In pochissimi minuti Noora è già sul mio letto che mangia le ciambelle. Ho spiegato anche a lei della mia situazione con Chris e le ho detto anche cosa mi ha consigliato di fare Jonas. Lei non mi ha ancora detto nulla, vuole prima capire cosa ne penso io.
«E quindi ora cosa farai con Chris? Lo chiamerai?»
«Tu che mi consigli?»
«Tu cosa vuoi?»
«Vorrei che tornasse tutto come prima, non capisco perché si sta comportando così.»
«Allora mandagli un semplice messaggio. Dammi il telefono.»
Direct
@evamohn2:
Hei Christoffer.@chrisschistad: Hei
@evamohn2:
Come stai?@chrisschistad: Dobbiamo parlare, sei libera ora?
@evamohn2:
sono con Noora adesso.@chrisschistad:
Sempre impegnata@evamohn2:
Passa sta sera.@chrisschistad:
Pizza?@evamohn2:
va bene.«Ecco fatto.»
Noora mi lancia il telefono e leggo la conversazione.«Cosa? Devo farmi lo shampoo!» urlo alzandomi dal letto con la risata inconfondibile di Noora in sottofondo.
Non mi aspettavo fosse così comprensivo, pensavo sarebbe stato più difficile e questo mi fa capire maggiormente che non ho idea di cosa giri nella sua testa, è imprevedibile. Sotto la doccia cerco di non perdere molto tempo, ma inevitabilmente mi fermo a pensa ai momenti trascorsi con Christoffer, soffermandomi anche sul momento che abbiamo avuto nella mia stanza qualche tempo fa. Non mi sarei mai aspettata di lasciarlo toccarmi così dopo poco tempo, ma quando sono con lui è come se scollegassi il cervello lasciando agire i miei ormoni.«Cosa dovrei chiedergli?» domando a Noora mentre cerca di rendere i miei capelli presentabili.
«Perché si comporta così? Non so, penso parlerà lui e ti spiegherà tutto.»
«Lo spero, non saprei che dirgli.»
«Rendi tutto normale, alla fine non siete una coppia e tu gli hai detto che poteva farsi chiunque, non ha alcun senso il vostro comportamento.»
Annuisco e cerco di pensare a cosa dirgli, ho davvero paura della sua reazione. Non ho capito bene cosa siamo e perché a me dia fastidio che sta con altre ragazze e a lui che sto con Jonas.
Spero di arrivare a una soluzione perché mi manca molto parlare con lui delle stronzate fino a notte fonda, oppure quando veniva a casa mia senza alcun senso solo per vedermi. Appena Noora lascia casa mia mi siedo sul divano fissando l'orologio per aspettarlo, ho già preparato la tavola per le pizze e il letto, se dovesse restare.
Passano 28 minuti, poi suona il campanello.
Predo un gran respiro per poi aprire la porta: bello come sempre, come il sole. È poggiato allo stipite della porta con il ciuffo che gli ricade sul volto, porta una maglia semplice bianca con 'Bieber' scritto al centro, un jeans nero strappato al ginocchio e le scarpe nere, tra le mani ha due scatole di pizza e una busta.«Ha ordinato la pizza, bella signorina?»
||CIAO RAGAZZI
come state?
Io stanca, un po' come sempre.
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