Ritrovamenti

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"Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi"

Cosa può fare l'amore?

L'amore ti può fare viaggiare, l'amore può farti scoprire nuovi orizzonti, l'amore ti cerca, ti trova e ti distrugge lentamente dall'interno.

L'amore è eterno, non può morire ma cos'è veramente l'amore?
L'amore è quando lei mi sorride, l'amore è quando lei mi fa sorridere, l'amore e quando siamo solo noi due insieme a parlare come due vecchi amici e magari mangiare della pizza.
L'amore è fiducia e rispetto.

L'amore è tante cose, cosi tante che non basterebbe una vita per dirle.
L'amore per me è lei.

Un anno fuori da Recanati è già passato, oggi 17 luglio è metà anno che io ed Emily stiamo insieme, il mezzo anno più bello della mia vita.
Insieme a lei ho scoperto un Giacomo Leopardi tutto nuovo, forse l'ho anche messo da parte lasciando più spazio ad Eric Dawson.
Ora io sono qui, nella mia scrivania a scrivere tutti i progetti che ho in mente mentre Emily appena sveglia si avvicina e mi augura buon giorno facendo delicatamente appoggiare le sue labbra alle mie.
<<Stai ancora scrivendo? E' da tanto che scrivi, ma non mi leggi più nulla. Sono un po' gelosa di tutte le cose che restano nella tua testa>> dice stringendo le sue braccia attorno alle mie spalle beandomi, cosi, del suo profumo.

<<Inizio cosi tanti progetti che non mi basterebbero quattro vite a realizzarli tutti, mi sento che arrivano ma non posso fermarli, ognuno ha la sua ragione, a volte anche l'opposto di ciò che avevo iniziato a scrivere>> una leggere risata mi sfugge mentre dico le ultime parole seguito da lei che mi sorride.

<<E la tua ultima opera?>> domanda andando in cucina.

<<Va avanti! Domani c'è il prossimo firma copie vicino il tuo college lo sai, vero?>>

<<Si si, certo che me lo ricordo, ho preso un giorno proprio per accompagnarti!>>

<<Cavolo! Mi hai ricordato che ho il turno di mattina al supermercato!>> chiudo tutto ciò che c'è aperto nella mia scrivania, indosso velocemente le scarpe e dopo aver salutato la mia donna amata corro subito a lavoro.
Il giorno passa velocemente lasciando spazio alla notte, oscura e riservata com'è sempre stata.
La luna brilla in cielo dormiente ed io sto a fissarla per ore senza batter ciglio.

<<Verrai a dormire? Domani ci dobbiamo svegliare presto per arrivare lì per ora di pranzo>> dice Emily coricata sul letto, da quando stiamo insieme ci sono alcune sere, dove lei l'indomani non ha lezioni, che dormiamo insieme ed io aspetto con impazienza quei giorni.

<<Ora ti raggiungo>> do un'ultima occhiata alla luna per poi raggiungere Emily.
I nostri corpi si stringono perfettamente come puzzle di calamite lasciando cosi i nostri corpi nelle braccia di Morfeo.
La sveglia suona alle 8:30 precise e noi come due zombie viventi ci alziamo dal letto per andare in cucina a fare colazione anche se neanche due secondi dopo siamo ancora nel letto per far cose che la mente umana non può capire.
Una volta sbrigato il tutto, Daniel ci passa a prendere al solito con la limousine alle 10.

<<Ecco qua la mia coppia preferita!>> dice facendoci entrare nell'ultimo sportello.

<<Ecco qua il migliore amico coglione di turno>> dice Emily facendoci ridere.

<<Pronto per la nuova presentazione?>>

<<Pronto!>> affermo con sicurezza, questo è il mio secondo libro che pubblico e dopo il successo del primo non so che aspettarmi.

<<Come stai?>> domanda Daniel.

<<Meglio, molto meglio, le coliche renali sono quasi del tutto passate, però il dolore agli occhi va e viene. Comunque non succederà come l'anno scorso stai tranquillo>> gli do una pacca sulla spalla per poi divertirci con tutte le canzoni che passano in radio.
Arrivati alle 12:05, nel posto dove si terrà l'intervista ed il firma copie, scendiamo dalla lunga macchina ed entriamo dentro la grande struttura.
Ad accoglierci, come sempre, c'è il Signor Smith che dopo aver salutato la figlia saluta me ed infine Daniel.
Ci illustra un po' come sarà la giornata e la gente che ci sarà.
Più o meno saranno sulle cinquecento.
Mi preparo psicologicamente su ciò che dovrò affrontare e dopo l'incoraggiamento di Emily entro per l'intervista che dura almeno mezz'ora e dopo andiamo a mangiare.

<<Cosa vuoi?>> domando ad Emily.

<<Mi va bene anche quel pezzo di pizza, tranquillo>> dice sorridendomi. Le vado a prendere il pezzo di pizza più bello che ci sia e glielo porto con una grane presentazione.

<<Madame!>>

<<Oh merci>> fa un inchino e dopo iniziamo a mangiare.
Tra scherzi e risate l'ora di pranzo passa per dar spazio all'ora in cui dovrò incontrare tutta quella gente che è venuta per me.
Ancora non riesco a credici che uno come me ha potuto vendere cosi tanto, insomma sono solo due versi messi in rima.
Quando Smith mi ha detto di poter lavorare già sul secondo libro mi sembrava surreale, a mala pena pensavo che il primo potesse piacere ed invece eccomi qua pronto per esporre "I Canti", una raccolta di tutti i miei versi scritti nei momenti bui, nei momenti felici e nei momenti in cui il mio cuore era ispirato. La raccolta è divisa in quattro fasi principali, sebbene l'ordine non è sempre lo stesso perché come dicevo sempre a Paolina:

<<E' un ordine che introduce uno scetticismo ragionato e dimostrato e che la ragione umana non potrà mai spogliarsi di questo scetticismo, perché contiene il vero. Il vero consiste nel dubbio, la ragione umana non può trovare il vero se non dubitando e si allontana da esso ogni volta che giudica con certezza, perciò chi dubita sa e sa più che si possa>>.

La fila inizia a muoversi ed ogni autografo e foto che faccio è una conoscenza in più nella mia vita, ogni persona che si sofferma a parlare e a discutere con me, mi fa sentire bene, come se fossi nel mio posto.
Ogni tanto volgo lo sguardo verso lei che mi sorride ogni volta per cercare di darmi sicurezza e quando vede che inizio a vacillare si avvicina mi porta l'acqua con la solita pillola e poi ricomincio.
La fila inizia piano piano a svanire lasciando spazio alle ultime cinque persone.

<<Buona sera, volete una dedica speciale?>> domando firmando già il libro.

<<A nostro fratello>> la voce già sentita mi porta ad alzare lo sguardo e ciò che ho di fronte mi sa sussultare il cuore.

<<Paolina, Carlo che ci fate qui?>> scendo subito dalla sedia e corro ad abbracciarli.

<<E' un anno che non vi vedo come va? Ma in anzi tutto come?>>

<<Abbiamo un sacco di cose da raccontarti Giacomo>> dice Paolina.

<<Non vi siete dimenticati di volermi bene, vero?>>

<<Certo che no, finalmente ci siamo trovati la possibilità di raggiungerti e tramite tutte le interviste che stai rilasciando ti abbiamo scovato, perciò ora spiegaci tu questo!>> dice Carlo continuando ad abbracciarmi.

<<Beh, è la pubblicazione del mio secondo libro e voi siete fortunati perché avete avuto un autografo speciale>> Paolina si mette a ridere mentre io ancora incredulo da ciò che i miei occhi vedono li abbraccio lasciando sfogo a tutte le emozioni che ho in corpo.
A volte l'amore non è solo quello per l'amata o per l'amato, ma anche quello con i propri fratelli.

Certi ritrovamenti ti fanno amare più di quanto tu possa immaginare, ed amare è essenziale per noi, perché si sa che senza l'amore tutto è il nulla. Non sappiamo cosa sia, non sappiamo dov'è, non sappiamo cosa fa, ma sappiamo che senza di esso non ci sarebbe vita.


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