f o u r t y - n i n e

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Non ci volle molto per raggiungere la stanza del Consiglio, quel che poi era il motivo principale per cui Taehyung si era diretto lì, al fine di far finalmente vedere a coloro che mai avevano creduto in lui, che sempre lo avevano messo in ridicolo, umiliato, scoraggiato quando ancora non sapeva controllore bene i suoi poteri e deriso con soddisfazione chi fosse diventato ora.

Adesso era giunto il momento di ribaltare i ruoli, e probabilmente quelli sventurati già si erano fatti un'idea di quel che sarebbe loro capitato, come prezzo da pagare per l'orgoglio che avevano amato così pazzamente provare, per la vanità che credevano nessuno avrebbe potuto sottrarre dalle loro mani, dato il ruolo di rilievo che avevano sempre occupato in quel mondo fatto di leggi e regole controverse, che d'altra parte, come proprio in quell'istante stava dimostrando il rosso, non erano in fondo rispettate in modo tanto minuzioso, al contrario di quel che fosse previsto.

Il demone avanzava a passi quatti, rilassati, quasi come se volesse godere di ogni singolo secondo che passava, o magari anche un po' per gioco, per infastidire coloro che stavano nascosti in quel luogo con i nervi alle stelle, sul punto di scoppiare prima del dovuto, irrequieti quanto maggiormente il caso potesse permettere, aspettando che il peggio accadesse, tentando di prepararsi nonostante fosse abbastanza difficile, data la paura che sovrana a malapena lasciava l'occasione di realizzare il tutto, prendendosi così beffa di loro, donandogli al contempo una finta, illusoria speranza, quasi come se potessero confidare in un atto di pietà, di salvezza, rimandando a una seconda volta quella visita, che il rosso mai avrebbe dovuto aspettare, purtroppo.

Arrivato davanti all'ingresso del luogo in questione, invece di come aveva fatto precedentemente, egli aspettò giusto un attimo prima di irrompere lì e fare la sua entrata in scena, solamente per poggiare l'orecchio alla porta e capire in che modo quegli uomini che di norma si mostravano tanto valorosi adesso si abbandonassero alla disperazione più totale, invocando esseri che in passato avevano rinnegato totalmente, piagnucolando per ottenere il perdono da un qualcuno di cui nemmeno erano certi della sua clemenza, rimpiangendo il loro agire così sfacciato, il loro comportamento odioso, privo di riguardi, in particolar maniera verso chi stava tramando da fin troppo contro di loro, che aveva giurato di punire prima o poi, avesse dovuto richiedere secoli per farcela, ed eccolo qui: aveva rispettato la sua promessa.

In cuor loro tutti i presenti si aggrappavano all'improbabile pensiero che magari, piegandosi al suo volere, inginocchiandosi ai suoi piedi, avrebbero potuto aver salva la vita, però d'altro canto erano a conoscenza di aver trovato la persona sbagliata, e la cosa peggiore della situazione era esattamente questa: loro lo sapevano alla perfezione.

Dopo quel che avevano fatto, nemmeno loro se si fossero trovati al posto di quel dannato avrebbero probabilmente avuto pietà.

Molti in quei minuti che parevano interminabili si sottoposero per la prima volta nella loro misera esistenza a un attento e scrupoloso esame di coscienza, rendendosi conto che non ci sarebbe stato nulla da fare e, da coraggiosi, cercarono pure di farsi un'idea su come sarebbe toccato loro morire, se in modo troppo doloroso -anche se già quell'attesa snervante la vedevano come tale- o almeno per mano di un atto docile, quasi dolce, arrivando addirittura a non accorgersi di aver chiuso per sempre le palpebre e aver esalato il loro ultimo respiro.

Ma anche qui c'era da fare lo stesso ragionamento di prima: essendo sinceri con se stessi e mettendo a nudo le loro azioni nel corso del tempo, tutti in fondo erano al corrente del fatto che il rosso non avrebbe mai concesso a nessuno di loro una tale grazie, considerando gli innumerevoli torti che gli avevano fatto subire, per non parlare di tutte le altre cose successe durante il suo periodo di addestramento, nel quale mai essi si sarebbero aspettati di aver a che fare con qualcuno che dopo avrebbe sviluppato capacità simili, impossibili da mettere anche solo a confronto con le loro.

Monster; v k o o kDove le storie prendono vita. Scoprilo ora