Capitolo 4

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<<Ancora cinque minuti mamma...>> bofonchio non volendo alzarmi dal letto.
<<Cata, sono Chris! Sveglia! Oggi dobbiamo registrare il video e tu devi venire, ricordi?>>
<<Voglio dormire...>> piagnucolo.
<<Vedrai Erick...>> mi dice con tono malizioso.
<<Mi alzo!>> affermo convinta.
<<E brava la mia cuginetta. Dai, scendi che facciamo colazione.>>
<<Ma che ore sono?>> chiedo ancora assonnata.
<<Le 10:30, pigrona!>>
Sento il telefono squillare, così mi affretto a vedere chi è. Trovo un messaggio e leggo il mittente: Erick.
"Ma io non ho il suo numero!"
Poi ripenso all'avvenimento di ieri sera: il cubano mi aveva chiesto il telefono sul quale aveva digitato qualcosa. Ora tutto è più chiaro.
Erick: Buongiorno!
Cata: Buongiorno
Erick: Come stai? Dormito bene?
Cata: Benissimo, grazie. Almeno finché mio cugino non è venuto ad interrompere i miei dolci sogni.
Erick: uhuhuh, e che sognavi?
Cata: Cose che non ti interessano ahah
Erick: Va bene, mi arrendo! Ti lascio, a più tardi!
Cata: A dopo!

Andiamo in cucina e trovo una tazza di latte con il caffè preparata da Chris.
<<Cugino, dove trovo i biscotti?>>
<<Non ci sono, ho solo dei fiocchi di mais. Se vuoi sono nello scaffale sopra il microonde.>>
<<Come non ci sono? Hai altro?>> domando preoccupata.
<<Tipo?>>
<<Non so, marmellata?>>
<<No...>>
<<Pane?>>
<<Sì, questo sì.>>
<<Brioches?>>
<<No..>>
<<Nutella?>> chiedo speranzosa.
<<No, l'unica cosa che ho sono i cereali.>>
<<Dovrò andare a comprare un po' di cose, allora>> sbuffo provocando una risata da parte di mio cugino, alla quale mi unisco.
<<A proposito, a che ora dobbiamo uscire?>>
<<Alle 15:00, andiamo con la mia macchina e poi ci incontreremo allo studio con gli altri.>>
<<Ok.>>
Finita la colazione, torno in camera mia, decisa a svuotare la valigia e sistemare i vestiti nell'armadio.
Mezz'ora dopo, tutto è piegato e messo al suo posto.
Decido di andare a farmi una doccia per poi prepararmi. Ho voglia di ascoltare un po' di musica; sto per mettere i Depeche Mode, ma poi penso "Perché non provo a sentire qualche loro canzone?"
<<Chris!!>> urlo per farmi sentire.
<<Dimmi!!>>
<<Mandami su Whatsapp qualche vostra canzone, così la ascolto!>>
<<Va benee!>>
Cinque minuti dopo, mi ritrovo ad ascoltarle tutte sotto la doccia.

Porque tú me miras y yo,
siento lo mismo que tú
Cuando te miro siento que me estoy enamorando
Porque tú me miras y yo,
siento lo mismo que tú
Cuando te miro siento que me estoy enamorando.
De ti me estoy enamorando, no se que está pasando.
Creo que son tus ojos que me están hechizando, me tienes loco bebe,
y me tienes a tus pies.

Sono come ipnotizzata dalle loro voci, così tanto che non mi sono accorta che sono le 12:30. Esco dalla doccia e torno in camera per vestirmi.
Sento le urla di mio cugino che tenta di farsi sentire fra la musica.
<<Cata! È pronto!>>
<<Di già?>>
<<Sì, così possiamo uscire un po' prima e posso tranquillamente parlare con gli altri senza che i registi ci disturbino>> replica lui.
<<Va bene, scendo!>>
Entro in cucina.
<<Che cos'è questo buon profumino?>> chiedo annusando l'aria.
<<Una cosa semplice, un piatto di pasta con il sugo.>>
<<Mmmh buooona!>> esclamo.
<<Soprattutto se la faccio io!>> afferma mio cugino ridendo. <<Dai, siediti.>>
Faccio come mi dice e iniziamo a mangiare.
<<Comunque.. ho *gnam* sentito le vostre canzoni>> dico ingurgitando le pennette e infilzandone altre. <<Le adoro. Sono magnifiche!>>
<<Mi fa piacere>> dice mio cugino divertito.
<<E poi...>> continuo <<Cavolo, non ci voleva!>> esclamo.
<<Che è successo?>> chiede Chris.
<<Mi è caduta la pasta sulla maglietta... Che barba, devo cambiarmi!>> affermo scatenando le risate da parte di mio cugino.
<<Vuoi un consiglio?>>
<<Cioè?>>
<<Dai, ho visto come guardi Erick.>>
<<Io?>> chiedo facendo partire una risatina nervosa.
In effetti il cubano è parecchio carino e vorrei avere un buon rapporto con lui.
<<Sì, non negarlo.>>
<<Va bene va bene, non lo nego>> ammetto.
<<Ecco, quindi, dicevo... Dopo fammi vedere cosa hai portato qui che ti aiuto a scegliere cosa mettere.>>
<<Ok.>>
Finiamo di mangiare e sparecchiamo, poi saliamo in camera mia e apro l'armadio per Chris.
<<Che ne dici di questo?>> propone prendendo un vestitino color verde militare. In effetti mi piace molto: ha il corpetto stretto e la gonna si allarga man mano che scende; arriva poco prima del ginocchio e non ha strani disegni o ricami vari. L'unica cosa che lo rende un po' speciale è una catenella color oro legata in vita come cintura.
<<Lo adoro. E poi? Come scarpe?>>
<<Queste>> afferma prendendo un paio di ballerine nere.
<<Vedi come farai colpo>> dice infine con un sorrisetto stampato in viso.
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<<Eccovi! Pensavamo vi foste persi!>> esclama Richard.
<<Ci siamo, tranquilli.>>
<<Buongiorno Cata>> mi sussurra Erick avvicinandosi a me.
<<Hey>> ricambio il saluto.
<<Che fate dopo che abbiamo finito?>> chiede Zabdiel.
<<Niente>> dice Joel.
<<Io nemmeno>> afferma Richard.
<<Io penso che tornerò a casa>> annuncia mio cugino.
<<Io andrò a fare la spesa>> dico.
<<Come? Chris ci è andato ieri!>> scherzano i ragazzi.
<<Sara quel che sarà, ma io ho bisogno di biscotti e Nutella>> annuncio ridendo.
<<Che ne dici se ti accompagno?>> mi chiede Erick.
<<Hai bisogno di un mezzo di trasporto e poi non ho voglia di uscire con loro oggi>> mi bisbiglia.
<<Ne sei sicuro? Non devi sentirti obbligato, posso prendere l'autobus.>>
<<No, tranquilla. Vengo volentieri.>>
<<Sei gentile.>>
<<Lo so.>>
<<Modesto il ragazzo>> dico scatenando una rissa da parte di entrambi.
<<Ragazzi dobbiamo entrare>> ci annuncia Richard.

Finito di girare il video, che a dirla tutta è venuto veramente molto bene, usciamo e dico a mio cugino che l'avrei chiamato quando sarei stata vicino a casa.
<<Pronta?>> mi chiede Erick.
<<Per cosa?>>
<<Quella>> afferma indicando una moto.
<<Ma io ho il vestito!>>
<<Eh fa niente, sopravviverai.>>
<<Uff, dai, saliamo.>>
Ho l'ansia, non sono mai andata in moto e la paura mi sta mangiando viva.
<<Erick, non sono mai salita in moto...>>
<<Come no? Non ti ci ha mai portato nessuno?>>
<<No...>>
<<Tieniti a me>> dice afferrandomi le mani e portandosele intorno alla vita.
Il viaggio dura circa 2o minuti, durante i quali mi tengo stretta al cubano per lo spavento.
Arriviamo davanti al supermercato e Erick scende dalla moto, porgendomi poi la mano per aiutarmi.
<<È stato orribile>> dico
<<Naah, a me è piaciuto.>>
<<Dici così solo perché ti diverti a vedermi urlare.>>
<<Esatto.>>
Ci aggiriamo fra gli scaffali alla ricerca di cibo.
<<Cerchi questa?>> mi chiede mostrandomi un vasetto di Nutella.
<<Sì, finalmente farò una buona colazione!>>
Andiamo a pagare e metto i biscotti e il barattolo nella mia borsa.
Dopo aver viaggiato di nuovo sulla moto, arriviamo davanti a casa di Chris verso le 18:30 dove Erick mi lascia.
<<Ci si vede, princesa>> dice il cubano baciandomi sulla guancia.
<<C-ciao!>> ricambio il saluto abbracciandolo.

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Salveeeeeeeeee miei cari lettori!
Come state?

Spero che la storia vi stia piacendo; fidatevi, man mano che si va avanti diventa più interessante.
Fatemelo sapere con dei commenti o delle stelline!
Alla prossima
~Ale🌸✨

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