Capitolo 16

568 31 10
                                    

<<Buongiorno a tutte, splendori>> dico sorridendo.
<<Eccoti finalmente! Sei in ritardo!>>
<<Lo so, scusate. Ho dovuto costringere mio cugino a darmi l'ombrellone>> mi difendo.
<<Allora sei perdonata. Ho preso delle brioches, mangiamo?>> annuncia Alice.
<<Volentieri!>>
<<Come sono?>> chiede Grace.
<<Una al cioccolato, una alla crema e l'altra alla marmellata.>>
<<Io marmellata!>> esclamo.
<<Io cioccolato!>> dice la bionda.
<<No, io al cioccolato!>> protesta la ragazza dai capelli blu.
<<Io!>>
<<Io!>>
Inizia un dibattito sul chi debba mangiarla e alla fine Grace cede.
<<Va bene, io quella alla crema...>>
<<Preferisci la marmellata, Puffetta?>> chiedo.
<<Sì...>> dice imbronciata.
<<Allora tieni. Mangio io quella alla crema.>>
<<Grazie!>> esclama abbracciandomi.
Camminiamo fino alla spiaggia, dove stendiamo i teli e subito togliamo i vestiti.
<<Bel costume!>> dico ad Alice.
<<Grazie!>>
<<Andiamo ragazze?>> domanda Grace.
Corriamo come delle pazze verso l'acqua per poi lanciarci dentro di essa. Anche se sono le 9:30, fa troppo caldo per stare fuori.
<<Le sapete fare, le verticali?>> chiedo.
<<Certo! Guarda!>> dice Puffetta. Sì, se non si fosse capito, mi piace chiamarla così.
Inizia un'esibizione di acrobazie in acqua. Spesso Grace e Alice prendono i miei piedi per buttarmi giù; sì, si sono messe d'accordo per non farmi vincere la gara.
<<Giocate sporco?>> domando.
<<Noi? No!>> dicono alzando le mani in segno di difesa.
Usciamo dall'acqua e ci stendiamo sui sassolini bagnati per prendere un po' di sole e nel frattempo stare fresche.
<<Allora Ali, com'è la vita in Italia?>> chiede Grace.
<<Bella, diciamo. Vivo in un paesino fuori Milano, la conoscete?>>
<<Sì, la città della moda?>>
<<Esatto. Beh, abito lì con la mia famiglia e quest'anno abbiamo deciso di venire qui in vacanza. Ero un po' in ansia perché avrei finalmente rivisto Joel dopo più di un anno! Mi è mancato così tanto...>>
<<Awww che cosa carina!>> esclama la ragazza dai capelli blu.
<<Ti piace?>> mi intrometto.
<<Un po'... È un bel ragazzo, divertente, gentile e protettivo, soprattutto nei miei confronti.>>
<<E allora sei a posto!>> esclama Grace.
<<Voi ragazze? Siete fidanzate?>>
<<Diciamo non ancora>> dice la mia amica.
<<Come si chiamano?>>
<<Christopher ed Erick. Sono i compagni di Joel.>>
<<Ah, so chi sono!>>
Chissà se ci ha parlato mai...
Molto probabile, ragazzina
Grazie per il conforto, coscienza
Andiamo avanti a parlare di loro, poi camminiamo fino all'ombrellone blu sul quale sono disegnati dei pesci dove ci sediamo per mangiare i toast che ha preparato Grace.
<<Buoni!>> esclama Alice con la bocca piena.
<<Puffetta, come fai a farli così gustosi?>>
<<Un bravo chef non rivela mai il suo segreto!>>
Ridiamo a crepapelle, finché un vecchio che è di fianco a noi ci urla in tono arrabbiato: <<Allora, galline, volete stare zitte?>>
<<Fermatemi o gli salto addosso>> sussurra la bionda.
<<Calma, Ali. Se devi saltargli addosso, almeno lasciacelo fare con te>> dico ridendo.
<<Ci scusi!>> esclamo.
Finito di mangiare, prendo dallo zaino delle carte.
<<Giochiamo?>>
<<A cosa?>> mi chiedono all'unisono.
<<Asino. Sapete come si gioca?>>
<<No...>>
<<Ve lo spiego. Allora, prima di tutto si toglie una delle quattro carte con la figura del fante dal mazzo, dopodiché si distribuiscono tutte le carte ad ogni giocatore e si scartano le doppie. Ognuno dovrà scegliere la carta dell'avversario alla propria sinistra e aggiungerla al suo mazzo. Se due di esse sono uguali, le togli così da averne meno in mano. Vince chi rimane senza e perde chi rimane con il fante, ovvero l'asino.>>
<<Sembra bello!>> dice Grace.
<<Iniziamo!>> esclama Alice.
Giochiamo per tre volte di fila e a perdere è sempre la stessa persona. Indovinate un po' chi è?
Grace, esatto. Diciamo che non ha ancora preso la mano.
<<Ci rinuncio!>> annuncia sbuffando.
Vedo un ragazzo che si avvicina a noi, per poi mettersi dietro Alice e coprirle gli occhi con le mani.
<<Chi sono?>> domanda camuffando la voce.
<<Riky!>> risponde lei.
<<Brava la mia sorellina!>>
<<Loro sono Cata e Grace. Ragazze, lui è Riccardo, il mio gemello.>>
<<Piacere di conoscerti>> diciamo.
<<Siediti con noi>> lo invito.
Fa come gli dico e iniziamo a parlare di noi, presentandoci al nuovo arrivato.
<<Mi allontano un secondo, devo rispondere>> mi scuso prendendo il telefono.
<<Hey princesa>>
<<Ma ciao, Bei Capelli.>>
<<Bei Capelli?>> chiede stupito.
<<Sì, hai sentito bene.>>
<<Come mai questo soprannome?>>
<<Perché mi sono innamorata dei tuoi capelli...>>
<<O di me, vorrai dire>>
Posso immaginare dal suo tono di voce il sorrisetto che gli si è formato sulle labbra.
Beh, non ha tutti i torti
Tu zitta che non sai nulla
Io so tutto prima di te. Taci e ascolta la maestra
<<Come stai?>> chiedo per cambiare discorso.
<<Triste.>>
<<Perché?>>
<<Perché non sono con te>>
Cucciolo lui!
Su questo concordo con te
<<Dai, domani ci vediamo.>>
<<E io devo aspettare fino a domani?>>
<<Sì, esatto.>>
<<Ma se venissi da me come l'altra volta?>> propone.
<<Non penso che Chris voglia.>>
<<Chiediglielo!>> esclama implorandomi.
<<Va bene, glielo chiederò>> dico ormai arresa.
<<A che ora passo?>>
<<Tranquillo, vengo a piedi.>>
<<Perché?>>
<<Perché non voglio che qualcuno ti riconosca. Sono da te alle 20:00>>
<<Va bene. Allora a dopo, princesa.>>
<<A dopo, Bei Capelli.>>
Torno all'ombrellone con un sorriso stampato in faccia, scatenando, quindi, mille domande da parte dei miei amici.
<<Chi era?>> chiede Grace.
<<Erick.>>
<<Che ti ha detto?>> domanda Alice saltando in aria.
<<Mi ha invitata da lui stasera!>>
<<Dormirai lì?>>
Questa volta è Riccardo a parlare.
<<E tu come lo sai?>> esclamo scherzosamente.
<<Sono un ragazzo, capisco tutto al volo!>>
Ridiamo e scherziamo fino a pomeriggio inoltrato, poi torniamo ognuno nelle rispettive abitazioni promettendo che ci saremmo scritti.
<<Chris! Sono a casa!>> urlo varcata la soglia.
<<Vieni! Sono in studio!>>
Mi avvio nella stanza in cui si trova e lo vedo su delle scale.
<<Che ci fai lì?>>
<<Dipingo le pareti!>> esclama tutto contento.
<<Vuoi imbiancare?>>
<<Esatto! Sto sistemando tutti i mobili in modo che io non li possa sporcare domani.>>
<<Quindi domani imbiancherai>> affermo.
<<Sei sorda, per caso? Ho detto di sì!>> mi prende in giro ridendo.
<<Posso darti una mano?>>
<<Ci devo pensare... Sì, puoi.>>
Mi metto a saltellare per la stanza, inciampando però su un sacchetto e cadendo a terra.
<<Sei proprio una frana>> dice mio cugino scendendo dalle scale per aiutarmi.
<<Sì... Ahi...>>
<<Dai, alzati>>
Chris mi tende la mano e io l'afferro.
<<Vado su...>>
<<Ah...>> dico prima di uscire dallo studio <<Erick mi ha invitat->>
<<Sì, lo so. Puoi andare.>>
<<Grazie!>> esclama saltandogli addosso.
<<Se lo sapesse tua madre, mi ucciderebbe...>> afferma ridacchiando.
Salgo velocemente in camera mia per prendere le cose per la doccia. Mi lavo e mi vesto molto comoda, tanto devo stare in casa.
E se ti portasse fuori?
Sarò "Barbona Style"
Che nome creativo...
Tu zitta e lasciami cambiare in pace.
Alle 19:30 esco di casa, ma non prima di aver chiesto a Chris se la torta che abbiamo fatto ieri è piaciuta a Joel.
<<Si è mangiato ben tre fette! Ci ha fatto i complimenti!>>
<<Bene!>>
Cammino per un quarto d'ora fino a casa di Erick, ma siccome sono in anticipo, decido di passare a prendere un vassoio di dolcetti in un'ottima pasticceria.
Suono al campanello e la figura di un ragazzo senza maglietta mi apre la porta.
<<C-ciao>> dico evidentemente in imbarazzo.

**************************
Buonasera ragazzuoli!
Come promesso, eccovi un nuovo capitolo!
Vi piace?
Cosa ne pensate di Alice e Riccardo?🙈
Vi propongo una sfida: aggiornerò non appena avrò 10 voti o 5 commenti.
Baci,
~Ale🌸✨

De ti me estoy enamorando Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora