De ti me estoy enamorando

Capitolo 2

<<Ma tu non sei Chris!>>
<<No, infatti.>>
Controllo il numero che mi ha dato mio cugino con quello della porta e vedo che effettivamente è quello. Lui rimane sulla porta con uno sguardo come a dire "Ma tu chi caspita sei?" e io sto sulla soglia.
Improvvisamente vedo Chris arrivare dal fondo del corridoio.
<<Chris!>> esclamo correndo verso di lui e lanciandomici addosso.
<<Cata!>> dice abbracciandomi e stringendomi a sé con una forza tale da togliermi il respiro.
<<Quanto mi sei mancato!>>
<<Anche tu mi sei mancata! Guardati, come sei cresciuta!>> dice. <<Ragazzi, lei è Catarina, mia cugina. Cata, loro sono i miei amici, nonché compagni di avventura.>>
<<Ciao...>> dico imbarazzata. Sono quattro e di questi ne avevo visto solo uno, il tizio che mi è venuto ad aprire. Grandioso, sono arrivata da cinque minuti e ho già fatto la mia prima figuraccia correndo come una bambina verso Chris.
<<Te li presento: lui è Joel- afferma indicando il ragazzo che mi ha aperto la porta.
-Lui è Richard, lui Zabdiel e lui...- dice descrivendomi il ragazzo dai capelli scuri e dagli occhi verdi seduto in disparte -beh, lui è Erick.>>
<<Va bene, cercherò di ricordarmi tutti i nomi>> affermo ridendo.
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<<E così Chris non ti ha mai parlato di noi?>> mi chiede Zabdiel.
<<No, direi di no.>>
<<Aspettavo che arrivassi qui per parlarti di loro. Non volevo montarti la testa nel sapere che tuo cugino è in una band>> mi risponde Chris ridacchiando.
<<Ah... E quindi voi siete i CNCO! Mi dite qualche vostra canzone?>> dico io.
<<Certo!>> affermano in coro.
<<Beh, ad esempio c'è "Reggaeton lento"...>> mi dice Richard.
<<O "Quisiera"...>> stavolta è Zab a parlare.
<<Sì, o "No entiendo" e "Para enamorarte">> dice Joel.
<<Sono le mie preferite>> afferma.
<<Sì, ma c'è anche "Cien"...>> questa volta ha parlato Erick. È la prima volta da quando sono entrata che ho sentito la sua voce. Deve essere il più giovane del gruppo.
<<Ah sì, questa la conosco! L'ho sentita alla radio prima di arrivare all'aeroporto. È carina, ma non ci ho prestato molta attenzione>> ammetto.
<<Come no?! Dovevi ascoltarla tutta e benissimo! Noi siamo i più bravi!>> scherza Joel.
Io rido.
<<Ragazzi, per pura curiosità: posso sapere quanti anni avete?>> chiedo.
<<19>> dice Zabdiel.
<<20>> afferma Richard.
<<18>> risponde Joel.
Poi parla Erick: <<Io 16...>>
"Lo sapevo! Abbiamo praticamente la stessa età!" penso.
<<Tu?>> mi chiedono in coro tutti, tutti tranne il cubano.
<<Ne farò 16 tra due settimane.>>
<<Allora dobbiamo organizzare una grandissima festa!>>

Ridendo e scherzando si sono fatte le 19:30.
<<Io andrei a farmi una doccia>> esordisco.
<<Ok! Noi stasera andiamo a mangiare fuori. Che ne dici di venire con noi?>> mi chiede mio cugino.
<<Sicuro? Non disturbo?>>
<<Ma figurati!>> dice Zabdiel.
<<Va bene, allora vengo!>> Salgo nella camera che mi ha mostrato Chris, prendo l'accappatoio e le cose necessarie frugando nella valigia. Vado in bagno, apro l'acqua calda e inizio a insaponarmi.
Dopo circa un quarto d'ora esco e mi asciugo i capelli per bene, poi entro in camera e mi vesto.
Decido di mettermi un body rosso a maniche corte con una gonna nera, il tutto abbinato ad un paio di semplici sandali neri con un tacco di 3 cm. Mi trucco con una sottile linea di eye-liner e un po' di mascara. Prendo una borsetta rossa come il body e mi guardo allo specchio: spero di non essere troppo... come dire, troppo volgare.
Scendo le scale e vado da Chris.
<<Sei uno spettacolo, cuginetta.>>
<<Grazie! Anche tu non sei male..>> rispondo imbarazzata.
<<Senti... Christopher, quando hai un minuto di tempo vorrei parlare con te...>>
<<Certo. Va tutto bene?>>
<<Sì, tranquillo.>>
<<Dai che tra poco usciamo!>>
<<Già. Come ci andiamo?>>
<<Viene uno dei ragazzi a prenderci.>>
<<Va bene.>>
Driiiiiin
Suona il campanello, così vado ad aprire: sulla soglia della porta c'è Erick.