Professore di italiano:"Bentornati. Oggi iniziate la seconda media. C'è chi dice che sarà l'anno più duro, chi dice che non ha incontrato particolari difficoltà. La cosa certa è che non siete più bambini e state crescendo, quindi dovrete imparare ad organizzarvi con lo studio meglio dello scorso anno, e poi lo studio sarà più approfondito soprattutto verso maggio in preparazione alla terza media...."
E così in un lampo fui catapultata in seconda media...wow ora mi sentivo grande:-)
Al suono della campanella di fine lezione, percorsi la strada di casa con Simona e Francesca.
Simona:"Allora avete capito cosa ha detto il prof? Ma l'hai sentito, ha detto le stesse cose che ci dice sempre ahahah"
Io:"È vero ahah"
Dopo una breve pausa mi venne in mente che avendo ormai 12 anni, avremmo dovuto fare la cresima.
Io:"Raga ma voi fate la cresima, no?"
S:"Certo".
F:"Anch'io".
Io:"Ma avete la più pallida idea di quando e se inizia di nuovo il catechismo? Perché la mia catechista mi aveva detto che non si sarebbe più continuato il corso normale con noi dell'ultimo anno".
F:"Boh". Le risposte di Francesca sono sempre state molto fredde e quasi sempre prive di ogni senso logico. Soprattutto, piene di passione;-)
S:"Io sapevo che da quest'anno dovevamo fare catechismo non più all'oratorio ma in chiesa, perché così ci esercitiamo anche a cantare e facciamo le prove della cresima".
Io:"E quando inizierebbe?"
S:"Inizia domani, e il ritrovo è per tutti noi davanti alla chiesa con le catechiste".
Io:"Già domani?! Ah grazie menomale che me l'hai detto altrimenti non sarei venuta ahahah"
S:"Prego non c'è di che ahahah" E mi prese affettuosamente sottobraccio.Francesca se ne stava in disparte fissando non so quale sassolino del marciapiede mentre camminavamo, ma ha sempre fatto così, e più che cercare di coinvolgerla nei discorsi, non si poteva fare proprio nient'altro.
In ogni caso dopo un po' di cammino imboccai la via dove abitavo e le salutai, mentre loro proseguirono.
Per fortuna non avevo compiti da svolgere (e ci mancava ancora che ce li assegnassero il primo giorno di scuola) quindi il pomeriggio fui libera di uscire con le mie due cugine.Suonai al citofono di casa loro e mi rispose mia cugina Alessandra, la più piccola delle due.
Alessandra:"Chi è?"
Io:"Sono io". La mia voce inconfondibile venne riconosciuta subito hihi😊
A:"Ambra aspetta in atrio, noi arriviamo subito".
Io:"Okay".Dopo due minuti, sentii un rumore di passi e vidi loro due che scendevano dalle scale. Alessandra mi corse incontro e mi salutò con un abbraccio. Sua sorella Francesca, la più grande tra di noi, mi salutò più moderata e poi decidemmo dove andare.
Francesca:"Allora, dove andiamo?"
Alessandra:"Non lo so, in giro e basta".
F:"Ma no dai non mi dite che non sapete dove volete andare".
Io:"Proprio così, vaghiamo senza meta ahah".
A:"Eggià, io e Ambra ci intendiamo ahahah. Per prima cosa andiamo in Via Torino".
Io:"Sì così guardiamo i negozi". E feci l'occhiolino a mia cugina più grande.
Francesca ci guardò e con tono di sarcasmo acconsentì ad andare a "pascolare" nei negozi di abbigliamento.Passammo tre ore tra shopping, gelato e risate. Il caldo non mancava, visto che era settembre inoltrato ma il sole splendeva ancora come fino a due mesi prima.
Francesca:" Oh guardate che sono le 6 e mezza eh! Chiara tua mamma non ti aveva detto di tornare alle 6 e un quarto?"
Io:"Oddio è vero! Dovevo andare con lei ad accompagnare mio fratello dal dentista! Oh mamma".
Alessandra:"Non perdiamo tempo allora dai, ti accompagnamo noi.Qualche minuto di passo sostenuto e il parco pubblico che si trova tra casa mia e casa loro iniziò a vedersi in lontananza. C'erano molte persone, soprattutto bambini che giocavano a cucinare con terra e erba, chi andava sulle altalene, chi pedalava in bici. Alcuni infanti correvano e salivano sui castelli di legno, e c'erano anche degli adolescenti che giocavano a calcio. Attraversammo la strada e raggiungemmo i giardini, poi iniziammo a percorrerli per poter raggiungere casa mia sull'altro lato della strada.
E indovina chi giocava a calcio con dei suoi amici? Fabio.
"O ma che palle!" Mi ripetevo nella testa, ma in realtà ormai era passata tutta l'estate e devo dire che non ero poi così dispiaciuta di rivederlo. Era lì che non si era neanche accorto che stavo passando. Poi ad un tratto alzò la testa e per un attimo smise di giocare fermandosi per salutarmi con la mano. Ricambiai il suo saluto e mi scappò anche da ridere perché Alessandra guardava divertita il modo in cui lui stava agitando il braccio, come al suo solito.
Io e le mie due cugine oltrepassammo il cancello del parco e ce lo richiudemmo alle spalle, per evitare che vari palloni finissero a rotolare per la strada, dato che accadeva quasi sempre.Arrivai con Francesca e Alessandra a casa, trovammo il portone dell'atrio aperto ed entrammo. Ci eravamo praticamente precipitate a casa con la paura di essere in ritardo, cercammo di chiamare l'ascensore ma era occupato.
Io:"Uffa, è occupato! Su, non c'è tempo da perdere, ci tocca fare tre piani di scale".
Di corsa e anche inciampando nel vaso che mia mamma tiene sul pianerottolo davanti all'entrata di casa mia, suonai il campanello e mia mamma aprì. Avevo paura che mi sgridasse, ma scoprii che l'appuntamento con la dentista era stato rinviato perché la dottoressa aveva troppi pazienti a quell'ora.
Io:"Mamma ci hai fatto correre per niente!" Dissi con il fiatone.
Mamma:"Ma sì dai che avete corso un pochino hihi! Dai vabbè il fatto è che la dentista mi ha avvisato appena ora, non ho neanche fatto in tempo a chiamarvi che siete arrivate!"
Le mie cugine risero e subito dopo lo feci anch'io.Andai a dormire pensando all'indomani. Avrei dovuto iniziare le prove per la cresima, poi una volta fatta, non ci sarebbe più stato neanche il catechismo. Nemmeno fulmine. Nemmeno il cortile con i giochi che facevamo io e i miei amici.
"Che ne sarà di noi? Dell'amicizia tra me e tutti gli altri? Dei dispetti di Alessio e Fabio? Delle risate con Sonia, Olga e Greta? Che ne sarà di tutto questo?" Pensavo nella mia testa. Più mi facevo domande più mi intristivo. Dentro di me avvertivo che tra poco avrei sentito la mancanza di qualcuno.
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Ancora per sempre
Romance"La nostra amicizia era importante. Lui era importante. Lui è importante. Ma se io non sono importante per lui, allora sto ingoiando solo bocconi amari" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L'amore visto da un'adolescente. Ambra è una bambina di 9 ann...