Capitolo 26

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Eccomi qui, con addosso il mio costume preferito, il mio pantaloncino di jeans preferito, la mia canottiera a fiori preferita.
<<Andiamo?>>
Mi avvicino a Chris, gli prendo la mano e, dopo aver chiuso la porta, raggiungiamo gli altri in spiaggia.
<<Che dite? Giochiamo a "schiaccia 7"? >>
<<Devo proprio?>> domanda Grace in tono di supplica.
<<Sì pigrona, muovi il culo e vieni>> le rispondo cercando di essere più seria possibile, ma fallendo miseramente nel mio intento.
Ci posizioniamo in un cerchio e iniziamo la partita. Giochiamo una, due, tre volte e più, poi, accaldati, ci lanciamo verso l'acqua.

<<Ragazzi, noi andiamo a prendere le cose per stasera.>>
<<Va bene Zab. Tieni d'occhio mio fratello>> si raccomanda Alice. È molto protettiva nei suoi confronti e, anche se tende a nasconderlo, ho capito subito che c'è un legame profondo tra i due. Ho sempre pensato che avere un fratello gemello ha i suoi vantaggi. Ci litighi per tutto, ti ci incazzi, fai a gara per chi sia il migliore, ma quella complicità che si crea è magnifica. Sai che uno c'è sempre per l'altro, sai che puoi sempre contare su di lui e, nonostante tutto, gli vuoi un bene dell'anima.
Ci sdraiamo tutti a riva, rivolgendo lo sguardo al cielo e ammirando le prime sfumature di arancione e rosa che si mischiano ad esso e al suo blu. Gli unici rumori che si sentono sono i versi di qualche gabbiano che vola alto e quelli di qualche bambino ancora in spiaggia che gioca a pallone.
Erick mi circonda le spalle con un braccio, mentre io mi accoccolo sul suo petto.
<<Avete mai pensato a come sarebbe stato se non foste diventati famosi?>> domando io presa dalla curiosità e interrompendo la dolce quiete.
<<Sinceramente? Penso che avrei fatto il meccanico>> butta fuori Richard. <<Ho sempre amato le macchine e i motori. Da piccolo guardavo sempre le gare di Formula 1 con mio padre e sognavo di lavorare in uno dei box, sapete, come assistente e magari avrei potuto toccare uno di quei gioielli tanto preziosi. Ma poi è arrivata la musica. Mi sono appassionato così tanto ad essa, alla danza, che ho deciso di mettere da parte quel desiderio e di tentare con Lei. Mi sono presentato a La Banda convinto di poter riuscire a combinare qualcosa di buono. E ci sono riuscito, ho dimostrato quello che sono, ho dato tutto me stesso e ci ho messo tutto il mio impegno. Ora eccomi qua, con i miei fratelli, i CNCO>> conclude sorridendo.
<<Non ce l'avevi mai raccontato>> interviene Joel.
<<No, è vero.>>
<<Che ne dite se andassimo a prendere la legna per il falò?>> propone Erick.
<<Va bene, andiamo.>>
Ne recuperiamo un po' e la ammucchiamo nel punto in cui ci sono delle rocce qua e là sulla sabbia.
<<Avete un accendino?>> domando.
<<Sì, ecco a te>> me lo porge Alice.
<<Graz- aspetta, fumi?>> chiedo perplessa alla ragazza che ora mi guarda con le guance leggermente colorate.
<<Ogni tanto, quando voglio staccarmi dal mondo per un po'.>>
Lo afferro e accendo il mucchio di legnetti.
Parliamo ancora per un po', finché non ci raggiungono Zabdiel e Riccardo con la cena.
<<Ma quanta roba avete preso?>> domanda Grace sgranando gli occhi color nocciola e già con l'acquolina in bocca.
<<Prendete tutti qualcosa prima che la mia ragazza rubi tutto!>> urla mio cugino.
<<Ah, è così eh? Vuoi la guerra Vélez? Non ho paura di te.>>
<<Forse ne dovrei avere io di te, però.>>
<<Esattamente, vedo che capisci in fretta.>>
Ognuno di noi prende qualcosa e ci sediamo, chi sui massi chi sui teli.
<<Ragazzi, vado a prendere una cosa in macchina>> dice Joel.
<<Fai in fretta!>> esclama Alice.
<<Come desidera lei, signorina.>>
Due minuti dopo, lo vediamo tornare con qualcosa sulle spalle.
<<Perché hai una chitarra?>> domando.
<<Grace ha avuto un'idea e abbiamo pensato di metterla in atto. Ci ha detto che da piccola cantavi mentre Chris suonava la chitarra e che improvvisavate dei concerti. Siccome non avete avuto più modo di farlo, abbiamo pensato che sarebbe stato bello per voi provarci stasera>> spiega Erick.
Guardo Chris che annuisce, così mi alzo e mi siedo vicino a lui.
<<Tieni>> gli porge la chitarra Joel.
<<Grazie amico>> gli sorride lui.
<<Cosa vuoi cantare?>> mi chiede.
<<Mi affido a te>> rispondo con un caldo sorriso.
Ci pensa un attimo e poi partono le prime note della canzone. Sorrido non appena la riconosco.

De ti me estoy enamorando Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora