Prologo

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Avete presente le cartine archeografiche no?

I mari e gli oceani sono rappresentati con diverse tonalità di azzurro:

L'azzurro più scuro per il mare più profondo e l'azzurro più chiaro per il meno profondo.

Keira gli occhi li ha proprio così: quasi trasparenti come l'azzurro della cartina del mar d'Azov, ovvero il meno profondo del mondo.

Quegli stessi occhi si sollevarono al cielo e uno stormo di rondini spaccò il cielo limpido.

Quella"nuvola nera" così simile ai capelli della proprietaria degli occhi azzurri Azov, ricordano moltissimo quel mare. I suoi capelli:una massa scura, dalla forma simile a quella delle rondini in volo:più lunghi e folti all'inizio, vicino alla radice e più corti e fini alle punte.

Il suo era un taglio scalato risalente a qualche anno fa.

Il corpo magro e snello con piccole rotondità sui fianchi e sul seno era stesso sull'erba verdissima e bagnata dalla rugiada della notte.

Quel verde acceso risaltava la pelle olivastra della ragazza. I colori freddi, l'azzurro sconvolgente cozzava con il colore caldo della pelle, il verde brillante e infine il nero cupo, scuro.

Quegli accostamenti rappresentavano una tavolozza di colori.


Lasciate che impugni questa tavolozza e vi porti a scoprire la sua vita, i colori che la caratterizzano, quelli che alla fine troveremo nella nostra vita. Quella vita che purtroppo ormai vediamo completamente grigia o di un solo colore. I colori sono tanti, proprio come i sentimenti e vanno vissuti tutti.


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