Taehyung passò la notte completamente sveglio, senza riuscir a chiudere occhio nemmeno per un singolo istante.
Non ne aveva bisogno, certo, ma magari riposare un minimo lo avrebbe aiutato a scaricare la notevole tensione che avvertiva, a causa di quel che fosse accaduto a Jungkook.
Per tutto il tempo non fece che pensarci su, rimanendo nella stanza dove precedentemente si era recato, restando a fissare la luna brillare dalla finestra, chiedendosi senza tregua quel che successivamente avrebbe causato il suo gesto, magari sconsiderato, ma per lui assolutamente necessario.
Avrebbe avuto gravi effetti sul minore? E se sì, in tal caso come avrebbe dovuto comportarsi? Non aveva la più pallida idea del modo in cui avesse potuto reagire a quella posizione che fu costretto somministrargli; l'unica certezza di cui disponeva era che avrebbe probabilmente corso il rischio di perderlo, ancora una volta.
Rendendosi conto di quell'eventualità, una fitta al petto gli fece mancare per un momento il respiro, cosa alquanto rara per lui.
Se realmente le cose fossero andate male, il rosso che fine avrebbe fatto?
No, non poteva essere, non voleva neanche considerare una probabilità del genere, era del tutto fuori discussione, non esisteva.
Eppure, Nam non gli aveva dato nessuna certezza che sarebbe andato tutto per il meglio anzi, lo aveva avvertito fin da subito che sarebbe potuto essere esattamente il contrario, non poteva dargli alcuna colpa riguardo a ciò, ma in ogni caso la situazione non migliorava.
Avrebbe dovuto aspettare che l'umano si svegliasse per constatare i risultati veri e propri sul suo corpo, o meglio, in particolare sul suo animo, nonostante non gli andasse molto giù, incapace di gestire la preoccupazione che lo invadeva da quando lo aveva lasciato.
Non riusciva a prender pace -non che ci fosse mai riuscito- ma in particolar modo in quel momento, dove sentiva essere messa a repentaglio più la propria vita, che quella del moro.
Dopotutto, era sempre stato così; più che per quest'ultimo, temeva per se stesso, per il suo destino.
O forse cercava solo di autoconvincersi della cosa?
Ormai tendeva a considerare la propria esistenza automaticamente legata a quella dall'altro; in fondo, come poteva non farlo, quando era esattamente così, in ogni senso?
Non era più una questione legata solo alla sua anima, principale obbiettivo che avesse, ma anche al demone stesso, data la piega che la faccenda aveva man mano preso, indipendentemente dal suo volere.
Dove lo avrebbe portato tutta questa storia?
Tae non ne aveva più alcuna idea, ogni sua certezza iniziale era scomparsa, svanita nel nulla totale.
Jungkook lo stava mandando fuori di testa, ancor maggiormente di quel che credesse; a questo punto non riusciva più a prevedere nessuna sua mossa, metteva in crisi qualsiasi suo ipotetico piano, distruggendoglielo con una facilità spaventosa.
Ed era forse proprio a causa di ciò che in quell'istante si sentiva tanto agitato, come se stesse rischiando inevitabilmente di farsi sfuggire ogni cosa dal proprio controllo, sotto i suoi stessi occhi, incapace di intervenire, di agire in qualunque modo.
Odiava a morte tutto ciò; non sopportava di essere succube di qualcosa che tanto lo metteva in difficoltà, facendolo impazzire come mai gli era capitato prima d'ora.
Perché si stava facendo condizionare talmente tanto da un essere del genere?
Davvero la sua anima valeva fino a tal punto?
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Monster; v k o o k
Fanfiction- with your sweet blood I'll pay for all of my sins. Dove Taehyung è solo un ostinato demone che non desidera altro che l'anima di Jungkook. [ c o m p l e t e d ✓ ]