Capitolo 21

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Il silenzio regna sovrano nella stanza, nessun rumore, nessuna distrazione. Chris è di là per prepararsi alla cena.
Seduta qui, su questo letto, mi guardo intorno notando le differenze della stanza dal giorno in cui sono arrivata ad oggi. Ormai è come se fosse mia: l'armadio bianco è decorato con alcune foto di questi giorni, sulla scrivania in legno si trovano i miei libri e i compiti.
<<Cata, sono pronto!>>
<<Arrivo!>>
Mi alzo dal letto sistemando poi le coperte e osservandomi allo specchio. Il vestito lungo blu che ho comprato oggi fascia alla perfezione il mio corpo e i capelli castani arricciati leggermente sulle punte sono arricchiti con un fermaglio d'oro.
Scendo le scale e raggiungo mio cugino, il quale è vestito con un pantalone nero e una camicia bianca.
<<Andiamo?>> domanda porgendomi la mano.
<<Certo>> rispondo afferrandola. Ci chiudiamo la porta alle spalle dirigendoci poi alla macchina. Arriviamo al ristorante, dove ad aspettarci ci sono Richard e Zabdiel.
<<Hey ragazzi!>> ci salutano venendoci incontro.
<<Ciao>> ricambiamo con un ampio sorriso.
<<Gli altri?>> chiede mio cugino.
<<Dovrebbero arrivare a momenti. Le ragazze, invece?>>
<<Mi hanno scritto che stanno parcheggiando.>>
In lontananza intravedo tre figure camminare: due ragazze e un ragazzo. I vestiti che hanno comprato oggi sono veramente belli e su di loro stanno divinamente.
Poco dopo, arrivano anche Joel ed Erick.
<<Ci siamo tutti?>> chiede Ali.
<<Sì>> affermo dopo aver controllato.
<<Tieni, è per te>> mi dice Grace porgendomi un sacchetto. È lo stesso che le aveva dato Erick questa mattina.
<<Grazie...>> dico con una domanda mista ad un'affermazione.
<<È per il compleanno. Sono in ritardo, lo so, ma purtroppo non potevano finirlo prima di oggi>> dice impacciatamente.
<<Grace, non dovevi!>>
<<Forza, scartalo>> mi intima Alice.
Apro la busta verde e prendo in mano una scatolina rossa, domandandomi quale potrebbe essere il contenuto. Sollevo il coperchio e mi ritrovo fra le mani una catenina alla quale è attaccato mezzo cuore. Sopra di esso è incisa la lettera G. Spalanco la bocca e punto lo sguardo su Grace, la quale mi fa notare una cosa.
<<Vedi questa?>> domanda mostrandomi la collanina che indossa. <<Vedi, al posto della G c'è una C.>>
<<Grace... È fantastico... Grazie mille!>> e detto ciò la abbraccio.
Entriamo insieme agli altri ragazzi e ci sediamo al tavolo che ci è stato assegnato.
<<Allora ragazzi, che ci raccontate?>> domanda Alice per fare conversazione.
<<Domani tolgo il gesso!>>
<<Fantastico! Potremo andare tutti insieme al mare>> esclamo allungando la "e" più del dovuto.
<<Non vedo l'ora... L'acqua fresca, il sole, la spiaggia...>> dice con aria sognante e scatenando una risata generale.
Arriva il cameriere per prendere l'ordine e ognuno riferisce ciò che ha scelto.
Continuiamo a chiacchierare allegramente e mangiamo gustandoci tutte quelle bontà.
Passate due ore buone, chiediamo il conto e paghiamo, per poi uscire dal ristorante.
<<Dove volete andare?>> chiede Richard.
<<Non so, per me è uguale>>
<<Concordo con Zab>> afferma Erick.
<<Che ne dite di portare le ragazze e Riky al THE KING?>> propone mio cugino.
<<Ottima idea amico!>>
<<Cos'è il THE KING?>> chiediamo noi in coro.
<<Seguiteci e lo scoprirete! Altrimenti rimarrete con il dubbio>> conclude Joel facendoci l'occhiolino.
Dopo altre domande senza alcuna risposta per ricavare informazioni sul luogo, li seguiamo camminando lungo il mare. Di tanto in tanto incontriamo qualche fan dei ragazzi che li ferma per una foto e magari un autografo (non chiedetemi perché alcune abbiano un foglio e una penna nella borsa).
Arriviamo ad una piccola grotta scavata fra gli scogli, gli stessi dove mi sarei dovuta incontrare quel giorno. Non l'avevo notata, forse perché era buio o forse perché è coperta interamente da un telo grigio.
<<Prego ragazze, entrate per di qua>> dice Richard scostando la tenda.
Il buio della grotta viene subito sostituito con quello di una grossa lampada, che mi permette di osservare l'ambiente circostante. Un parquet ricopre interamente il suolo, facendo in modo che i sassi non si vedano. Al centro si trova un tavolino di legno e tre divanetti neri con ognuno due cuscini. Su una parete c'è un angolo bar, dove vi è una piccola dispensa di cibo e bevande. In un angolo, è presente un vecchio giradischi collegato ad un generatore per permettere il suo funzionamento.
<<Come mai il giradischi? Perché non uno stereo?>> chiedo confusa.
<<Semplicemente volevamo provare ad ascoltare la musica come si faceva prima, tornare un po' indietro nel tempo.>> spiega Zab.
<<Inoltre abbiamo deciso di fare un disco di vinile con le nostre canzoni, originale, no?>> aggiunge Joel.
<<È un'idea fantastica!>> risponde Alice.
<<Bene, sedetevi pure, nel frattempo decidete cosa fare>> dice Chris.
<<Posso portarvi qualcosa, signori?>> domanda Erick mettendosi le mani come i camerieri e facendoci ridere.
Si dirige verso l'angolo bar e prende due ciotole, riempiendone una di patatine e l'altra di salatini. Prende poi tre birre e le poggia sul tavolino.
<<Idee?>>
<<Perché non giochiamo a Indovina la canzone?>> propone Grace.
<<Cosa sarebbe?>> chiediamo all'unisono.
<<È un gioco che facevo con mio fratello per passare il tempo in macchina. Una persona canticchia una melodia e gli altri devono indovinare di quale canzone si tratta. Chi vince ha un punto e prende il posto della persona di prima. Lo possiamo fare anche a coppie>> spiega.
<<Non mi ispira più di tanto>> si lamenta Riccardo appoggiato poi da Zabdiel.
<<Proviamoci. Se non ci piace, cambiamo>> affermo.
Decidiamo di dividerci a squadre: 1)Chris ed Erick 2)Zab e Richard 3)Ricky e Joel 4)Io, Grace e Ali
Inizia Riccardo, poi si susseguono Zabdiel, Christopher, Alice, Richard e me.
Parto con la melodia di Where's The Revolution dei Depeche Mode sotto lo sguardo attento di tutti che mi scrutano non capendo la canzone. Solo lui la intende, solo lui la riconosce. Erick alza la mano e dice il titolo. Annuisco per dirgli che ha indovinato.
<<Amico, ma come hai fatto?>> chiede Joel stupito.
<<È la mia band preferita da sempre, per questo conosco il brano.>>
Andiamo avanti così per un po', poi Chris si alza e va verso il giradischi. Ne prende uno e lo mette. Subito parte Perfect di Ed Sheeran; lui cammina verso Grace e le prende le mani mentre noi ci spostiamo per lasciare loro un po' di spazio.
<<Grace, in poco tempo sei riuscita a farmi comprendere un sentimento che a me era ancora estraneo. Tu, con i tuoi capelli blu, con i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci, i tuoi discorsi senza senso, mi hai fatto innamorare. Non sono bravo con le parole, non sono abituato a esprimere ciò che provo>> prende un respiro e continua <<Studiavamo nello stesso istituto, partecipavamo agli stessi eventi, eppure non ci siamo mai rivolti la parola. Grazie Cata, grazie per avermi presentato questa favolosa ragazza, la ragazza che in poco tempo è riuscita a rubarmi il cuore. Non ti prometto che sarà facile, ma ti prometto che, se lo vorrai ti starò accanto. Perciò...>> proprio sulle ultime note <<Grace, vuoi essere la mia ragazza?>>
Lei ha le lacrime agli occhi, si vede che le trattiene a fatica. Dopo qualche secondo di silenzio, esclama un "sì" e si fionda su di lui. Si baciano appassionatamente e poi si staccano imbarazzati.
Tutti applaudiamo alla scena e noi ragazze ci dirigiamo da Grace per abbracciarla.
Quale modo migliore per concludere la serata?

De ti me estoy enamorando Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora