13

7.7K 251 18
                                        

Domenica
11:30 pm

Busso alla porta di Eva e prego Dio di non fare stronzate.
Mi apre la porta e quasi perdo le parole: ha un canotta bianca che lascia intravedere il reggiseno nero e un pantaloncino/culotte.

«Volevo cambiarmi ma... entra.» si nasconde dietro la porta dopo averla aperta per farmi entrare.
Raggiungo la sua stanza velocemente e mi siedo sul letto, aspettandola.
Dopo aver preso la felpa di Jonas siede di fianco a me «ti ascolto.»

«Cerchi di provocarmi?» le domando indicandole la felpa e lei alza gli occhi al cielo.

«Jonas è il mio ex, è normale che ho dei suoi vestiti qui con me. Non ho fratelli e non ho felpe così comode da mettermi, quindi si Christoffer uso le felpe di Jonas, dato che non le rivuole. Cosa vuoi fare ora? Venire a casa mia ogni giorno e portarmi le tue felpe?» alza la voce e capisco che sono ancora una volta un idiota.

«Hai ragione, scusami.» sussurro abbassando lo sguardo e mi sento fuori luogo.
Perché sono qui?
Cosa le dirò?
Perché mi comporto in questo modo?
Jonas è il suo ex e il suo migliore amico, perché mi da fastidio che le sta vicino? Non è nemmeno la mia ragazza.

«Ora se vuoi parlare, ho una pizza da mangiare.»

«Voglio solo scusarmi per quello che ti ho detto sul terrazzo della scuola, non so cosa sia successo. Poi voglio scusarmi anche per il messaggio che ti ho mandato sabato e per prima.» torno a guardarla e mi incanto sulle sue labbra: continua a mordicchiarle, tanto da averle rese ancora più rosse. Poso il pollice sulle sue labbra, così da fermare i suoi denti e mi avvicino, sfiorando il suo naso. Sento perfettamente il suo profumo che mi va alla testa e l'unica cosa che voglio è sentirlo tutti i giorni. Eva non si allontana e questo mi fa avvicinare maggiormente, poggiando poi le labbra sulle sue.
Inizialmente è molto dolce e casto, quasi lei non ricambia, ma appena poggia la mano tra i miei capelli perdo completamente la lucidità, spingendola verso il letto per farla stendere e mi metto su di lei.

Nessuno dei due aveva intenzione di allontanarsi, ma avevamo bisogno d'aria ed è Eva a farlo, portando una mano sul mio petto per spingermi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nessuno dei due aveva intenzione di allontanarsi, ma avevamo bisogno d'aria ed è Eva a farlo, portando una mano sul mio petto per spingermi. Poggio la fronte contro la sua tenendo i miei occhi chiusi e porto una mano sulla sua gamba, accarezzandola.

«Chris fermati.» sussurra e contro voglia mi allontano, stendendomi accanto a lei. Decido di aprire gli occhi e noto che si copre il viso con le mani.

«Hei, va tutto bene?» le domando, poggiando il mio peso sul braccio per alzarmi a guardarla. Sposta le mani sbuffando, poi mi tira verso di lei per la maglia baciandomi di nuovo. Torno alla posizione precedente, tirando poi la sua gamba al mio bacino.

«Chris..» sussurra tirandomi i capelli mentre scendo a baciarle il collo.

Ti prego non fermarmi.

Porto anche l'altra gamba al mio bacino e inarca la schiena, strofinando i nostri bacini. «Chris..» sussurra nuovamente mentre infilo le mani sotto la felpa.

Ti prego non fermarmi.

Le sfioro il seno e inarca nuovamente la schiena, scontrandosi di nuovo contro il mio rigonfiamento. Porto la mano sul suo seno, accarezzandolo lentamente mentre strofino i nostri bacini. «Chris..» sussurra per la terza volta e la guardo: la bocca semi aperta, gli occhi chiusi, una mano tra i miei capelli e l'altra stretta a pugno sul lenzuolo.

Risalgo a baciarle il collo arrivando all'orecchio, lo mordo e spingo il mio bacino contro il suo.

«Chris.» sussurra incrociando le gambe dietro la mia schiena.

«Ti prego non fermarmi.» sussurro poggiando la fronte contro la sua. Finalmente apre gli occhi e annuisce. Con l'aiuto delle gambe mi spinge verso di se, facendomi quasi scoppiare nei miei boxer.
Sembro un dodicenne arrapato alle prese con la sua prima ragazza, ma Eva mi fa perdere tutta la mia ragione e seguo solamente l'istinto. E l'istinto ora mi dice di strofinarmi su di lei finché non veniamo.

«Continua.» sussurra e l'ultimo neurone attivo nel mio cervello, che mi tratteneva, si spegne.

||CIAO RAGAZZI
Come state? Io stanca, come sempre.
Spero che la storia vi stia piacendo fatemelo sapere con una stellina o un commento, mi farebbe piacere.
💙

Instagram; Chris x Eva Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora