Capitolo 26 - Segreti

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«Ancora niente con Gemma? » mi chiede Allie.

«Su, forza! Non siete delle schiappe! » urla il professore dieducazione fisica.

«No... » mi lamento continuando tuttavia a fare stretching.

«Beh, almeno è tornata a scuola » cerca di consolarmi.

«Su, forza, correte! » urla ancora Hitler in tuta.

«Lo odio » sbuffo, iniziando a correre.


Mi cambio in fretta negli spogliatoi, ora ho lezione di storia con Gemma.

Nel corridoio quasi sbatto contro Zack, non gli do retta per niente e continuo per la mia strada.

Mi siedo al nostro solito banco in terza fila al centro.

Gemma entra, con il libro stretto al petto, lo posa sul banco e si siede stringendosi le braccia al petto.

Indossa una tuta,pantalone e felpa grigia enorme e porta gli occhiali. Ha i capelli arruffati ed è struccata, ha uno sguardo così triste, non riesco a parlarle perché entra il prof.

A metà lezione noto che trema ed ha gli occhi lucidi, è nella stessa posizione dall'inizio della lezione e non credo stia ascoltando.

Avvicino un po' la mia sedia alla sua e poso una mano con il palmo rivolto verso l'alto sulla sua gamba.

Lei mi guarda e io le faccio un cenno con la testa verso le braccia.

Scioglie le braccia posando la sua mano nella mia, gliela stringo e le sorrido.

A fine lezione se ne va silenziosamente. Cheti succede?

Alla fine Nash si è trasferito sul serio, non so dove e non mi interessa. L'unica cosa certa è che Gemma soffre per lui.


Alla fine delle lezioni resto a scuola per una riunione per il ballo invernale che si terrà tra pochi giorni, onestamente non presto molta attenzione a quello che dicono.

Quando l'incontro finisce decido di passare dall'aula dove si tiene il corso per il giornale scolastico, so che oggi c'era una riunione e voglio parlare con Gemma, magari torniamo a casa insieme e posso fermarmi da lei.

Ci sono dei ragazzi al computer e altri che scrivono a penna, di Gemma nessuna traccia, così decido di chiedere al professore che si occupa del giornale.

«Salve, mi scusi » dico, mettendomi di fronte alla cattedra dov'è seduto.

« Salve,signorina, vuole unirsi al gruppo? » mi chiede alzando gli occhi dal giornale.

« No,veramente cercavo Gemma Watson » spiego.

« Oh, la signorina Watson è assente. È mancata anche la settimana scorsa » mi comunica dispiaciuto.

« D'accordo, grazie »mormoro uscendo.

Uffa...

Sono appena uscita dal cancello della scuola e mi dirigo verso la metro, quando una BMW nera opaca accosta davanti a me.

Che vuole ora?

«Ti serve un passaggio? » chiede Zack scendendo dall'auto.

«No » continuo a camminare e non lo guardo neanche.

«Ehi, dai... che ti succede? Oggi mi arrivi addosso senza dire nulla,come se non mi conoscessi » mi viene dietro.

« A me? Tu mi ignori » dico stizzita.

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