<<Pronto?>> rispondo con voce assonnata alla chiamata appena ricevuta.
<<Cata? Sono Camilla.>>
"Camilla? Ah, la donna che ho incontrato dalla parrucchiera!"
<<Ah, salve!>>
<<Mi spiace disturbarti alle 5:00 di mattina, ma sto andando a lavoro. Avrei il piacere di chiederti se stasera per te andasse bene fare da babysitter a Giuliette.>>
<<Certamente, con molto piacere!>>
<<Io dovrei uscire alle 19:00, ti dispiace essere qui per quell'ora?>>
<<No, certo che no, va benissimo. Mi dà l'indirizzo di casa?>>
<<Certo.>>
Lo segno sulle note del telefono e, dopo aver ringraziato e chiuso la telefonata, mi stendo a letto.
<<Chi era?>> chiede Erick.
<<La signora Camilla. Una donna che ho incontrato dalla parrucchiera e che è stata molto gentile dato che mi ha chiesto di fare da babysitter a sua figlia stasera.>>
<<Fantastico! Ma ora possiamo dormire?>>
<<Ovvio.>>Mi sveglio verso le 10:00, ma accanto a me non c'è nessuno. Vedo un fogliettino verde sotto l'abat-jour, così lo prendo e leggo.
"Hey principessa, sono uscito a comprare la colazione. Tornerò per le 10:15.
Ti voglio bene,
Erick"Ok, ho un quarto d'ora. Lavo i denti e mi dirigo in sala, sedendomi in seguito sul divano.
Sento le chiavi nella serratura e la porta si apre, rivelando un paio di occhi verdi che mi scrutano attentamente.
<<Dormito bene?>> chiede.
<<Direi benissimo, tu?>>
<<Bene dai.>>
<<Ammettilo, hai dormito male. Tiro i calci di notte...>> dico in imbarazzo.
<<Okay, forse mi hai colpito qualche volta, ma per il resto sono a posto>> ammette ridacchiando.
<<Mangiamo?>> chiede.
<<Non aspettavo altro!>>
Va in cucina e torna con due tazze di latte freddo e due Brioches al cioccolato.
<<Ah, ci trattiamo bene eh>> affermo.
<<Benissimo. Mangia, ingrassiamo insieme.>>
Ci gustiamo per bene la colazione guardando una puntata di una serie TV che entrambi seguiamo.
<<Ti sta bene la mia maglietta.>>
<<Beh, solo perché è tua.>>
<<Hey, ora che ci penso: tra qualche giorno è il tuo compleanno! Cosa hai intenzione di fare?>>
<<Sinceramente? Non saprei... Penso che inviterò tutti voi a cena fuori...>>
<<Fantastico>> dice in tono sarcastico.
<<Hai qualche idea migliore?>>
<<Per ora no.>>
Continuiamo a parlare per tutta la mattinata, alternando puntate di serie TV a lotte del solletico, vinte ovviamente da lui.
<<Fermo!>> esclamo ormai senza fiato per le troppe risate.
<<Non vincerai tu!>>
Andiamo avanti così per cinque minuti buoni.
<<Dai, tregua?>> propongo.
<<Tregua>> accetta lui stringendomi la mano.
<<Cosa vuoi per pranzo?>> chiede.
<<Mh, non saprei... sorprendimi!>>
<<Come vuole lei, mia signora.>>
<<Guarda che sono ancora giovane!>> protesto ricevendo in risposta delle risate.
<<Intanto vado a vestirmi>> dico.
<<Guarda, apri l'armadio; a destra troverai un paio di pantaloncini di jeans. Ieri sera ho controllato, ma purtroppo la canotta se l'è ripresa lei.>>
<<Fa niente, tranquillo.>>
<<Fai una cosa. Vieni con me un attimo.>>
Andiamo in camera e apre un cassetto, dal quale tira fuori una maglietta bianca.
<<È mia. Ti starà un po' grandina, forse, ma puoi sempre metterla. Tanto voi donne trovate una soluzione a tutto.>>
<<Grazie mille!>>
Vado in bagno a lavarmi e cambiarmi. Dopo 15 minuti scendo e torno da Erick.
<<Quindi? Come hai deciso di sorprendermi?>>
<<È una cosa che ho provato qualche volta. È un semplice petto di pollo cotto in padella con una crema di fagioli. Come contorno c'è dell'insalata e delle zucchine. Basta.>>
<<Interessante, non ho mai mangiato la carne in questo modo.>>
Mi mette il piatto davanti e iniziamo a gustarci la sua specialità, che devo dire non è male.
Finiamo per le 13:15 e aiuto Erick a sparecchiare.
<<Tranquilla, faccio io>> dice lui.
<<Ma figurati, devo fare la mia parte!>>
Decidiamo di lavare i piatti a mano, iniziando una battaglia di schizzi d'acqua con sapone.
Ormai fradici, decidiamo di cambiarci. Vado in camera e rimetto la maglietta che Erick mi aveva prestato per la notte.
"Quasi quasi me la tengo" mi ritrovo a pensare.
Prendigliela
Ma ti pare?
Io la prenderei
Ma io non sono te!
In realtà sì, prenditela
Ci penserò
Brava ragazza
Dopo qualche ora, Erick mi porta da mio cugino. Mi cambio e esco di casa alle 18:30, diretta dalla signora Camilla. Arrivo puntuale e suono al citofono della villa.
<<Sì?>> dice la voce.
<<Sono Catarina.>>
Apre il cancello e attraverso il viale, arrivando alla soglia della porta sulla quale si trova la signora Camilla vestita con un tubino nero e delle scarpe con il tacco. I capelli rossi sono perfettamente tirati su con uno chignon dal quale spuntano due ciuffi che incorniciano il giovane volto.
<<Buonasera>> dico cordialmente.
<<Buonasera Cata, vieni, ti mostro la casa.>>
Ha due piani. Entrata, la villa presenta subito la grande sala con due divani di pelle nera, una poltrona che solo a guardarla sembra morbidissima e un tavolino di vetro al centro della sala. Lungo la parete destra ci sono due librerie colme di enciclopedie e romanzi di tutti generi e autori; una televisione a schermo piatto è sul mobile di legno al centro di esse.
Al lato opposto, c'è una cassapanca sulla quale vi sono delle fotografie e un vaso con dei bellissimi fiori nel mezzo. Vicino a questa, si trova una pianta simile a una palma.
Oltre alla sala, ci sono la cucina, un bagno e la camera matrimoniale. Saliamo le scale e mi si presenta davanti una chioma di ricci rossi che sbatte contro di me.
<<Ciao Giuliette!>> la saluto e lei ricambia con un sorriso che le va da un orecchio all'altro.
<<Catarina sarà la tua babysitter per stasera. Mi raccomando, comportati bene!>> le dice Camilla.
<<Sì mamma!>> risponde facendo il saluto militare.
<<Ti spiace se il resto della casa te lo fa vedere Giuliette? Io devo uscire>> si scusa.
<<No, si figuri, per me è okay.>>
<<Tornerò per le 23:45, ho una cena di lavoro.>>
<<Non si preoccupi. A che ora deve andare a letto sua figlia?>>
<<Alle 22:15, se riesci. Sai cucinare?>>
<<Sì, certo!>>
<<Allora trovi tutto in frigorifero e nelle varie mensole. Prepara pure quello che più piace a te e Giuly.>>
<<Ok, grazie.>>
<<Ora vado, grazie mille Cata>> dice mentre scendiamo le scale.
<<Grazie a lei per l'opportunità! Buona serata.>>
<<Per qualsiasi problema, non esitare a chiamarmi.>>
<<Certo!>>
<<Ciao mamma!>> esclama abbracciandola la rossa.
<<Ciao tesoro, divertiti!>>
Detto ciò, esce e chiude la porta.
<<Allora, piccoletta, che cosa facciamo?>>**************************
Sono viva, davvero! Ho finalmente riavuto il mio telefono, quindi tornerò ad aggiornare più spesso. Contenti?
Manca poco al compleanno di Cata! Cosa pensate accadrà?🙈
Sembra che la storia non vi stia entusiasmando più come prima... Ditemi se dovrei cambiare qualcosa, se volete più colpi di scena, se è troppo banale. Ci tengo che essa piaccia e possa piacere anche ad altri in futuro.
Baci,
~Ale🌸✨
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De ti me estoy enamorando
FanfictionFANFICTION SUI CNCO Catarina è una ragazza di 16 anni appassionata di musica. È la cugina di Christopher, il quale si è trasferito tre anni prima a Miami per inseguire i suoi sogni. Dopo un inaspettato regalo da parte di quest'ultimo, si ritrova a p...