Capitolo 19 - Litigio

4 0 0
                                    


«Quindi mi stai chiedendo una mano per un tubo rotto nel ristorante di tua madre?» mi chiede Zaccaria.

«Magari qualcuno mi riconosce e cosa gli dico allora? » alzo un sopracciglio.

«Sono venuta a cercare mia madre » scimmiotta la mia voce.

« E poi se il ristorante è aperto e il tubo non si è mai rotto, o se è di turno e so che il tubo e rotto e in verità non lo è, e se non c'è proprio il ristorante ed è a casa? Forse il ristornante è una copertura siamo a Londra per vendere gli organi al mercato nero »parlo a macchinetta e mi interrompo quando lo sento ridere.

«Ti ho sempre considerato una che parla solo quando è necessario e con criterio, non una macchinetta furiosa » dice guardandomi di sottecchi.

«Sì, in effetti quella è Gemma » dico gonfiando le guance.

«Dai, facciamo così, mi scrivi l'indirizzo e passo con qualche scusa e domani ti dico» cede alla fine.


«Ti sei fatta aiutare da Monterey? » dice Gemma stupita dall'altro capo del telefono.

«Beh non credo andrà dicendo che l'ho mandato io per il tubo, alla fine passerebbe per stupido » rido allacciandomi le Converse.« e poi sono preoccupata per mia madre» torno seria.

«magari la storia di tuo padre la fatta intristire » dice lei.

«Non l'ho mai vista così... comunque sto andando da Allie con la scusa di una ricerca vediamo che mi dice riguardo Hayden » dico.

«Va bene, ci sentiamo dopo allora, arrivo da te per le otto con le pizze » dice prima di riattaccare.

Suono al campanello e mi viene ad aprire un ragazzo, credo dell'età di Hanna, porta gli occhiali e una camicia a quadretti.

«Oh salve, sono un amica di Allie ero venuta per una ricerca » dico mostrando il libro.

«Oh... sì sì entra» balbetta lui.

Che tipo strano..

Entrando nel salotto noto Hanna a terra su una coperta circondata da fogli,porta una maglietta larga e ha i capelli legati con una matita, è struccata ed è molto bella anche così.

«Ehi Keira » dice sollevando gli occhi dai fogli.

«Ciao, cercavo Allie » dico io.

«Oh è in camera sua, vedo che hai conosciuto Calum è un mio collega» spiega lei.

«Sì mi ha aperto lui, vado su comunque » dico facendo un sorriso e salendo le scale.


Busso a quella che credo sia la camera di Allie, arriva della musica rock dall'interno quindi penso di aver azzeccato.

«Oh Keira » dice aprendo la porta.

«Sono qui per una ricerca posso entrare? » chiedo.

«Certo, entra » Mi esorta, andando a spegnere lo stereo « credevo fosse mia sorella » dice lei.

«Oh no è giù sta lavorando con un tipo » dico io sedendomi sul letto.

La sua camera non è male, sul tappeto c'è un po' di disordine e difronte c'è un grande armadio con una finestra. Nella parete dove c'è la porta c'è un mobile con sopra stereo e casse e nella parete restante la scrivania con una libreria sopra.

«Sì è cotto di mia sorella, ma lei non se lo fila » mi spiega.

«Oh beh è un po' strano in effetti, comunque sono qui per una ricerca.. » tentenno, non mi sono preparata bene la scusa.

The RainbowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora