Mercoledì.
Scuola.
1:30 pm«Si può sapere perché vai così di fretta?» mi domanda per la seconda volta Noora mentre mi corre dietro.
Proprio oggi il professore doveva decidere di parlare con me per congratularsi dei miei risultati.
Poso velocemente i libri nell'armadietto, sbuffando.«Ho promesso a Chris che sarei andata a casa sua, dovevo essere lì mezz'ora fa.» dico piagnucolando.
«Chris esce alle tre da scuola.» dice Noora, pensando probabilmente che sono pazza.
Forse un po' è vero.«Non la nostra Chris, Christoffer.» specifico e Noora spalanca gli occhi.
Ok, arriverò alle nove di sta sera da Christoffer.«Te la fai con Christoffer?» dice spalancano la bocca e le copro la bocca con la mano, non voglio che tutta la scuola sappia che io e Chris parliamo, potrebbero farsi strane idee.
«Non me la faccio con Christoffer, parliamo soltanto.» dico sbuffando, chiudendo l'armadietto. «ora vado.» annuncio alzando la mano e sparisco dalla sua vista prima che possa controbattere.
2:13 pm.
Maledetto autobus.
@chrisschistad: non vieni più?
@evamohn2:
Ho fatto tardi, sto venendo.Arrivo a casa di Christoffer alle 2:47. Mi fermo fuori la sua porta con il fiatone e busso, in pochi minuti mi apre solamente con il pantalone della tuta addosso.
«Finalmente, pensavo fossi morta.» dice ridendo, lasciandomi entrare in casa. Molto carina, moderna e delicata.
Sicuramente non è opera di Chris.
«Il professore mi ha trattenuto, poi anche Noora e infine il pullman che non arrivava, però ora sono qui e sono pronta a farti mangiare.»
Butto la cartella per terra e mi poggio al muro stanca e chiudo gli occhi per rilassarmi. Chris ride notando la mia stanchezza, poi poggia le mani sulle mie spalle e mi spinge verso la cucina.«Ho una certa fame, veloce.» mi spinge verso i fornelli e si siede difronte a me. Alzo gli occhi al cielo e, dopo avermi fatto vedere dove tiene tutti gli ingredienti che mi servivano, preparo gli spaghetti al sugo e la carne.
Finalmente alle 3:48 del pomeriggio ci sediamo a tavola per mangiare.
«Non ci credo, realmente vuoi studiare mentre sei a casa mia? È
Un opportunità unica!» continua a ripetere mentre io cerco le pagine da studiare del libro. Lo ignoro nuovamente e cerco di concentrarmi su ciò che c'è scritto.
«Non ti distraggo nemmeno un po' senza la maglia? Sicura di non essere lesbica? Guarda che non ho nulla in contrario, anzi...» gli tiro il quaderno guardandolo di traverso, poi torno con gli occhi sul mio libro. «Forse sei una lesbica confusa, che non ha ancora accettato la realtà. Non c'è nulla di male ad essere lesbiche.» continua e quasi non gli tiro l'intera cartella.«Non sono lesbica. Il fatto che tu sia senza maglia e che tu sia convinto di te, non significa che anche io devo trovarti meravigliosamente bellissimo.» gli spiego alzando la testa dal mio libro, ma cerco di non guardarlo. Certo che è un enorme distrazione per me, aveva un fisico che riterrei perfetto, ma venerdì avevo un test, non potevo non studiare.
Alza le mani, ormai arreso, e si stende sul letto, lasciandomi finalmente studiare in pace.5:47 pm
Chiudo finalmente il maledetto libro di fisica e guardo Chris dormire. Sembra così calmo, ha un viso molto rilassato in questo momento e le guance leggermente rosse, probabilmente per la febbre. Mi alzo dalla sedia della sua scrivania e lo copro con il lenzuolo. Prima che mi allontani, mi blocca il braccio.
«Vieni vicino a me.» sussurra e non me lo lascio ripetere due volte, avevo sonno e stare stesa sul letto con Christoffer Schistad non era una cosa che capitava tutti i giorni. Mi stringe tra le sue braccia e mi lascio avvolgere, cadendo anche tra le braccia di Morfeo.
||CIAO RAGAZZI
Spero la storia vi stia piacendo, fatemelo sapere attraverso una stellina o un commento, mi farebbe piacere.
💙