Chris è alla parte opposta del tavolo che sorseggia la sua cioccolata e io poggiata al muretto della cucina che lo guardo, shockata ancora da ciò che è successo.
È stato un sogno? Non credo proprio, sento ancora la sensazione dei suoi baci sul mio collo.«Buona.» ammette, dopo molti minuti di silenzio, posando la tazza sul tavolo. Sorrido dolcemente e gli porgo un fazzoletto.
«Hai il baffo di cioccolata.» gli sussurro, quasi paurosa di come possa reagire.
Lo passa sul labbro, ma non riesce a toglierla tutta.
«Pulito?» faccio segno di no e ripete l'azione, ripetendomi poi anche la domanda, ma faccio nuovamente segno di no con la testa, ridendo.
«Possibile che sei così stupido da non riuscire a pulirti la faccia?» gli domando e vedo la sua espressione cambiare.
Diventa serio in pochi minuti e si avvicina a me, spingendomi nuovamente contro il muretto della mia cucina.«Perché non lo fai tu, allora?» dice posando la mia tazza di cioccolata calda sul tavolo.
Annuisco, immobilizzata dal suo sguardo e prendo il tovagliolo che ha in mano, ma me lo strappa dalle mani e poggia la sua bocca sulla mia.Resto ferma per pochi secondi, forse attimi, prima di incrociare le braccia dietro il suo collo, spingendolo verso di me.
Lo sento sorridere sulle mie labbra, per poi chiedere accesso alla mia bocca con la lingua.
Appena glielo concedo, porta entrambe le mani sotto il mio fondoschiena, facendomi sedere sul muretto della cucina.
Incrocio entrambe le gambe al suo bacino, anche spinta dalle sue mani, mentre continuiamo a divorarci.
Si, perché questo non è un bacio di quelli normali, anche dei precedenti, è molto più aggressivo, come se non aspettasse e volesse altro.
Si allontana per pochi secondi per prendere aria e approfitto anche per guardarlo. I suoi lividi mi ricordano il perché lui è qui, ma mentre cerco di domandargli qualcosa riprende a baciarmi e a stringermi a se.Ci allontaniamo successivamente per prendere fiato e appena cerca di avvicinarsi di nuovo, poggio la mano sulla sua bocca.
«Chi ti ha fatto questi lividi?» gli domando con l'affanno, ma lui è determinato a non rispondermi.
Mi sposta la mano, riprendendo la nostra sessione di baci.
Mi arrendo ancora a lui, non riuscendo ad impormi.
Decide di allontanarsi dalle mie labbra, per scendere verso il collo.
Poggio la testa contro il muro, sospirando, lasciandogli campo libero.«Sono ossessionato dalla tua pelle.» sussurra, mentre cerca di avere maggior contatto con me, infilando la mano sotto la maglia. «È così morbida.» continua ad accarezzarmi, scendendo anche sulle gambe. «Sei bella.» ammette, con un sospiro, come se si fosse liberato di un gran carico dalle spalle, poi torna a baciarmi.
Passano minuti prima che si allontani da me, creando un piccolo spazio tra di noi.
«Quando sono uscito da casa tua William mi ha chiamato, un ragazzo del nostro gruppo era stato picchiato e avevano bisogno di qualcuno, allora sono andato.» mi spiega velocemente ed ho bisogno di alcuni secondi per collegare, per accendere il cervello.
Ma la mia vista si appanna nuovamente quando si riavvicina e mi tira verso di se, facendomi sentire perfettamente il suo rigonfiamento nei pantaloni.
Sento ormai il viso andare a fuoco, ma anche l'intero corpo.«Sei così innocente.» sussurra mentre strofina il naso sul mio petto, tirandomi lo scollo della maglia ancora più giù. «il tuo essere così imbarazzata mi eccita ancora di più, lo sai?» dice ridendo mentre nota la mia espressione shoccata, poi torna a baciarmi.
Ho fatto eccitare Christoffer Schistad senza nemmeno muovermi.
||CIAO RAGAZZI
Come state? Spero bene!
Eccomi di nuovo con il capitolo, che ve ne pare? Fatemelo sapere attraverso le stelline e i commenti!
Arriviamo a 40?
💙