Non ti lascerò

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Mi spinse di più contro lo specchio ed aderì il suo corpo al mio, mise le sue mani sui miei fianchi per poi scendere lentamente verso il basso. Mi vennero una serie di brividi per tutto il corpo. Desideravo con tutta me stessa lui in me ma avevo paura. Sapevo che non ero pronta però il mio corpo diceva tutt'altro. Danzammo con le nostre lingue per un tempo infinito. Passai le mie mani tra i suoi capelli fino a scendere giù all'orlo dei pantaloni. Posizionò le sue mani alla fine della mia vestaglia e l'alzò molto lentamente facendomi salire la voglia di averlo. Gemetti sulle sue labbra non appena strinse un mio seno nella sua grande e calda mano. Lo volevo. Era sicuro. Come ha fatto lui a me, gli alzai la maglia togliendola del tutto ed abbandonandola per terra. Ci staccammo per un secondo alla ricerca del fiato e io ne approfittai per godermi lo spettacolo del suo petto muscoloso. Passai la mano su ogni addominale, ogni tatuaggio fin quando non mi fece alzare, di nuovo, la testa ed unire le nostre labbra in un bacio ancora più corrotto e passionale. Incominciò a scendere, dalle mie labbra alla mia mascella e dalla mascella al collo dove si soffermò un poco di più, soffocai alcuni gemiti spostando la testa di lato lasciandogli più spazio mentre le mie mani vagavano tra i suoi capelli tirandoli qualche volta facendo scappare qualche mugolio di piacere dalla bocca del moro. Appena si staccò, notai con la coda dell'occhio una figura alla porta così bloccai Zayn che mi guardò stranito e confuso. Feci cenno con la testa verso la porte e ci girammo tutti e due. Era una ragazza bassina con i capelli biondi ed un viso squadrato. Troppo trucco le contornava gli occhi di un azzurro intenso mentre tutta la faccia era ricoperta da uno strato ben visibile di fondotinta. Zayn, appena la guardò, strinse di più la presa sui miei fianchi mentre io sopprimevo l'istinto omicida per averci interrotto.

<<chi sei tu?>>disse la bionda con una voce abbastanza roca, tipo da fumatrice incallita <<io?>>risposi indicandomi <<si, tu bionda rifatta, chi sei?>>socchiusi gli occhi sentendo la rabbia salirmi piano piano <<non sono cazzi che ti riguardano e vedi di non chiamarmi più bionda rifatta>>dissi tenendo la calma -con quale forza ci stai riuscendo?- non ne ho la più pallida idea.

<<se no bionda rifatta? Che mi fai?>>vidi il moro serrare la mascella e stringere i pugni dietro alla mia schiena <<vattene! Che cazzo ci fai qui? Mi devi lasciare stare, sopratutto lei!>>sbottò il ragazzo riferito alla tizia che fece una faccia sorpresa. Come la fa a conoscere? Perchè ha detto che lo deve lasciar stare? <<ma Zayn, amore mio, come puoi dire una cosa del genere alla tua ragazza?>>cosa!? La sua ragazza? Non so chi picchiare tra i due in questo momento! Con quale diritto questa chiama il mio ragazzo 'amore mio'? La meno a sangue <<non sei la mia ragazza! Come cazzo te lo devo far ficcare in quella testa che hai?>>disse incazzato Zayn stringendo di più i pugni fino a far diventare le nocche bianche.

<<oh ma non dire stupidaggini, sciocchino!>>la cosa si avvicinò non staccando lo sguardo dal moro, solo ora mi ricordai che era a petto nudo così afferrai velocemente la sua maglietta e gli e la lanciai, mi guardò male ma gli lanciai un'occhiataccia così non obbiettò infilandosela. Vidi che si stava avvicinando un po troppo così scesi spostando Zayn dietro di me e mettendomi davanti alla bionda. Era molto più bassa di me, mi arrivava alla spalla! Mi trattenni per non scoppiare a riderle in faccia.

<<senti, ammasso di capelli finti, vedi di andartene se no ti picchio fino a farti raggiungere il bisogno di un'altra chirurgia plastica!>>dissi a denti stretti abbassandomi alla sua altezza <<no se prima lo farò io>>alzai un sopracciglio avvicinandomi di più fino a quando pochi centimetri ci separavano, tenni lo sguardo puntato nel suo. Mi ribolliva la rabbia nelle vene e di solito non è per niente una cosa buona. Sentì una presa al polso poi fui spinta all'indietro ritrovandomi pochi secondi dopo la schiena del moro nella mia visuale.

"E' deciso, ora lo picchio"

<<levati Malik!>>dissi arrabbiata mentre lo affiancavo lanciandogli un'occhiataccia <<Abigail, ti prego, per una volta ascoltami. Ritorna dietro>>socchiusi gli occhi e serrai le labbra <<sai anche tu che non lo farò>>sussurrai, sbuffò alzando gli occhi al cielo, puntai l'attenzione sulla tizia che non faceva altro che guardarmi storto <<allora, chiariamo una cosa, io sono la sua ragazza, picchio chiunque ci provi con lui, non me ne frega a che sesso appartiene. Tu, biondina, hai interrotto un nostri momento e questo non lo perdono facilmente poi sei entrata qui, senza permesso, e hai pure chiamato lui 'amore mio'. Quindi? Cosa scegli? L'ospedale o direttamente la tomba?>>dissi con tutta la tranquillità che possedevo in corpo. Quando le cose sono mie, mi appartengono e basta. Non permetto a NESSUNO di toccarmele.

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