n i n e t e e n

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-Taehyung!-

La voce impassibile di Namjoon risuonò per il luogo una volta che lui con violenza sbatté la porta dell'entrata e si precipitò nell'abitazione, facendo arricciare il naso al rosso, capendo immediatamente che quella visita non gli sarebbe stata affatto gradita.

-Mi spieghi cosa stai cercando di fare?-

Una volta faccia a faccia con il demone, puntò un dito sul suo petto e furioso lo guardò.

-Stai calmo, amico.-

Cercò inutilmente di dirgli, alzando le mani verso la sua direzione al fine di allontanarlo.

-Calmo? Davvero?-

Il maggiore lasciò che una risata sarcastica uscisse dalle sue labbra.

Non poteva credere a ciò che stesse sentendo.

-Dopo quello che hai cercato di fare, mi dici anche di rimanere calmo? Calmo?-

Il rosso sbuffò.

-Shh! Non urlare!-

Fu il suo unico commento, mentre avvicinava l'indice vicino alla bocca per far segno all'altro di non fare troppo baccano.

-Invece lo faccio, eccome se lo faccio! Non posso stare sempre io qui a pararti il culo, quando lo capirai?-

Nam agitava istintivamente le mani su e giù, gesticolando per accentuare meglio il significato delle sue parole, in preda alla frustrazione.

-Lo so, lo so!-

-A me invece non sembra, date le stronzate che fai!-

Il minore si passò una mano sulla fronte spaziosa.

Questa non ci voleva, decisamente.

Ci mancava solo una delle strigliate del rosato per peggiorare le cose, soprattutto in quel momento.

-Non puoi neppure immaginare quante me ne sia dovute inventare per dire agli altri che si sbagliavano, che non c'era nessun nuovo arrivato qui.-

Il ragazzo fece una pausa, mentre l'altro lo guardava a braccia conserte, ascoltandolo.

Sapeva che non poteva ribattere, era in torto, era vero, ma fatto stava che lui non fosse sua madre, non c'era bisogno che si preoccupasse in quella maniera e tantomeno che lo controllasse costantemente o gli dicesse cosa fare.

Era adulto, sapeva bene come agire.

Dopo un paio di minuti di silenzio, in cui il minore sperò che finalmente il demone si fosse stancato di parlare, subito riprese la sua ramanzina.

-Ti rendi conto del fatto che una presenza del genere non passi inosservata?-

Taehyung annuì, fissando la punta delle sue scarpe.

Ne era perfettamente consapevole, ma cosa poteva fare?

Lui necessitava di Jungkook, più di quel che chiunque potesse comprendere.

Monster; v k o o kDove le storie prendono vita. Scoprilo ora