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Mi sveglio con un gran peso sulla schiena, rendendomi difficile anche respirare a pieni polmoni.
Mi giro, spostando con violenza il qualcosa che mi dava fastidio, o meglio qualcuno.

Christoffer.

Mi ero quasi dimentica che lui era qui, alla fine ho dovuto lasciarlo entrare. Ha iniziato anche a piovere e lui era lì, fuori la mia porta, al gelo, con due bottiglie di vodka lemon.

Mi giro verso di lui, notando con gran stupore che anche dopo la spinta poco delicata da parte mia, lui continui a dormire.
Ora è realmente un bimbo, una persona da coccolare dolcemente.
Ma non mi voglio lasciar intimidire dalla sua faccia di finto angelo, voglio sapere realmente cos'è successo.

Flashback

Aspetto sul letto Christoffer che esca dal bagno, seduta a contemplare una porta chiusa.

«Di chi è questa maglia? Non la metto se è di quel frocetto del tuo ex!» dice uscendo dal bagno.
Da questo capisco quanto è realmente ubriaco dato che quella 'maglia' è una felpa ed è la sua.
Scoppio a ridere alzandomi per poi portarlo verso il letto.

«Infilala e non fare storie inutili.» gli dico, poi mi stendo accanto a lui.

«Non sono più bello senza maglia? Perché metterla.»
Continua a sussurrare frasi molto sconnesse tra di loro, finché non gli faccio poggiare la testa sul mio petto e gli accarezzo i capelli. In pochi secondi, come mi aspettavo, crolla.
So che era uno dei suoi punti deboli.
Sarà una lunga serata.

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Mi alzo, andando a preparare la colazione. Vorrei essere cattiva e vorrei almeno avere delle spiegazioni, ma so che appena si sveglierà andrà tutto per un altro modo. Christoffer ha il potere di farmi scordare a cosa penso appena lo guardo negli occhi, perdo le parole. Non dovrebbe essere così, non dovrei essere così dipendente dai suoi occhi o dalla sua voce, vorrei essere forte e avere fiducia in me stessa, mettere un punto a questa situazione.

«Buongiorno.» sussurra Christoffer e mi giro subito verso di lui.
Seduto difronte a me, con dei capelli sconvolti quasi come se avesse fatto sesso, occhi stanchi ma penetranti e una postura scomposta ma elegante.
Semplicemente Christoffer Schistad.
Non ci sono aggettivi se non il suo nome.

Prendo un leggero sospiro e prego qualche ente superiore di far passare nel modo più veloce la sua permanenza a casa mia.
Ma non ho mai avuto molta fortuna in questo.

Ciao ragazze! Come state?
Spero bene.
Vi dico che siete molto fortunate perché contemporaneamente ad un piccolo blocco ho avuto un problema con il telefono, quindi vuoto totale. Una di voi mi ha anche contattato e mi ha dato qualche idea, VI SPINGO A CONTATTARMI SEMPRE PURE PER
QUALCHE PROBLEMA O ALTRO, e ho preso molte idee quindi ringraziate 😂
Vi piace questa storia? Fatemelo sapere con le stelline e i commenti!
💙

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