Capitolo 22

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Ci mancava soltanto un cuscino volante a svegliarmi. Mi pare giusto.
<<Chris! Dove scappi?>> domando mentre un sorrisetto compiaciuto mi nasce sul volto. Afferro la prima cosa che trovo e gli urlo: <<Torna qua!>>
<<Mi fai paura in questo momento. Mi fa paura quella scarpa appuntita.>>
<<Tacco. Si chiama scarpa con il tacco>>
<<Sì, quella cosa.>>
<<Oh, ma io non voglio farti niente... Non temere... >>
<<I tuoi occhi mentono.>>
Detto ciò, inizia a correre giù per le scale alla ricerca di un posto in cui rifugiarsi.
<<Fermati!>> urlo agitando in aria la scarpa.
Entra nello studio e si chiude dentro.
<<Ho vinto!>>
<<Non è ancora detto>>lo smentisco per poi allontanarmi dalla stanza. Raggiungo la cucina e prendo una ciotola, pronta ad una buona scorpacciata di latte e cereali al cioccolato.
Subito dopo il telefono squilla. Ma perché la gente deve chiamare di prima mattina? Va bene, sono le 10:00, ma per me è ancora presto! Lo afferro e leggo il nome sul display: Camilla.
<<Pronto?>>
<<Ciao Cata, sono la signora Camilla, la mamma di Giuliette.>>
<<Sì, buongiorno signora!>>
<<Ti chiamo per chiederti se stasera hai impegni. Ho una cena di lavoro e non posso portare Giuly con me, dato che non resisterebbe nemmeno un secondo. Puoi tenermela te, per favore?>> domanda cercando una risposta positiva da parte mia.
<<Oh... Non saprei, stasera dovrei incontrarmi con degli amici...>>
<<Ah, capisco. Senti, posso chiederti un favore? Se dirai di no, non importa.>>
<<Certo, mi dica.>>
<<Uscite o state in casa?>>
<<Non capisco...>>
<<Se state in casa, posso portartela. Prometto che non darà fastidio, basta che la metti davanti alla TV ed è fatta.>>
<<Per me non c'è problema, però devo chiedere a mio cugino. Aspetti un attimo.>>
Metto il muto alla chiamata e vado in studio, dato che Chris ha aperto la porta.
<<Chris! Ti ricordi la donna a cui ho curato la figlia settimana scorsa?>>
<<Sì, me la ricordo.>>
<<Ecco,mi ha chiamata per chiedermi se stasera posso badare a Giuly, perché lei ha una cena di lavoro. So che dobbiamo vedere i ragazzi, però mi ha anche domandato se è un problema portarla qui.>>
Chris pensa un po' su cosa dire, ma alla fine acconsente.
<<Dopotutto- aggiunge- è una bambina. Le dai una pizza e sta zitta>> scherza.
<<Se mai avrò un figlio, ricordami di non lasciartelo mai>> lo canzono.
Riporto il telefono all'orecchio e riferisco la risposta a Camilla che, felice e sollevata, mi dice che porterà qui la bimba alle 19:30.
Chiusa la chiamata, mi alzo e faccio per andarmene, ma poi mi ricordo di una cosa: vendetta.
Mio cugino è girato di spalle, così prendo una rincorsa e mi lancio su di lui che cade a terra.
<<Piccola nana malefica, come osi far cadere il mitico Christopher, re di questo regno?>> domanda indicando velocemente la casa.
<<Wow, che grande regno... Hai tre stanze messe in croce>> lo prendo in giro.
<<Bugiarda! Ho una grande casa!>>
<<Zitto, criceto. Piuttosto, avvisa i ragazzi per stasera.>>
E, fatta una linguaccia, mi giro come se fossi una modella con tanto di capelli volanti (che ovviamente mi colpiscono la faccia e l'occhio) ed esco. Ahia, che male!


Mi alzo per aprire la porta alla signora Camilla e alla figlia.
<<Grazie ancora, Cata, sono in debito con te>>
<<Si figuri. Buona serata!>>
<<Grazie mille, anche a voi. Giuly, fai la brava, mi raccomando>> dice posandole un dolce bacio sulla guancia.
<<Ciao mamma!>>
Entriamo in casa e Giuly inizia subito a girare per la casa.
<<Ma i tuoi amici?>>
<<Dovrebbero arrivare da un momento all'altro>> le spiego dolcemente.
<<Cata! È già arrivata la bim->> urla Chris facendo il suo ingresso in sala con solo un asciugamano in vita.
<<Ops... Vado a cambiarmi>> e, con imbarazzo, si volta.
<<Ma. Ma. Ma. Quello era Christopher? Il Christopher dei CNCO?Posso abbracciarlo?>> domanda lei sognante.
<<Appena tornerà qui, potrai farlo.>>
<<Eccomi! Piacere, io sono Christopher>> le dice mio cugino sedendosi sul divano e porgendole la mano.
<<Io so chi sei! Comunque, sono Giuly>> afferma stringendola con un bel sorriso in faccia.
<<Vedi, Giuly, tra poco arriveranno i nostri amici. Penso che, a questo punto, tu sappia già chi sono.>>
<<Quindi passerò una serata con tutti i CNCO?!>> esclama iniziando a saltellare.
Prima che possa risponderle, il campanello di casa suona. Mi alzo per aprire e mi trovo davanti Joel insieme a Ricky e Alice, subito dopo fanno la loro comparsa Richard e Zabdiel. Li abbraccio uno ad uno e poi vado ad accogliere anche Grace ed Erick. La prima mi salta letteralmente addosso, mentre lui si avvicina a me e mi bacia.
<<Ragazzi, come Chris già vi ha accennato, stasera abbiamo un ospite speciale. >>
<<Ma lui non ci ha detto nulla>> ribatte Zab.
<<Potrei essermi dimenticato...>>
<<Per fortuna che te l'avevo detto>> lo  canzono dandogli un leggero colpo sulla nuca.
<<Salvatemi! Help me!>> esclama Joel nel tentativo di staccare Giuly dalla sua gamba.
<<Giuly! Vieni qui>> la riprendo.
<<Ma loro sono i CNCO! Lo capisci?>> ribatte con sguardo sognante, per poi aggiungere: <<Ma tu ed Erick vi siete baciati!>>
Che bambina impicciona!
<<Giuly, vuoi una pizza?>> le domanda Chris ricevendo da parte mia uno sguardo di ringraziamento.
<<Pizzaaa!>>
<<Vieni, andiamo di là ad ordinarla>> la prende per mano e la porta in cucina.
<<Scusate ragazzi... La scorsa volta era tranquilla. >>
<<Non preoccuparti>> dicono Alice e Grace all'unisono.
<<Che facciamo ora?>>
<<Obbligo o verità?>> propongono le due ragazze.
<<Per forza?>> cerca di scappare Richard.
<<Per forza.>>
<<E va bene...>> si arrendono i ragazzi.
<<Vado a prendere la bottiglia!>> esclamo per poi dirigermi in cucina.
<<Hey Giuly, ti piace questo cartone?>> le domando. Chris le ha lasciato il telecomando almeno starà tranquilla finché non arriverà la pizza.
<<Sì!>>
<<Bene, allora io vado di là, ok?>>
<<Va bene>>
Afferro la bottiglia di plastica mezza vuota e la porto in sala dove sono seduti già tutti in cerchio, così mi intrufolo nell'unico spazio vuoto, ovvero tra Richard e Grace.
Alice gira la bottiglia che si ferma su Joel.
<<Obbligo o verità?>>
<<Verità>> risponde lui tranquillo.
<<Hai mai dato il primo bacio?>>
Inizialmente è titubante, poi risponde con un "no".
Fa girare l'oggetto che sceglie Zabdiel.
<<Obbligo o verità?>>
<<Obbligo>>
<<Fatemi pensare... Ah sì, vai sul balcone e urla "Vi amo CNCO".>>
<<Ma se ne faccio parte!>>
<<Nessuno sa che sei tu che stai urlando. Dai, vai>>
Zab si alza e, svogliatamente, esce.
<<Vi amo CNCO!>>
<<Anche io li amo!>> risponde Giuly dalla cucina scatenando una risata generale.
Rientrato, il gioco continua senza troppi intoppi. Chris è obbligato a baciare Ricky sulla guancia, che a sua volta ha dovuto confessare di essere innamorato di un'amica di sua sorella.
<<Chi?>> domanda lei scioccata.
<<Era una sola domanda, non ti dirò chi è. >>
La bionda sta per ribattere, ma viene fermata dal gemello che dice: <<Bene, tocca a me. >>
Gira e si ferma su di me.
<<Obbligo o verità?>>
<<Verità>> affermo poco convinta.
<<Prima di arrivare qui a Miami, avevi una relazione o uscivi con qualcuno? >>
Non voglio dire di Lucas, non voglio parlare di lui, di quello che ha fatto, di quello che stavamo per diventare. Non voglio per il semplice motivo che poi nascerebbero mille domande da parte di Erick, vorrebbe sapere tutto, magari si porrebbe il dubbio di essere una cotta estiva. Ma lui non è una semplice cotta estiva. Una cotta era quella per Lucas.
<<Allora?>> mi interrompe Grace dai miei pensieri.
<<Eh? Ah sì, la domanda...>>
<<Se sei a disagio o non vuoi parlarne, non farlo. Non è questo gioco a costringerti a dirlo>> interviene Erick. È carino da parte sua, ha capito perfettamente che non mi va di raccontare tutta la storia.
Prendo un respiro e poi parlo.
<<No, va bene. Uscivo con un ragazzo, ma dopo alcuni fatti abbiamo deciso di non frequentarci più. Entrambi abbiamo capito che non era amore e abbiamo scelto di separare le nostre strade. Tutto qui.>>
So di aver mentito riguardo alla decisione presa in due. In realtà ho deciso io: la mia era infatuazione, la sua ossessione.
Erick mi guarda con sguardo preoccupato, Chris mi chiede con gli occhi se voglio parlare con lui dopo. Scuoto la testa per negare e mi stampo un sorriso in faccia.
Suona il campanello e intuisco siano le pizze. Mi alzo, prendo i soldi e ritiro la cena.
<<Cibo!>> urlo. <<Porto questa a Giuly e prendo i tovaglioli>>
Raggiungo la bimba e la trovo con le lacrime agli occhi, al che mi preoccupo e le domando cosa sia successo.
<<La principessa Unicorno è sparita>> dice scoppiando in un rumoroso pianto.
<<Non ti preoccupare, vedrai che la ritroveranno>> la rassicuro abbracciandola. Ho visto milioni di volte quel film, da piccola ne andavo pazza.
<<Ecco, qui c'è la tua pizza. Mangia tranquilla e se hai bisogno siamo di là.>>
Raggiungo gli altri e trovo Grace fra le braccia di Chris, Ali in quelle di Joel e gli altri ragazzi intenti a parlare fra di loro allegramente. Mi lancio su Erick con tutto il mio dolce peso.
<<Aiuto! Salvatemi! Un orso polare mi sta sotterrando!>>
<<Un orso polare? Sono così grassa? Preparati al peggio!>>
Afferro il cuscino più vicino a me e lo scaravento sulla faccia di Erick.
<<Ho vinto io! Ora, cibo!>>
Ognuno prende la sua pizza iniziando a mangiare forse un po' troppo velocemente per la fame.
Passata una buona mezz'ora, esco per prendere una boccata d'aria. La luna illumina tutta la città, le stelle brillano nel cielo e l'aria fresca di questa sera di luglio mi riempie i polmoni. Improvvisamente due braccia mi circondano la vita.
<<Disturbo?>>
Mi giro per concludere quell'abbraccio.
<<Niente affatto. >>
<<Possiamo parlare?>>
<<Certo.>>
<<È una cosa che avrei dovuto dirti diversi giorni fa e per cui non ne ho mai avuto l'opportunità. Perciò ascoltami due minu->>
<<Cata! Cata! Hanno ritrovato la principessa unicorno!>> lo interrompe la bimba. Mi tiro una manata sulla faccia. Possibile che questa bambina debba sempre arrivare nei momenti meno opportuni?
<<Ho provato a fermarla>> si scusa Grace dalla porta.
<<Non fa nulla, stavamo giusto rientrando.>>
<<Giuly, vieni dentro>> la richiama la mia amica. Lei la segue e chiudono la porta.
<<Mi dispiace... Magari il destino non vuole che tu mi dica quello che devi dirmi>> cerco di rallegrarlo.
<<Io non credo nel destino>> nega lui per poi rientrare in casa.
<<Erick!>> lo richiamo, ma niente. Cammino verso di lui e gli afferro il polso così da farlo girare. Lui poggia le sue labbra sulle mie in un bacio dolce.
<<Rientriamo>> dice poi. E così facciamo. Raggiungiamo gli altri e proseguiamo la serata tra scherzi e risate.

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Buonaseraaa! Sono viva, non preoccupatevi.
In questo periodo la scuola è sempre un po' difficile e il tempo per scrivere scarseggia. Beh, sono riuscita a scrivere questo capitolo in ogni caso. Felici?
Di cosa avrà voluto parlare Erick con Cata? Idee?
Nello scorso capitolo non ho fatto in tempo a scrivere lo spazio autrice perché ho pubblicato durante un cambio dell'ora AHAH.
Bene, mi dileguo così da riuscire a studiare scienze. Ma chi voglio prendere in giro? Io e scienze? Mi faccio ridere da sola.
Ok, vado veramente.
Baci,
~Ale🌸

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