassie.
S:"In pratica nell'ora di arte si è avvicinato a me e mi ha chiesto per quale motivo avessi cambiato classe".
Io:"Ok vai avanti".
S:"Allora io gli ho detto di tutto, del problema che ho avuto e poi, senza che si insospettisse, gli ho parlato anche di te".
Io:"Ah sì? E cosa è successo?"
S:"E io gli faccio -Conosci una ragazza che si chiama Ambra, capelli lisci e castani? È nella mia ex classe, la 3^L, ed è la mia migliore amica.-"
Io:"Oddio...". E mi scappò una piccola risata.
S:"E lui mi ha detto che ti conosce, che si ricorda di te perché andavate a nuoto insieme".
Io mi portai una mano alla fronte e dissi:
Io:"Non ci credo, si ricorda ancora di me?!"
S:"Ma certo! Non è mica così stupido".
Io:"Simo scusa la domanda ma a scuola come va lui?"
S:"Bene prende sempre 8 e 9".Chiacchierando un po' del più e del meno raggiunsi casa mia, così la salutai e ci demmo l'arrivederci a venerdì.
La sera mi addormentai pensando ovviamente a lui, senza sapere che cosa sarebbe successo qualche giorno dopo...Per la cronaca, la settimana seguente fu una settimana di fuoco. Lo incontrai più di una volta in giro per la scuola, il che non capitava quasi mai. Io di solito lo vedevo solo quando usciva anche lui alle 2 di pomeriggio con la sua classe, e tutti gli altri giorni no perché usciva alle 4.
E poi la sua classe era al primo piano, mentre la mia stava al piano terra.Gli incontri si svolsero in questo modo:
-Lunedì:
Alla prima ora della mattina avevamo italiano, ed essendo verso la fine dell'anno (parlo di aprile/maggio) il nostro professore di italiano per darci spunto per l'esame di terza media, decise di approfondire un brano di antologia che trattava i diritti umani. Per farlo voleva servirsi della Lim, che si trovava al secondo piano. Così quella mattina ci fece mettere tutti in fila per salire le scale e raggiungere l'aula Lim. Mentre io e le due gemelle rumene stavamo salendo le scale con la nostra classe, vidi ad un certo punto una persona scendere. Anna, che era di fianco a me, iniziò quindi a lanciarmi occhiate strane senza dire nulla, e io non ne comprendevo il significato. Mi consigliò sottovoce di voltarmi. Lo feci, e mentre mi giravo mi ritrovai Fabio praticamente attaccato a me che stava aspettando che la nostra classe salisse per scendere dalle scale. Lui mi stava guardando e io come al mio solito, mi girai verso Anna con un sussulto e sgranai gli occhi portandomi una mano alla bocca. Fabio ci oltrepassò e scese i gradini, mentre io ridevo dall'imbarazzo.-Martedì:
Non mi ero neanche ancora ripresa dalla figura fatta il giorno prima, che un'altra occasione mi capitò a portata di mano.
Eravamo alla terza ora e stavamo facendo grammatica. Visto che le due gemelle rumene Anna e Bianca (anche se l'italiano erano in grado di capirlo e usarlo bemissimo) non potevano seguire la lezione sui verbi transitivi e intransitivi, il nostro professore assegnava sempre loro dei compiti a parte. Quella volta dovevano provare a scrivere un tema, ma non avevano il dizionario.
Prof:"Allora voi necessitate nel dizionario...Anna, prova a vedere se è nell'armadio".
Lei guardò dentro il mobile, ma lo richiuse poco dopo con aria delusa.
Anna:"Qui non c'è prof".
Lui pensò un attimo a dove sarebbe potuto essere e poi propose all'altra gemella Bianca:
Prof:"Bianca, vai a vedere se per caso è nella 3^H, perché se non mi sbaglio l'ho lasciato lì l'ultima volta che sono andato in quella classe a fare supplenza".
Bianca:"Ma dov'è la 3^H?"
Prof:"È sopra...devi girare a sinistra...no vabbè Ambra accompagnala tu, visto che siete tanto amiche".
Rimasi pietrificata in segno di sorpresa, poi mi ripresi e mi limitai ad annuire con la testa. Uscii dalla mia classe con il cuore in gola al solo pensiero di entrare nell'aula dove c'era Fabio.
Bianca:"Ma la 3^H è la classe di quello che piace a te?"
Io:"Emmm, si. Ed è anche quella di Simona".
Raggiungemmo la classe, ma io mi vergognano troppo e mi rifiutavo di entrare.
Io:"Entraci tu, tanto devi solo prendere un dizionario".
Bianca:"No se non vieni tu non entro neanch'io".
Io:"Eddai oh, lo sai che io mi vergogno. Devi solo dire al loro professore di italiano che devi vedere se il nostro ha lasciato lì un dizionario di rumeno.
B:"No. Dai per favore entra anche tu".
Io:"Oh ma che palle. E va bene, entro".
Mi feci coraggio e bussai alla porta dell'aula prendendo un gran respiro. Appena sentii il professore all'interno dire "avanti" aprii la porta con cautela e feci ingresso nella classe seguita da Bianca. Come sempre, spiegai io al prof il motivo della nostra visita, e poi aiutai Bianca a cercare il dizionario all'interno dell'armadio. Con la coda dell'occhio vedevo Fabio che ci guardava e per quanto fosse grande la mia tentazione di girarmi, non lo feci e proseguii la ricerca. Lo trovai io il vocabolario, così lo presi tra le braccia, salutai il professore e uscendo dalla classe rivolsi anche a Simona un piccolo saluto.
Bianca richiuse la porta alle sue spalle e io finalmente respirai. Mi rivolsi poi a Bianca che mi fissava con aria divertita.
Io:"Andiamo subito via di qui".
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Ancora per sempre
Romance"La nostra amicizia era importante. Lui era importante. Lui è importante. Ma se io non sono importante per lui, allora sto ingoiando solo bocconi amari" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'amore visto da un'adolescente. Ambra è una bambina di 9 ann...