Capitolo 6

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<<Ma buongiorno Cata>> dice mio cugino.
<<Ciao Chris>> dico persa nei miei pensieri.
<<Bacia bene?>>
<<Sì... Cioè, no... Aspetta, ma tu come lo sai?!>> domando, prima con la testa fra le nuvole e poi incuriosita.
<<Vi ho visti dalla finestra. Mica male, eh?>>
<<E daiii!! Vado a farmi una doccia!>>
Prendo l'accappatoio e prima di entrare controllo il telefono, trovando un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto: Hey Cata! Sono Grace!
Decido di rispondere alla ragazza.
Cata: Ciao Grace! Tutto bene?
Grace: Benissimo grazie, tu?
Cata: Alla grande.
Grace: Che ne dici se domani ci vediamo?
Cata: Certo! Mi farebbe molto piacere!
Grace: Dove ci incontriamo?
Sto per dirle a casa mia, ma poi penso che c'è mio cugino, così lo chiamo.
<<Chris! Puoi salire in camera mia un attimo?>>
<<Arrivo!>>
La porta si apre e mio cugino mi chiede cosa succede.
<<Niente, tranquillo. È che penso di aver trovato una possibile amica e vorrei conoscerla bene.>>
<<Andate a prendere un gelato.>>
<<È quello che ho pensato, ma se poi dovesse venire qui?>>
<<Com'è lei?>>
<<Chris!>>
<<Intendo dire che potrei averla già vista.>>
<<Abbiamo parlato un po'. Ha 19 anni, capelli blu e occhi azzurri, non è molto alta, ma è abbastanza magra.>>
<<Grace?>> chiede lui.
<<Sì. Come conosci il suo nome?>>
<<Era una ragazza della mia scuola. L'ho vista spesso perché faceva parte del gruppo che organizzava le varie feste del liceo. Non ci siamo mai parlati. Comunque se dovesse venire qui, non c'è problema.>>
<<Ma tu sei famoso ora!>>
<<Sì, non fa niente. È solo una, giusto?>>
<<Sì.>>
<<Allora tranquilla. Se dovete venire qui a casa, fate pure>> mi dice mio cugino abbracciandomi.
<<Grazie Chris! Sei il migliore! Ora vai che faccio la doccia!>>
Prendo il telefono e le rispondo.
Cata: Andiamo a prendere un gelato?
Grace: Va benissimo. A che ora?
Cata: Non so, alle 16:30?
Grace: Ok! A domani!
Cata: A domani!
E mi butto sotto l'acqua.
___________________

Sono le 16:00, così decido di prepararmi per uscire con Grace. Metto un paio di pantaloncini neri a vita alta con una canotta bianca e un paio di scarpe da tennis bianche, poi mi trucco con poco mascara.
Scendo le scale, esco e chiudo la porta, poi il portone, dopo aver fatto le scale dato che non hanno ancora aggiustato l'ascensore.
Cammino fino a che non vedo la gelateria sulla quale ci siamo messe d'accordo e scorgo tra il gruppetto di persone lì davanti una chioma blu.
<<Grace!>> la chiamo.
<<Cata! Ciao!>> dice abbracciandomi.
Indossa un vestitino giallo in pizzo senza spalline: il corpetto è stretto e la gonna scende più morbida fino ad arrivare ai piedi. È veramente una ragazza carina.
<<Come stai?>> le chiedo.
<<Non c'è male, dai. Tu?>>
<<Io bene.>>
<<Il tuo ragazzo?>> mi domanda.
<<Non è il mio ragazzo...>>
<<Ah no? Siete carini insieme, però.>>
<<Beh, mi fa piacere.>>
Andiamo al bancone e la signorina chiede che gusti di gelato vogliamo.
<<Io vaniglia e cioccolato>> dice Grace.
<<Io fragola e crema, grazie.>>
Paghiamo e andiamo a sederci su una panchina all'ombra di un albero.
<<Dai, conosciamoci meglio>> propone lei.
Passiamo una buona mezz'ora a parlare di noi, durante la quale scopro che le piace la natura, che ama cucinare soprattutto dolci anche se non li mangia, le piace leggere fumetti ed è per questo che si è tinta i capelli di blu. La cosa che più mi piace di lei è che ha la "r" moscia. Decido quindi di farle dire uno scioglilingua.
<<Grace, di' quello che sto per dire io. Trentatré trentini entrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.>>
<<Cosa? Cos'è?>>
<<È uno scioglilingua italiano!>>
<<Non ci riuscirò mai!>>
<<Dai!>>
<<Ok. Trentatré trentini entrarono a Trentro tutti e trentatré tottrellando. No, è sbagliato. Trentatré trentini entrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando. Fatto.>>
<<Brava brava>> dico scherzando.
<<Uff, si sta per mettere a piovere...>> dice.
<<Già... Che ne dici se andiamo a casa mia? Non è proprio mia, ma di mio cugino dato che sono qui solo per questo mese.>>
<<Ma non disturbo?>>
<<No, stai tranquilla! Vieni, per di qua!>>
Dieci minuti dopo siamo di fronte al portone di casa. Tiro fuori la copia delle chiavi che mi ha dato Chris e apro.
<<Ah, Grace, mi sono dimenticata di dirti che dobbiamo arrivare al settimo piano.>>
<<Ma lì c'è l'ascensore!>>
<<Beh... Tecnicamente è rotto>> dico facendo un sorrisetto come a farmi perdonare.
<<Va bene, saliamo.>>
Apro la porta e trovo mio cugino sul divano intento a guardare la televisione.
<<Ciao Chris!>> lo saluto.
<<Lei è Grace. Grace, lui è mio cugino Christopher.>>
<<Piacere di conoscerti>> dice lui.
<<Aspetta, Cata, ma vuoi dirmi che tuo cugino è proprio quel Christopher?! Quello dei, come si chiamano, i CNCO?!>>
<<Potrebbe essere...>>
<<E il tuo ragazzo è quell'Erick?>>
<<Sì, è lui. Ma no, non è il mio ragazzo, te l'ho già detto.>>
<<Per caso sei una fan?>> chiedo.
<<No, so chi sono, ma non mi posso definire così. E potete stare tranquilli che non rivelerò niente, farò finta di non conoscerti>> dice rivolgendosi a mio cugino.
<<Mi fido>> dice lui.
<<Noi saliamo in camera mia!>>

<<Tuo cugino è un gran figo. Mi pare che studiasse nel mio liceo>> mi riferisce scandendo per bene la prima frase.
<<Esatto, me l'ha detto stamattina.>>
<< Wow. Non mi sembra vero!>>
<<Ahah, dai!>>
<<Comunque tu e Erick siete troppo carini! Finirete per mettervi insieme!>>
<<Devo dirti la verità? Lo spero...>>
<<Ho visto come ti guarda, è cotto.>>
<<Beh... Posso dirti una cosa?>>
<<Ovvio! Sono o non sono una tua amica?>>
<<Certo che lo sei!>>
<<Allora sputa il rospo!>>
<<Mi ha baciata ieri in spiaggia e poi l'ho baciato io prima che se ne andasse>> dico tutto d'un fiato rossa come un peperone.
<<Cosa?! Seriamente?! E menomale che non era il tuo ragazzo!>>
<<Ma non lo è!>>
<<Io vi shippo!>> dice lei canticchiando la frase e provocandomi un sacco di risate.
<<No basta! Ma aspetta, mi hai detto che il 15 è il tuo compleanno, giusto?>>
<<Sì. Perché?>>
<<Perché prima di quel giorno, o quello stesso, tu dovrai riuscire a metterti con lui. So che lo vuoi.>>
<<Non posso mica prevedere il futuro. Magari lui non vuole, magari non gli piaccio...>>
<<Ma se ti ha baciata! Ha ricambiato il tuo?>>
<<Sì... E poi mi chiama "Principessa" o "Princesa"...>>
<<Credimi tesoro, è cottoooo!>>

Driiin Driiin Driiin

<<Come si dice, parli del diavolo e spuntano le corna. Rispondi, dai!>> mi incita.

<<Pronto? Erick, ciao!
Tutto bene, tu?
Stasera?
Non so, devo dirlo a Chris.
Ah okay.
A che ora?
Alle 20:00?! Devo ancora lavarmi!
Va bene, ci proverò.
Macchina o moto?
Moto?!
Ma non posso...
Va bene...
A dopo allora!>>

<<Quindi? Che ti ha detto? Raccontaaaaa!!!>>
<<Mi ha invitata a cena fuori. Ha già avvertito Christopher, ha detto che passa alle 20:00 e ora sono le 19:00 e mi devo lavare e vestire! Ha detto di muovermi e che viene in moto, ma che devo vestirmi elegante quindi di mettere un vestito! Aiutami Grace! Ti prego!>>
<<Calma! Ora, infilati sotto la doccia e io ti scelgo i vestiti!>>
<<Quello è il mio armadio. Dammi 15 minuti e sono da te!>>
<<Vai, tranquilla!>>
Corro a lavarmi; apro l'acqua, mi insapono i capelli e il corpo, sciacquo e poi metto il balsamo. Mi butto sotto l'acqua calda e poi esco. Ci ho messo un quarto d'ora, dato che i miei capelli sono abbastanza lunghi. Mi infilo l'accappatoio e inizio ad asciugare i capelli, dopodiché vado in camera da Grace.
<<Questo pensi possa andare bene?>> mi chiede mostrandomi il vestito scelto da lei. È rosso, senza spalline, con uno scollo a cuore. Il corpetto è stretto mentre la gonna si allarga man mano che scende. È lungo, infatti mi arriva fino alle caviglie.
<<Lo adoro, è il mio preferito!>> le dico.
<<Bene, e di scarpe ti metti queste!>> esclama prendendo in mano un paio di scarpe con il tacco di 5 centimetri nere.
<<Almeno ti alzano un po' e porterai meglio il vestito.>>
<<Ma sono in moto...>> ripeto con tono triste.
<<Devo mettere qualcosa di comodo.>>
<<Chiamalo o lo faccio io. Anzi, mandagli un messaggio: digli che se vuole vederti elegante per davvero, dovrà venire in macchina.>>
<<Fatto>> dico dopo aver digitato il messaggio e inviatolo al destinatario. Due minuti dopo mi arriva la sua risposta, in cui dice che farà come dico pur di vedermi bella.
<<Awwww carino!>> esclama Grace.
<<Dai, mi vesto.>>
Infilato l'abito e messe le scarpe, Grace mi chiede di potermi truccare.
<<Solo un pochino>> dice.
Acconsento e 10 minuti dopo, mi guardo allo specchio.
<<Sei uno schianto>> mi dice.
<<Grazie>>
<<Andiamo a farti vedere da Chris!>>
Scendiamo le scale e Grace chiama mio cugino.
<<Eccom->> non fa in tempo a terminare la frase che rimane a bocca aperta nel vedermi.
<<Sei bellissima, Cata...>> dice venendo verso di me per abbracciarmi.
<<Aspetta, ma che ne hai fatto di mia cugina?! Si chiama Cata, magari l'hai vista>> scherza lui.
Io e Grace ridiamo, trascinandolo con noi in una risata senza fine che viene interrotta dal suono della porta: Erick è arrivato.

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TAN TAN TAAAAN
Eccomi qua con un altro capitolo solo per voi!
Cata e Grace sono uscite a prendere un gelato e si sa che, come la maggior parte delle ragazze, dopo 5 minuti che parlano sono già amiche.
Altre novità: Erick ha invitato a cena Catarina!
Cosa pensate possa succedere?🙈
Fatemelo sapere nei commenti
Baci,
~Ale🌸✨

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