Lunedì.
Scuola.
7:55 am.Come ogni lunedì mattina, arrivo all'armadietto in modo molto pigro e disinteressato, anche se è così tutti i giorni.
«Dobbiamo andare urgentemente venerdì sera, ti prego Eva!» mi supplica nuovamente Vilde.
«Vilde, non ho voglia di andare a una festa, soprattutto se organizzata da Christoffer.» dico annoiata. Prima mi tengono lontana da lui, poi vogliono portarmi a una festa organizzata da lui?
«Non puoi pensare sempre a Christoffer! Passa oltre, va avanti!» continua Vilde e Noora cerca di fermarla.
«Stai parlando proprio tu che hai creato un casino per William.» dico iniziando ad alzare la voce, facendo girare le poche persone che sono rimaste fuori l'aula. Sana cerca di allontanarmi sussurrando che non ne vale la pena, ma no, ora mi sono scocciata. «Eh no, adesso mettiamo un punto a questa situazione! Se ti vuoi scopare qualcuno alla festa dei Penetrators vai, ma non tirare me in mezzo! Già l'ha fatto una volta, facendomi trovare in questo enorme guaio! Non vengo a quella stupida festa venerdì, punto e basta!» urlo, cercando poi di oltrepassare tutte.
«Quale guaio? Se ti scopi Christoffer Schistad devi solo ringraziare me.» dice Vilde e mi giro di nuovo, forse leggermente più incazzata di prima.
«Ti devo ringraziare? Ringraziare per cosa? Punto uno non mi scopo Christoffer. Punto due to dovrei ringraziare perché mi sono innamorata di uno come lui? Beh, grazie! Dopo la delusione di Jonas mi serviva proprio continuare a soffrire un altro poco. Grazie mille Vilde per avermi fatto innamorare di Christoffer Schistad!» urlo e mi allontano, realizzando solo dopo cosa ho realmente detto.
Ho appena ammesso a me stessa e a tutti che sono innamorata di Christoffer.
Prima di arrivare alla porta dell'aula, in un ritardo colossale, mi sento tirare, ritrovandomi infine nello sgabuzzino.«Ti sei innamorata di me?» domanda una voce nel buio totale, ma riconosco subito la voce di Christoffer. Trattengo un respiro, cercando di appoggiarmi a qualcosa dato il tremolio delle mie gambe. «Allora?» domanda dato il mio silenzio.
«Hai sentito?» domando molto imbarazzata, abbassando la testa. Da quando alzo la voce?
«Tutto. Ora rispondi alla mia domanda.» dice quasi ansioso di conoscere la mia risposta.
«Beh, hai sentito, l'ho detto. Cosa domandi?» dico cercando di evitarlo in qualsiasi modo.
«L'hai detto così o perché lo pensi davvero?» continua a pressare Chris e alzo gli occhi al cielo.
«Mio dio Christoffer ma cosa ti importa? Si, mi sono innamorata di te. Ora cambia qualcosa? No perché a te non piaccio nemmeno quindi-» dico ma mi blocca subito, poggiando le sue labbra sulle mie.
Dan dan dan dannnnnnnnn.
Ve lo aspettavate? No, nemmeno io!
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Arriviamo a 40?