Senza te

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"Le persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che sono"

Squadro la persona da cima a fondo senza lasciare un piccolo piccolo spazio. Mille domande senza risposta vagano nella mia mente in questo momento e non riesco a contenerle e la prima cosa che mi viene da dire è:

<<Chi ti ha fatto questo?>> lei senza dire niente entra in camera e sedendosi sul letto incomincia a piangere. E' un pugnale sul cuore vederla in quello stato: il mascara colato, la maglietta troppo larga per un corpo come il suo, i pantaloni strappati e le scarpe sporche di fango. Ogni suo singhiozzo il mio cuore sussulta e trema di dolore per lei. Vado ad abbracciarla e a darle il mio conforto per quel che posso, in fin dei conti sono una formica che cerca di dare conforto ad un leone.

<<Facciamo cosi, ora ti accompagno nella tua stanza, tu ti sistemi per bene e ci facciamo due passi al parco e solo se ti senti mi racconterai ciò che è successo. Va bene?>>

Emily fa su e giù con la testa come riposta cosi la alzo dal mio petto le do un bacio in fronte e incoraggiandola andiamo nella sua camera.
Imbarazzato dall'entrare o no sto sull'uscio della porta aspettandola nel mentre scruto la situazione.
Emily si è lasciata con il suo ragazzo due giorni fa a causa del tradimento di lui. La ragazza con cui l'ha tradita era la migliore amica di lei, chi è la sua migliore amica? Perché piangere proprio ora? Perché bussare alla mia porta?
<<Sono pronta>> dice chiudendo la porta del bagno e venendo verso di me. Indossa una maglietta nera sempre più grande di lei insieme a dei pantaloni neri strappati simili ai miei. I capelli sono legati da una coda di cavallo e riesco ad intravedere ancora un po' di mascara colato.
Mi prende a braccetto e camminando arriviamo al parco, il famoso parco che ne ha viste di cotte e di crude.
Ci sediamo nella nostra panchina e dopo minuti di silenzio lei inizia a parlare:
<<Caleb>> dice solamente.
<<Che ha fatto?>> come se non lo sapessi.
<<Mi ha tradita>> cerco di fare la faccia più stupita, credo fallendo miseramente.
<<Non ci credo>> serio, Giacomo?
<<Mi ha tradita con la mia migliore amica e prima quando tu hai pronunciato il suo nome il suo ricordo si è fatto strada nella mia mente>> dice cercando di non scoppiare in lacrime.
<<Ho pronunciato il nome di chi?>> non riesco a capire quale nome ho pronunciato in sua presenza. La mia mente cerca di raggiungere qualche ricordo di pochissime ore fa ma niente.
<<Di Stella>>
<<Che c'entra Stella?>>
<<Stella era la mia migliore amica>> rimango fermo sul mio posto elaborando quelle sei parole uscite dalla bocca di Emily.
<<Stella, quella Stella?>>
<<Andiamo, quante Stella conosci!>>
Non so che pensare ne cosa dire rimango fermo e muto, anche i miei pensieri e le mie domande sono cessati.
Io non sono e non ero affezionato a Stella quanto ad Emily, si Stella è una bella ragazza per carità ed il mio primo bacio l'ho dato a lei, forse è per questo che mi sento tradito anch'io.
<<Lo so che tu e Stella vi stavate sentendo, per questo ho voluto dirtelo per metterti in guardia riguardo lei, ricorda che le apparenza ingannano>> mi prende una mano e per un momento ci guardiamo negli occhi, vuoto nel vuoto.
<<Io non amo e non amavo Stella>>
<<E perché allora stavi con lei>> dice facendo le virgolette sulla parola "stavi".
<<Per riempire un vuoto...>> abbasso la testa a passo una mano sugli occhi per poi toccarmi i capelli, quei capelli perfetti perché perfetta la ragazza che li ha creati.
<<Spiegami>> stavolta sono io a prenderle la mani e ancora i nostri sguardi s'incrociano, però ora i miei occhi ed i suoi non sono più vuoti ma sono riempiti da qualcosa, da qualcosa di forte forse amore.
In questo momento la mia gola è secca, la mia lingua non riesce a pronunciare una parola mentre i miei occhi non fanno che guardare le sue labbra, quelle labbra che ho sempre desiderato baciare sono quasi sulle mie, apro un attimo gli occhi e in quel preciso istante mi sono pentito di averlo fatto.
<<Padre?>> sussurro facendomi sentire però da lei.

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