<<Buongiorno mia adorata cugina>> mi saluta Chris quando entro in cucina.
<<Ciao Chris!>> esclamo andandogli incontro per abbracciarlo.
<<Io e te abbiamo qualcosa in sospeso...>> dice sorridendo.
<<Pitturiamo lo studio?!>> chiedo tutta contenta.
<<Esatto!>>
Inizio a saltellare per tutta la cucina canticchiando una frase del tipo "sì, pitturiamo lo studio".
<<Fai colazione, io vado a preparare le cose.>>
Prendo una scodella e la riempio con dei cereali al cioccolato e poi aggiungo del latte freddo. Mangio tutto velocemente e poi corro su per le fredde scale, entrando in seguito in camera per prendere dei vestiti adatti al lavoro che avrei fatto. Vado in bagno, mi lavo e indosso la tuta nera abbinata ad una maglietta grigia leggermente larga. Lego i capelli in una coda alta e scendo raggiungendo mio cugino.
<<Vedi di non cadere più>> mi schernisce lui.
Faccio una risata forzata e rispondo: <<Molto simpatico.>>
Entriamo nello studio e domando subito quale colore dovremmo usare.
<<Io vorrei fare la stanza verde, cosa ne pensi?>>
<<Ottima idea!>>
Prepariamo tutto il necessario e, dopo aver coperto per bene tutti i mobili e il pavimento, iniziamo a dipingere.
<<Chris... Non voglio andare via...>> dico dopo un po' sentendo gli occhi inumidirsi.
Lui appoggia il rullo sulla plastica e cammina verso di me, aprendo le braccia, pronto a stringermi in un caloroso abbraccio.
<<Non piangere... Noi verremo a trovarti, io verrò a trovarti più spesso...>> mi accarezza la schiena per calmarmi.
Le lacrime ormai scendono dai miei occhi, lasciando delle chiazze sulla maglietta rossa di Chris.
<<No, Chris, tu non capisci... Io non voglio andare via per il semplice motivo che non riesco a lasciare te, i ragazzi, Erick... Sai ho capito una cosa>> dico alzando la testa per guardarlo negli occhi.
<<Cosa?>> appoggia le sue mani sulle mie guance asciugando le lacrime rimaste e facendo movimenti circolari con i pollici.
<<Io... Erick... Oddio, non so nemmeno come dirlo...>> metto le mani fra i capelli e li tiro leggermente per la frustrazione.
Lui mi zittisce dolcemente. <<Ascoltami, dillo con calma. Prendi un bel respiro e poi parla. Ok?>>
Annuisco e, dopo aver ripreso a respirare normalmente, apro la bocca per dire tutto quello che mi tormenta.
<<Io... Ieri, quando sono andata in cucina dopo aver detto quelle cose su me ed Erick, ho pianto. Ha fatto male, dire tutto. Ha fatto male e continua a farlo... Ho sentito come una brutta sensazione, come un groppo allo stomaco, qualcosa che mi impedisce di parlare. Ho capito che io ed Erick non staremo mai insieme, è una cosa impossibile. Lui è qui, a Miami, io lì, in quell'orrendo paesino. Io e lui non potremo avere mai una storia, la distanza sarebbe troppa e insopportabile. Non saremo mai un noi, ma soltanto Catarina ed Erick, una semplice ragazza e una celebrità.>>
Christopher, dopo aver realizzato ciò che gli ho confidato, mi abbraccia ancora di più, cercando di calmarmi, ma fallendo miseramente.
<<Io... avrei voluto succedesse come avevi pensato, come avevate detto tu e Grace, come mi aveva detto Riccardo... Avrei voluto avere una storia con lui, ma poi? Come sarebbe finita? Non credo sarei riuscita a sopportare tutto questo.>>
<<Cata, tu sei una ragazza forte, una che, se si mette in testa qualcosa, fa di tutto pur di riuscire a vincere. Tu hai una forza di andare avanti immensa. Guarda solo com'è finita con Lucas. Ti piaceva, vero? Eppure tu, dopo l'accaduto, mettendocela tutta sei riuscita a superarlo. Ogni volta che sorridi mi si scioglie il cuore e penso a come io sia fortunato ad averti come cugina. Abbiamo passato una vita insieme, pur con una notevole differenza d'età. Tu sai che per qualunque cosa io ci sarò, che ogni volta che ne avrai bisogno ti proteggerò. Sai che questa distanza che ci separa non è nulla. Abbiamo resistito per tre anni, possiamo farcela per tutto il resto del tempo. Hai capito? Non abbatterti, non spegnere mai il tuo sorriso.>>
<<Grazie, Chris. Non so cosa farei senza di te>> dico asciugandomi i residui di lacrime.
<<Dai, torniamo a lavoro>> mi faccio forza.
Ognuno di noi riprende i rulli in mano e inizia a dipingere il proprio pezzo di parete.
<<Chris! Metti un po' di musica!>>
Si dirige in sala e accende lo stereo, facendo partire Tan Fácil.
Cantiamo a squarciagola tutta la canzone e quelle seguenti, perdendoci a volte alcune parole.
Un'ora dopo, il lavoro è concluso, così lasciamo la stanza e andiamo in cucina per prendere un po' d'acqua.
<<Cata, stasera usciamo con i ragazzi. Ci saranno anche Grace, Alice e Riccardo>> annuncia mio cugino.
<<Oh, va bene. Dove andremo?>>
<<Rich ha prenotato in un ristorante a dir poco ottimo. Dobbiamo incontrarci al Grande Albero alle 20:00.>>
<<Ok! Chris, io salgo.>>
Entrata in camera, decido di chiamare Grace, la quale però non risponde.
Dove si sarà cacciata?
Ritento e finalmente sento la sua voce ancora impastata dal sonno. Ottimo, l'ho svegliata.
<<Pronto?>> dice lei.
<<Hey Puffetta, scusa se ti ho svegliata..>>
<<Tranquilla, dimmi tutto.>>
<<Stasera usciamo e non so cosa mettermi>> esclamo disperata.
<<È vero! Me ne ero completamente scordata!>>
Scoppio in una fragorosa risata, e subito dopo propongo di andare a fare un po' di shopping.
<<Certo! Scrivi anche ad Ali, magari viene anche lei>>
<<Ok. Alle 16:00 sono da te.>>
Metto giù la chiamata e invio un messaggio alla bionda.
<<Cata! È pronto!>> mi chiama Chris da giù.
<<Eccomi!>>
Corro giù per le scale e, entrando in cucina, urto la spalla contro la porta.
<<Maledetta...>>
<<Cata, la porta è sempre stata lì. È quasi 20 giorni che sei qui e lei non si è mai mossa>> scherza lui.
<<Non è divertente>> dico mettendo il broncio.
<<Siediti, dai>> mi invita sempre ridendo.
<<Buon appetito!>>
<<Chris, alle 16:00 esco con Grace. Andiamo a comprare un vestito per stasera.>>
<<Hai bisogno di soldi?>> mi chiede.
<<No, tranquillo>> sforzo un sorriso. È sempre così premuroso...
Finito di mangiare, salgo a prepararmi. Mi faccio una veloce doccia e indosso un vestitino bianco a fiori, abbinato a delle converse anch'esse bianche.
Scendo e saluto Chris, dirigendomi poi a casa della mia amica.
Arrivo con 10 minuti di anticipo, trovando, però, una scena che non mi piace particolarmente. Erick è lì che parla con Grace, le dà un pacchetto e poi la abbraccia. Lei lo saluta con un cenno della mano e lui sale sulla sua moto.
<<Hey>>
La voce di Alice mi risveglia dai miei pensieri.
<<Ali! Ciao!>> la abbraccio e insieme affianchiamo Grace.
<<Ciao ragazze! Pronte?>> domanda euforica.
Annuiamo e ci dirigiamo verso il centro commerciale, dando, così, inizio al nostro pomeriggio fra ragazze.**************************
Sono tornata! Scusate se mi sono assentata per un po', ma non ho avuto abbastanza tempo per scrivere il capitolo.
Erick era sotto casa di Grace. Come mai? Cosa ne pensate?
Lo scopriremo presto!
Per ora vi lascio.
Fatemi sapere se vi piace o se dovrei cambiare qualcosa. Se avete idee o suggerimenti, fatevi pure avanti!
Baci,
~Ale🌸✨
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De ti me estoy enamorando
FanfictionFANFICTION SUI CNCO Catarina è una ragazza di 16 anni appassionata di musica. È la cugina di Christopher, il quale si è trasferito tre anni prima a Miami per inseguire i suoi sogni. Dopo un inaspettato regalo da parte di quest'ultimo, si ritrova a p...