« Cosa? Come? »balbetto. « Entra, su, c'è freddo » aggiungo più decisa.
Chiudo la porta alle nostre spalle e la faccio accomodare in salotto.
« Da quanto? » chiedo sussurrando.
« Due settimane circa... è per questo che non sono venuta a scuola » dice scoppiando a piangere.
La abbraccio.« Shh, shh, tranquilla,calmati» sussurro accarezzandole la schiena.
« Prima stavo male per Nash però mi aveva detto che ci saremmo potuti sentire e che avrebbe cercato divenire ogni tanto » mi spiega.
« E poi? » chiedo io.
« Stavo male, credevo fosse influenza e poi mi sono accorta che la sera che abbiamo passato da me io ero un po' brilla e non ci ho pensato. Non ha usato protezioni » dice torturando un fazzoletto che le ho passato.
« Lo sa? » chiedo accarezzandole la coscia.
« Sì, quando gliel'ho detto si è alterato, non lo riconoscevo.Mi ha detto che dovevo cavarmela da sola ed è scomparso, sarà partito prima » scoppia di nuovo a piangere e io la stringo.
« Non lo sa nessuno a parte te e lui. Non voglio che si sappia. So che sono piccola ma voglio tenerlo, ho tanta paura, però...» mi confida con voce tremante.
« Vedrai che andrà tutto bene, penso che tu debba dirlo ai tuoi però e così farti visitare»la rassicuro.
« E se mi obbligano ad abortire? Non voglio farlo e neanche darlo via: èmio. Gli voglio un bene dell'anima anche se è grande quanto una noce» mentre pronuncia l'ultima frase le spunta un sorriso.
«Io ci sarò sempre, vedrai, Non so come aiutarti ma troveremo una soluzione. Devi farti visitare per lui anche » dico sfiorandole il ventre piatto. Mi immagino Gemma con un fagottino tra le braccia e mi si lucidano gli occhi,posando le dita sulle mie vengo colta dal grande sorriso di Gemma specchio del mio
Le voglio così bene che senza di lei mi sentirei così sola, anche se ho mia madre. Gemma è il mio Sole, in tutti i sensi.
«Sarai una mamma fantastica » dico senza pensarci, ma ne sono fermamente convinta, ormai la conosco bene. Gemma scoppia di nuovo a piangere,ma sorride: facendomi capire che sono lacrime di gioia.
« Ehi, tesoro... oh,Gemma, ciao » saluta mia madre appena entra in salotto con le buste.
« Gemma resta da noi perle vacanze fin quando i suoi non tornano » spiego io, mentre corro ad aiutarla.
« D'accordo, come mai non sei con i tuoi? » chiede a Gemma poggiando le buste a terra e togliendosi il cappotto.
« Non è un periodo facile per me e ho preferito rimanere qui, non disturbo vero?» chiede con gli occhi lucidi.
« Ma certo che no,sistemo la spesa e ci guardiamo "mamma ho perso
l'aereo"» propone prendendo le buste da terra.
« In perfetto stile natalizio! » esclamo io.
« Io ho avuto la febbre,stamattina avevo 37 non voglio farti male » sussurro quando
mia madre è di là.
« Tranquilla » dice lei.
Alla fine ci sistemiamo con mia madre al centro, ho davvero paura di far male al bambino. Non credevo che avrei mai pensato una cosa del genere, non su Gemma adesso per lo meno.
Ci fermiamo per fare dei popcorn anche se Gemma si prepara una ciotola di Corn-flakes e arachidi
« Mangi davvero quella roba? » chiedo mentre verso il sale sui popcorn.
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The Rainbow
Fiksi RemajaUn' amore fra una ragazza trasferita in città per motivi "ambigui" e un ragazzo cupo, tenebroso e stronzo. Una madre che cresce una figlia da sola. Un'amicizia spontanea, semplice e vera. Keira Rodriguez alla soglia del liceo: capelli lunghi e...