Taehyung quella sera propose a Jungkook di rimanere un po' fuori, magari restando ad aspettare che il cielo fosse invaso in tutto e per tutto dall'arrivo delle stelle, concedendosi un tempo indefinito per ammirarle nel loro completo, magnifico splendore, contribuendo a mutare attraverso tale presenza l'andatura dell'atmosfera, rendendola più piacevole e confortevole, non importava il silenzio che molto probabilmente sarebbe poi calato.
La sua idea venne accettata di buon grado senza aver alcun ripensamento anzi, il minore fu più che contento che l'altro avesse preso un'iniziativa del genere, cosa insolita, che non fece che aumentare ancora di più l'intensità del suo ampio sorriso; in quell'attimo avrebbe potuto far addirittura concorrenza per bellezza alle sfere infuocate che tra non molto sarebbero arrivate a mostrarsi sopra il suo capo, tanta era la felicità di cui si sentiva inebriato fin dentro l'angolo più remoto delle sue ossa.
Ma la parte migliore si celeva dietro ancora un ulteriore dettaglio, se non quello più importante, dal ruolo fondamentale: non era l'unico allora a trovarsi in quello stato.
Infatti, la persona che gli stava distesa accanto, tenendo le mani poggiate dietro il capo al fine di sorreggerlo, a loro volta a contatto con il terreno su cui si ritrovano i loro corpi adagiati da ormai parecchio, poteva affermare con sicurezza di sentirsi bene, davvero bene, non provando stavolta il pazzo, asfissiante impulso di dover assolutamente nasconderlo in ogni modo a lui possibile.
Era completamente a suo agio, pur nonostante il fatto che Jungkook ogni tanto così, all'improvviso, non avendo alcun motivo in particolare, si mettesse a giocare con le ciocche rosse del giovane fra le proprie dita come se niente fosse, quasi si trattasse stesso delle sue, portandolo istintivamente a irrigidire, lasciando però perdere e mettendo da parte qualunque ansia non appena sentisse la risata dell'altro infrangere la quiete circostante, a causa dell'espressione tesa, fin troppo evidente, formatasi sul suo volto, dato che tutto fosse nuovo per lui, così come per il più piccolo, dopotutto, che in fondo né in quella dimensione né tantomeno nella precedente aveva mai vissuto -o almeno non si ricordava di averlo fatto- una qualunque esperienza che si avvicinasse anche di un minimo a ciò che ora non poteva evitare di non immaginare nella sua vita quotidiana.
Era da un periodo non indifferente che egli si ritrovava a convivere con quell'ambiente e quei particolari modi di fare ma oramai, in caso avesse dovuto scegliere fra l'abbandonarli o meno, non sarebbe stato più in grado di optare per la prima soluzione, come tante volte aveva pensato prima, preso dalla disperazione, condizionato ora dall'agire che i sentimenti avevano sulla sua indole docile.
A volte non siamo più capaci di sottrarci a certi tipi di abitudini che, a discapito di tutto, col tempo ci ritroviamo a riscontrare dannatamente comodi, pur essendo a conoscenza che possano farci più male che bene.
Kookie ormai aveva trovato in Tae il suo vizio preferito, e non c'era niente che si potesse fare per impedirlo o evitare che accadesse: doveva andare così e basta.
Era arrivato a non voler considerare ulteriormente tutti i numerosi problemi che ancora non aveva risolto, e che forse si sarebbe limitato a far rimanere come tali, non applicandosi nel provare a farsi venire in mente un ipotetico rimedio al riguardo, ripetendosi che dopotutto le cose non andava tanto da schifo anzi, in realtà ora come ora stavano procedendo in maniera fin troppo buona, infatti non poteva fare a meno di esser in parte preoccupato, perché sapeva alla perfezione che ogni qualvolta qualcosa di bello fosse capitato, avrebbe dovuto pagarne le conseguenze con sofferenze su sofferenze, colpevole di essersi permesso di lasciarsi per un secondo andare all'offerta, alla proposta fattagli di un piccolo compromesso, di una felicità anche momentanea, ma almeno vera, fondata, che non si trattasse solo del frutto di uno spiacevole scherzo della sua fantasia, cosa che spesso gli era già accaduta.
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Monster; v k o o k
Fanfiction- with your sweet blood I'll pay for all of my sins. Dove Taehyung è solo un ostinato demone che non desidera altro che l'anima di Jungkook. [ c o m p l e t e d ✓ ]