Cambiamenti

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Mi scuso in partenza perché l'opera è rimasta inconclusa. Non che chissà quante persone l'abbiano letta suppongo, ma mi piace pensare di essere riuscita in qualcosa; in questo caso, di essere riuscita a rendervi partecipi di questa mia storia, attraverso questo "libro", se così lo possiamo chiamare.
Questa penso sia la parte più importante di tutta la mia opera.

Sto scrivendo qui dopo due anni. Dopo due anni dall'ultimo aggiornamento che ho fatto di questa mia opera. Non ho continuato a scrivere da un lato perché rileggendo i miei capitoli mi sembrava di essere troppo ripetitiva. Ma il motivo principale è che questa storia è una storia che è stata scritta sul momento: ciò che succede nell'opera è in realtà ciò che è successo a me personalmente giorno per giorno. Il motivo sta quindi nel fatto che non c'era veramente più nulla da raccontare.

Sono passati due anni quindi dall'ultimo aggiornamento, ovvero cinque anni da quando mi sono innamorata di Lui, di questo presunto "Fabio" che è palesemente un trucco per mascherare il vero nome del ragazzo che per eccellenza mi è piaciuto per così tanto tempo, e che preferirei non nominare.
Dopo così tanto tempo è chiaro che siano cambiate anche tante cose. Sono felice di comunicarvi che finalmente è avvenuto il miracolo che stavo aspettando e lui è uscito ufficialmente dalla mia testa, dal mio cuore e forse, a quanto pare, è uscito anche dalla mia vita.
Non so dire bene quali siano le spiegazioni di ciò, ma quello che so è che è ormai da due anni che sono riuscita a dimenticarlo. Semplicemente, non provo più nulla. Ero arrivata ad un punto in cui Lui non era più un modo per stare bene, ma neanche un modo per stare semplicemente male, Lui era un'ossessione. Avevo astratto dalla sua persona tutte le qualità, eliminando i suoi difetti e soprattutto, errore mio più grande, lo avevo idealizzato, avevo dimenticato che prima di tutto è un umano.
Sono sempre stata una persona di natura positiva, e ciò mi aveva portato a rimuovere paradossalmente tutto quel NULLA che succedeva tra me e Lui, concentrandomi solo sulle poche cose davvero positive, ma che non significavano niente per lui e troppo per me. I suoi saluti, i suoi gesti, i suoi sguardi, i suoi sorrisi erano tutti incastonati nella mia mente e sebbene la testa mi dicesse di smetterla di illudermi, io mi sforzavo di vedere dei segnali che non c'erano.
È dura dirlo, ma come ogni persona innamorata vedevo solo quello che volevo vedere. Mi sono fatta sostanzialmente del male da sola.
La verità è che quei saluti, quei gesti, quegli sguardi, quei sorrisi, non volevano dire niente per Lui. A lui non è mai importato. Di questo me ne sono accorta tardi, ma devo ringraziare davvero Dio perché anche se tardi me ne sono resa conto.

È così che mi sono DISINNAMORATA. A tal punto che non me ne frega più niente. Non cerco neanche più di incontrarlo, non mi faccio problemi se non mi saluta o se non mi parla, perché avevo i coglioni pieni di stare come stavo, di struggermi per una persona che tanto non mi voleva. Avevo i coglioni pieni di non sentirmi abbastanza.
E così un giorno ho ripreso in mano la mia vita e ho promesso a me stessa che me ne sarei presa cura di più. Mi sono guardata e ho deciso che basta, nessuno doveva più farmi sentire fallita, diversa, come se non bastassi mai. Non mi sentivo più libera e allora ho distrutto io la prigione che mi ero creata.
Mi sono rialzata, e l'ho fatto da sola.
Sono fiera di questo, fiera di me.

Ho scritto questo capitolo quindi per informarvi che la mia storia è finita così, è finita nel nulla. Non ci sono motivi, nè spiegazioni. A volte mi chiedo ancora perché il destino, o Dio, o qualsiasi cosa in cui crediamo, ci facciano incontrare alcune persone se poi tra loro non è scritto niente e non deve esserci niente. Ma poi credo che in fondo la verità è che quello che doveva essere è stato e non poteva essere nient'altro.
Non ho rancori verso nessuno, e nemmeno verso di Lui, perché se non mi ricambiava non era colpa sua e se mi ricambiava e non me l'ha mai detto si è semplicemente punito da solo.
Non ho rimpianti, perché ho sempre seguito il mio cuore, ho sempre amato e chi ama non può pentirsi di niente.
Non ho rimorsi, perché ho lottato per ciò in cui credevo e se l'ho fatto è perché mi è importato.

E allora, su cosa mi posso rimproverare? Su niente. Posso solo volermi finalmente bene, una volta, per essere stata così forte.

Aldilà di tutto, spero con il cuore che questo mio "libro" possa essere d'aiuto a chiunque stia passando una situazione simile alla mia.
Voglio solo dirvi che qualsiasi difficoltà o delusione vi affligga, passerà, ve lo prometto.
Ciò che la vita toglie, lo restituisce in un'altra forma.

Con affetto, Chiara.

Ancora per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora