Capitolo 14

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Inizia a saltellare per la sala gridando ripetutamente un io lo so.
<<Dimmi>> dico ridacchiando.
<<Nascondino!>>
<<Prima devi farmi vedere la casa, però! Altrimenti mi perdo!>>
Mi prende con la sua manina trascinandomi sulle scale per mostrarmi il resto delle stanze. C'è la camera da letto di Giuliette, due bagni, uno studio e in fondo al corridoio la camera degli ospiti.
<<Ora giochiamo?>> chiede facendo gli occhi dolci.
<<Io conto! Uno... Due... Tre...>> dico mettendomi le mani sul volto in modo che non possa vedere.
<<Pronta o no, io arrivo!>> urlo.
Cerco per tutte le stanze la bimba, finché non la trovo nascosta nella cesta del bagno.
<<Non ci credo, anche io mi nascondevo lì da piccola!>> esclamo sconvolta.
<<È il mio posto preferito! Ci mettono un sacco di tempo a trovarmi>> dice ridacchiando e con un sorriso furbetto.
Dopo un'oretta passata a rincorrerci per casa, chiedo cosa vuole mangiare.
<<Pizza! Pizza! Pizza!>>
<<Come la vuoi?>>
<<Würstel e patatine!>>
<<Va bene! Vai in sala, arrivo tra due minuti.>>
Chiamo la pizzeria e ordino, chiedendo che la consegna sia fatta per le 20:00.
<<Eccomi>> la avviso avviandomi verso il divano su cui è seduta.
<<Cosa c'è in TV di bello?>> chiedo poi.
<<Miracolous!>> esclama contenta.
<<Adoro quel cartone!>> le dico.
È la puntata di Dark Cupido, quella in cui i nostri amati eroi... No dai, non spoileriamo!
Poco dopo, il campanello della porta suona.
Vado ad aprire e trovo il fattorino, pago e urlo: <<Giuly, le pizze!>>
<<Yeee>> esulta lei.
Andiamo in cucina, dove precedentemente avevo apparecchiato la tavola.
<<Buon appetito!>> grida la rossa.
<<Buon appetito!>>
Mangiamo con enfasi mentre lei mi racconta aneddoti divertenti della sua vita scolastica e sui suoi amici, facendomi ridere per la maggior parte del tempo.
<<Pronto?>> dico dopo essermi scusata con Giuly per quell'imprevisto.
<<Cata. Non rispondevi ai miei messaggi e nemmeno alle chiamate, finalmente sono riuscito a parlare con te.>>
<<Cos'è successo?>> chiedo con voce preoccupata.
<<Joel si è rotto la gamba e non potrà ballare più per un mese almeno.>>
<<Come ha fatto?!>>
<<Diciamo che ha avuto un piccolo incidente...>>
<<Erick, cos'è successo?!>> chiedo seriamente in ansia.
<<Cata, tutto bene?>> domanda Giuliette con voce tenera.
<<Sì, piccola. Due minuti e arrivo!>> le rispondo dolcemente.
<<Erick, spiegami tutto.>>
<<Non è un solito incidente, tranquilla! È che... È caduto dalle scale perché erano bagnate, dato che era da me e avevo appena lavato a terra; in più c'era il mio cane davanti a lui e Joel ci è inciampato sopra. Siamo andati al pronto soccorso e hanno detto che la gamba era rotta.>>
<<Mi hai fatta preoccupare seriamente! Pensavo fosse stato investito!>> esclamo sollevata.
<<Ma va! Poverino!>>
<<Ora dov'è?>>
<<È a casa sua, l'hanno dimesso mezz'ora fa.>>
<<Va bene, l'importante è che sia a casa. Ma come farà da solo? Insomma, ha le scale e tutto, non può sforzarsi più di tanto.>>
<<Ha detto che verrà una sua vecchia amica d'infanzia, dato che è qui in vacanza. È italiana, mi pare si chiami Alice.>>
<<Come si conoscono?>> chiedo curiosa.
<<È la figlia di un'amica di sua madre. Andavano insieme a scuola, ma lei si è trasferita in Italia dove ha trovato suo marito e hanno avuto una figlia.>>
<<Quindi si sono visti spesso quando erano piccoli.>>
<<Esatto. Ora ti lascio a Giuliette. Buona serata, princesa.>>
<<A domani, Chat Noir...>>
<<Chat Noir?>>
<<Shh, è il personaggio di un cartone bellissimo!>> dico ridendo.
<<Va bene. Ti voglio bene, Cata!>>
<<Anche io!>>
Detto ciò, torno dalla rossa che mi chiede: <<Ma dove eri finita?>>
<<Scusa piccola, ero al telefono con un mio amico per una cosa importante>> dico scompigliandole i capelli.
Sì, certo. Un amico
<<Come mai?>>
<<Oh, niente di che. Un nostro amico si è rotto una gamba cadendo dalle scale.>>
Lei ride chiedendomi poi come si fa ad essere così tonti per rompersi un osso in questo modo.

<<Sai qual è la mia band preferita?>> mi chiede Giuliette.
Siamo sedute sul divano,lei con il suo pigiama corto rosa e bianco. Le sto facendo le trecce mentre mi racconta un po' della sua vita.
<<Quale?>>
<<I CNCO, sono dei ragazzi che cantano canzoni spagnole. Allora... Il più grande si chiama Christopher e ha 21 anni, poi c'è...>> dice elencandomi tutti i membri che la compongono. Quello che lei non sa è che io conosco tutti loro e che Chris è mio cugino.
<<A te piacciono?>> mi domanda in seguito.
<<Sì, molto!>> esclamo.
Eheheh, sappiamo tutti chi ti piace in particolare
Zitta, coscienza
A te piace Erick, a lui piaci tu. Semplice
A volte vorrei spaccarti la faccia, ma tu sei me e quindi mi farei del male da sola.
Brava ragazza, vedo che capisci in fretta
<<Dai, ora a letto!>> dico alle 22:00.
<<Va bene!>>
Lava i denti e poi mi porta in camera sua. Il letto di legno bianco è coperto da lenzuola del medesimo colore; vicino ad esso c'è un comodino con un'abat-jour che se accesa proietta tanti cuori. Su quella parete ci sono tante farfalle di metallo nero e una lampada a forma di sole. A sinistra della stanza c'è una specchiera bianca con uno sgabello su cui è appoggiata una spazzola. A destra c'è un armadio di legno verniciato di bianco e una cassapanca dello stesso colore con sopra tantissimi peluche.
Si sdraia e le rimbocco il lenzuolo, poi, mentre sto per uscire, chiede:
<<Mi racconti una favola, per favore?>>
<<Certo Giuly! Quale vuoi che ti racconti?>>
<<Quella che vuoi!>>
<<Ok! C'era una volta...>>

<<E i due giovani, vissero per sempre, felici e contenti.>>
Si è appena addormentata, così esco dalla stanza cercando di non far rumore.
Scese le scale, mi siedo sul divano e scrivo a Grace.

Cata: Grace! Come stai?
Dopo neanche due minuti, mi arriva la sua risposta.
Grace: Hey! Io sto bene, tu?
Cata: Benissimo! Stasera è stata la prima volta che ho fatto da babysitter!
Grace: E quando avevi intenzione di dirmelo?
Cata: Ora, forse?
Grace: A parte gli scherzi. Come sta andando?
Cata: Bene, ora è a letto e fra un'ora circa tornerà la madre.
Grace: Wow! Ma come hai fatto?
Le racconto tutto per filo e per segno, ricevendo la sua risposta.
Grace: Interessante! Perché tutte le cose belle capitano solo a te?
Cata: Dai, Grace! Tu hai mio cugino!
Grace: Esatto, è TUO cugino!
Cata: Va bene va bene. Che fai domani?
Passiamo tutta la serata a chattare fino a quando Camilla torna a casa.
<<Com'è andata?>> chiede.
<<Benissimo! È stata molto brava!>>
<<Menomale! Senti, se avessi bisogno di te di nuovo, potresti essere la sua babysitter?>>
<<Certo!>>
<<Bene, ecco a te>> dice porgendomi il denaro.
<<Grazie! Buona serata!>> dico uscendo dalla villa.

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Salveeeeeee miei cari lettori! Sono tornata con un nuovissimo capitolo!
Ecco. Oggi. 11 settembre. È iniziata la scuola. E ho zero voglia di studiare. RIP me.
Quando iniziate la scuola?
Beh, Cata ha fatto da babysitter a Giuly e, dai, è andata bene.
I prossimi capitoli saranno più divertenti, promesso!
Baci,
~Ale🌸✨

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