Capitolo 7

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<<Facciamo l'entrata di scena!>> dice Grace.
<<Giusto! Sali su, poi quando ti chiamerò scenderai molto lentamente. Intanto io parlo con Erick in modo da distogliere l'attenzione dalle scale!>> dice mio cugino.
Faccio come dice e vado su con la mia amica.
<<Ciao Chris!>> sento dire da giù.
<<Hey bro! Ti chiamo Cata. Cataaa!>> urla.
<<Arrivo!>>
<<Stai tranquilla, scendo con te. Hai preso tutto?>> mi bisbiglia Grace.
<<Tutto. Vado?>>
<<Vai.>>
Scendo i gradini lentamente, attenta a non rompermi le caviglie e a non cadere. Inizio a vedere Erick, sta parlando con mio cugino e non fa caso alle scale; il piano sta funzionando. Quando arrivo giù, mi vede e batte le palpebre come per accertarsi che io sia vera.
<<Ciao>> dice con voce roca.
<<Hey>>
<<P-pronta?>>
<<Sì. Ciao Grace- dico dandole un abbraccio- a dopo Chris.>>

<<Sai che sei bellissima?>>
<<Grazie, anche tu>> dico imbarazzata.
Saliamo sulla sua macchina e lui mette in moto.
<<Dove andiamo?>> domando curiosa.
<<Sorpresa!>>
<<Uff... Ma io volevo saperlo!>>
<<E invece non lo saprai!>>
<<Che mi racconti?>> domanda.
<<Nulla di nuovo... Tu?>>
<<Beh, diciamo che devo confessarti una cosa...>>
<<Cioè?>> chiedo preoccupata.
<<Cioè che quando ti ho vista per la prima volta, ho pensato che fossi una di quelle ragazze che dicono tutto in giro, per questo ti avevo detto di cercare le cose su Internet. Però poi ti ho conosciuta meglio, e ho capito che non sei così.>>
<<Ah, è così, eh? Quindi non ti fidavi?>> chiedo in tono scherzoso.
<<Sì, e ho fatto veramente male.>>
<<Tranquillo.>>
<<Metto un po' di musica? Gruppo preferito?>>
<<Depeche Mode, ma metti quello che vuoi.>>
<<Seriamente? Io li amo!>> dice facendo partire una loro canzone.
<<Finalmente ho trovato qualcuno che li ascolta>> aggiunge.
<<Perché?>>
<<Perché gli altri ragazzi non me li fanno sentire!>> esclama sbuffando. Io rido e lui anche.
Un quarto d'ora dopo, durante il quale abbiamo cantato a squarciagola, arriviamo davanti ad un ristorante molto chic.
<<È questo>> annuncia lui.
<<Wow>> esclamo sbalordita.
<<Ti piace?>>
<<Sì, molto.>>
<<Aspetta, ci sono paparazzi...>>
<<Non mi muovo da qui>> cerco di scherzare.
<<Vuoi mangiare cibo di classe?>>
<<Posso farne a meno, se vuoi.>>
<<Bene, vieni con me>> dice prendendomi per mano e facendomi risalire in macchina.
<<Ti piace il sushi?>>
<<Sì, a te?>>
<<Sì. Prendi il mio telefono, è nella tasca della giacca.>>
Faccio come mi dice e poi aggiunge: <<Bene, cerca in Rubrica un contatto con il nome Josh. Poi chiama.>>
Due squilli dopo, risponde un ragazzo.
<<Erick! Come stai?>> dice la voce.
<<Bene, grazie tu?>>
<<Benissimo. Dimmi tutto.>>
<<Mi fai una consegna di sushi?>>
<<Certo! Dove?>>
<<Alla collina.>>
<<Quella dove andavamo da piccoli?>>
<<Esatto.>>
<<Per quante persone?>>
<<Due. Fanne molto, per piacere.>>
<<Sarà fatto. Ciao!>>
<<Ciao!>>
<<Collina?>> esclamo sorpresa.
<<Ti piacerà, vedrai!>>
Cinque minuti dopo, Erick ferma la macchina, così scendiamo.
<<C'è da salire a piedi.>>
<<Tolgo le scarpe! Non vorrei rotolare giù...>>
<<E se facessi così?>> chiede prendendomi in braccio.
<<Mettimi giù! Ti fai male alla schiena!>>
<<Ssh, tranquilla!>>
Saliamo in cima e Erick mi mette giù, poi dice che deve scendere per prendere una cosa in macchina.
Torna con un lungo telo che stende per terra.
<<Vieni qui>>
Mi siedo e lui mi mette un braccio attorno alle spalle, attirandomi a sé.
<<Guarda, che panorama...>>
<<È bellissimo...>>
La collina è veramente piccola, c'è una panchina e un albero di pesche; tutta l'erba è cosparsa di petali di questa pianta e ci sono anche altri fiori che non riconosco. Solo questo. La cosa bella è che da qui si vede il mare.
<<Questo è il posto in cui venivo da piccolo con i miei amici, tra cui quel Josh, in estate. Mia madre mi portava qui in vacanza. Pensavamo che, solo salendo in cima a questa collina, fossimo i re del mondo. Qui non avevamo paura di niente e passavano interi pomeriggi a giocare a palla o semplicemente a chiacchierare. Non torno qui da quando avevo 13 anni.>>
<<Come mai?>>
<<Beh, il gruppo si è sciolto. Abbiamo scelto scuole differenti e ognuno ha fatto nuove amicizie. Stasera, è la prima volta che vengo dopo 3 anni.>>
<<Perché mi hai portata proprio qui?>>
<<Perché voglio che tu conosca parti di me che nessuno, a parte i ragazzi, sa.>>
<<Wow...>>
Detto ciò, lui si gira verso di me e io verso di lui perdendomi nei suoi magnifici occhi verdi che hanno conquistato il mio cuore. Poi, mi bacia. È come se ci fossimo solo noi nel mondo, come se questa collina sia il luogo dove nessuno può disturbarci. Il fresco venticello di stasera smuove i nostri capelli e trasporta il dolce profumo dei fiori. Ci stacchiamo per riprendere fiato e subito dopo arriva Josh, il ragazzo del sushi, che ci porta la cena.
<<Buona serata, ragazzi!>> dice, poi se ne va.
<<Buon appetito, mi princesa.>>
<<Buon appetito!>>
Mangiamo gustandoci per bene il cibo e, finito ciò, ci sdraiamo a guardare le stelle.
<<Sono tantissime...>> bisbiglio.
<<E sono bellissime... Proprio come te>> afferma baciandomi nuovamente.
<<Te l'ho mai detto che hai degli occhi splendidi?>> aggiunge puntando il suo sguardo in essi.
<<Mai detto...>>
<<Ora lo sai...>>
Stiamo zitti per più di 10 minuti, a goderci il cielo stellato di questa fresca sera di luglio, in cui il silenzio è sovrano e narra più cose di quello che le parole possono dire.
<<Ho un'idea>> propone.
<<Vai.>>
<<Alzati in piedi.>>
Faccio come dice e lui fa partire un lento.
Si schiarisce la voce: <<Mi concedi questo ballo?>>
<<Ma come sei galante!>>
<<Beh, sei o non sei la mia principessa?>>
<<Accetto.>>
Detto ciò mi prende per mano e mi attira a sé, con un braccio mi circonda la vita e iniziamo a danzare a ritmo della musica. Appoggio la testa al suo petto e mi lascio guidare da lui in una coreografia che, più che un un ballo, è un ciondolare sul posto.
Quando la musica finisce, rimaniamo così per cinque minuti, approfittando di questo momento indimenticabile. Certo, finché non si mette a piovere e scappiamo verso la macchina ridendo come dei bambini.
<<Sono fradicia!>> esclamo.
<<Mi facevi ridere per come tentavi di correre con i tacchi!>>
<<Molto divertente! Prova a stare tu su questi trampoli e poi ne riparliamo>> dico facendo la finta offesa.
<<Non riesci a stare arrabbiata con me...>> afferma accarezzandomi una guancia.
<<Hai ragione...>> dico attirandolo a me per poi baciarlo velocemente.
<<Qui qualcuno è felice!>>
<<Sì, abbastanza. Ma ora bisogna tornare a casa...>>
<<Princesa, stai tranquilla che tanto ci rivedremo.>>
<<Ovvio, non penserai di poter scappare via da me così.>>
Lui ride e io con lui.
Arriviamo davanti a casa di Chris; lui scende dalla macchina e mi apre la portiera.
<<Grazie, molto gentile.>>
<<Questo ed altro per te.>>
<<Buonanotte Erick.>>
<<Ah, Erick eh? Sono solo Erick?>> dice offeso.
<<No, sei il mio Erick>> dico prendendolo per il colletto della camicia.
<<Questo mi piace già di più>> dice con sguardo malizioso. <<Buonanotte principessa.>>
Detto questo, entro chiudendomi il portone alle spalle. Salgo le scale e apro la porta di casa, trovandomi davanti mio cugino intento a baciare Grace.

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Ciao gente, sono tornata con un nuovo capitolo solo per voi! Ammettetelo, vi sono mancata.
Questa storia esiste da un mese e volevo ringraziarvi per le 400 visualizzazioni! È davvero importante per me.
Nuovi colpi di scena!
Grace e Chris si sono baciati, mentre Cata ed Erick hanno fatto la loro romantica uscita.
Cosa succederà ora?🙈
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Baci,
~Ale🌸💕

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