e l e v e n

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-Quindi, immagino debba andare così...-

Namjoon fissò il varco temporale davanti a sé, ancora indeciso su quel che fare.

Si stava veramente intromettendo in una storia simile? Che non gli avrebbe portato altro se non una miriade di guai?

-Oh andiamo, non è il momento di avere ripensamenti, Nam!-

Il demone, infastidito dalla propria indecisione, si diede un leggero schiaffo in viso per riprendersi e successivamente tornò a fissare il portale che aveva di fronte, torturandosi con insistenza le labbra.

Era da tempo che non faceva un salto sulla Terra e ciò avrebbe contributo a rendere ancora più lungo e turbolento il suo viaggio.

Quel pianeta non gli era mai piaciuto molto, a dir la verità, infatti non si meravigliava che una preda del genere si trovasse in un posto come quello, tanto caotico e senza regole.

Così il demone, prendendo un respiro profondo e ripensando a Jungkook, steso su quello squallido pavimento a marcire, si fece coraggio e, spiegando dopo tantissimo le sue nere e maestose ali, chiuse gli occhi e lasciò cadere in un attimo il proprio corpo attraverso la gigantesca porta che aveva creato poco prima, sentendo che quello fosse il momento più propizio poiché avvertiva che Tae non si era ancora allontano da lì.

~

Una brusca caduta fece atterrare nel nuovo mondo il giovane dai capelli rosa, facendogli sbattere in particolar modo la schiena e le gambe che si massaggiò con un'espressione dolorante in viso non appena riuscì ad alzarsi in piedi.

Aveva sempre odiato i viaggi spazio-temporali: quello era esattamente uno dei tanti motivi.

Non facevano per lui quelle cose, erano troppo faticose e impegnative, anche perché, in un modo o nell'altro, ogni volta che ne intraprendeva uno finiva per farsi inevitabilmente male, senza riuscire a capire nemmeno come di preciso.

In ogni caso, in seguito a varie imprecazioni Nam si sistemò, pulendosi velocemente i vestiti con un gesto sbrigativo delle mani e dopo si diresse immediatamente verso Jungkook, poco lontano da lui.

Era lì, ancora steso a terra, con il viso contratto, i lineamenti rilassati e il ventre che si alzava e abbassava ripetutamente.

Dalla sua bocca uscivano dei continui affanni; le linee di febbre dovevano essere aumentate parecchio, anche perché aveva le guance molto arrossate.

Il ragazzo si avvicinò un po' di più alla figura e rimase ad osservarla per qualche minuto, piegandosi leggermente sulle ginocchia.

Ora poteva capire come mai quasi tutti avessero un debole per quell'umano; persino fisicamente era davvero bello, non aveva nulla da dire.

Non c'entrava solo la sua anima, a quanto pare; vi era molto di più, dietro essa.

Più lo fissava, così innocente e indifeso, più si convinceva che no, non era giusto che finisse nelle mani sbagliate, sarebbe stato orribile.

Se ne sarebbe preso cura lui, ecco qual era il suo piano; non lo avrebbe sfiorato, non ne aveva più bisogno, arrivato a questo punto la sua fame si era quasi del tutto placata, si era saziato abbastanza nel corso degli anni ormai; semplicemente, lo avrebbe accudito e nascosto con sé, per non farlo toccare dagli altri demoni e proteggerlo come meritava.

Aveva una posizione abbastanza sicura, nessuno gli avrebbe detto nulla.

Era tutto calcolato, ogni cosa era già progettata.

Namjoon, in seguito, mormorò un -Forza, è ora di andarcene da qui- e fece per prendere il ragazzo tra le sue braccia al fine di partire nuovamente, quando qualcosa lo bloccò o meglio, qualcuno.

-Non. Toccarlo.-

Una voce roca alle sue spalle all'improvviso apparve, facendogli gelare il sangue.

Immediatamente il demone si fermò, spostandosi e voltandosi verso la figura appena arrivata.

-Taehyung, per favore...Stammi a sentire.-

Il maggiore aveva intenzione di spiegare al rosso la situazione, facendogli capire che, se si fosse intromesso nella vita di Jungkook, non avrebbe fatto altro che rovinarla, distruggendo la sua anima, a cui pareva tanto tenere.

Ne valeva davvero la pena? Era questo che voleva?

Non era meglio permettere a essa di crescere, rimanendo a contemplarla in silenzio, da lontano, come avevano fatto finora?

-Non lo ripeterò una seconda volta, quindi ti conviene muoverti e sparire.-

Il più piccolo scandì con chiarezza ogni parola che pronunciò, rendendo il suo messaggio ancora più minaccioso di quanto già non fosse.

Nam deglutì a fatica, scrutando il viso dell'altro che, finalmente, illuminato da un filo di luce, gli era visibile.

Questo era teso, con un'espressione furiosa dipintavi al di sopra, i denti digrignati per la rabbia, insieme agli occhi che lo guardavano con aria ostile, piena d'odio.

Non poteva andare peggio.

-Per favore, posso spiegarti...-

Inutilmente il demone cercò di farlo ragionare, infatti non appena aprì bocca, Tae brutalmente lo interruppe, urlandogli contro -Sparisci dalla mia vista!-

Namjoon cercò di replicare, usando un tono calmo e ragionevole, poi però, capendo che era tutto inutile e conoscendo il carattere del minore, rendendosi conto che fosse solo fiato sprecato siccome non lo avrebbe comunque ascoltato, rinunciò, rassegnato.

Quindi, abbassò il capo e facendo spalluccie disse -Beh, ci ho provato.-

In seguito, diede un'altra occhiata veloce a Jungkook e, preparandosi ad aprire un nuovo varco, gli sussurrò un debole -Mi dispiace, il ruolo dell'eroe non fa per me.- poi, quando fu tutto pronto, si rivolse un'ultima volta a Taehyung, augurandogli buona fortuna e dopo scomparve velocemente in quel vortice azzurro dove fu in un attimo risucchiato.

Ora erano rimasti solamente quei due.

Monster; v k o o kDove le storie prendono vita. Scoprilo ora