Capitolo Quattro

3K 92 5
                                    

Dopo la fine della riunione, ognuno tornò nel proprio ufficio ed Evelyn pensava a quello che le aveva detto Hanna poco prima.
Doveva assolutamente cercare di ottenere quell'intervista, quindi si sedette alla sua scrivania e iniziò a cercare il nome del pilota su internet.
C'erano tantissimi articoli su di lui ed Evelyn li lesse quasi tutti.
Da quello che c'era scritto, Lewis Hamilton era uno dei piloti più talentuosi di tutti i tempi. Evelyn non lesse solamente gli articoli che riguardavano il suo lavoro, ma anche quelli sulla sua vita privata.
Era un uomo abbastanza eccentrico, che amava le donne e la moda. I paparazzi e i giornalisti sembravano amarlo, perché sfruttava ogni occasione per far parlare di se.
Ma era anche una persona di umili costumi. O almeno lo era stato.
Evelyn scorreva tra i milioni di siti internet, per trovare un indirizzo, un numero o qualsiasi altra cosa per contattarlo.

Evelyn sospirò, stanca di aver passato più di due ore senza trovare nulla di utile.
Doveva sgranchirsi le gambe, era stata seduta troppo a lungo.
Era già ora di pranzo.
Afferrò la borsa e il cellulare, ed uscì dal suo ufficio.
"Will." L'uomo si girò verso di lei.
"Andiamo a mangiare qualcosa? Ho fame."
Will le sorrise. "Lo sai, quando si tratta di cibo, io sono sempre presente."

Andarono in quel ristorante italiano che le aveva proposto Will qualche giorno prima.
Una cameriera si avvicinò al loro tavolo.
"Buongiorno. Siete pronti per fare le vostre ordinazioni?"
"Si. Vorremmo un piatto di pasta alla carbonara per me e un'insalata di pollo per lui."
"Cosa vi porto da bere?" Chiese ancora.
"Vino bianco, per favore."
La ragazza scrisse velocemente gli ordini sul suo taccuino e andò via.
"Pensavo stessi seguendo una dieta, ma a quanto pare ci vai giù pesante." La stuzzicò Will.
"Si, è una dieta particolare. Consiste nel mangiare il più possibile." Gli rispose a tono.
La cameriera arrivò meno di venti minuti dopo.
Quello era decisamente uno dei piatti più buoni che avesse mai mangiato.
"È davvero fantastica questa carbonara. Com'è l'insalata?"
"Buonissima." Disse con la bocca piena di cibo.
Anche il vino era delizioso.
"Dovremmo venire qui più spesso." Evelyn era alla cassa, dove Will aveva appena pagato, nonostante gli avesse detto di non farlo.
"Ci possiamo venire anche domani a pranzo. Così ti sdebiti con me." Scherzò.
"Sei un idiota."

Alle due erano entrambi nei loro rispettivi uffici ed Evelyn stava per impazzire. Non pensava sarebbe stato così dannatamente difficile ottenere un'intervista.
Aprì una nuova scheda su Google e cliccò di nuovo su ogni sito.
Stava leggendo un artico di VanityFair, quando il suo cellulare squillò.
Sullo schermo c'era il nome di Rose ed il viso di Evelyn si illuminò.

"Ti manco da morire, vero?" Qualcosa era cambiato, Evelyn lo percepì dal suo tono di voce. Sembrava essere felice.
"Certo che si, che domande sono." Rise.
"Come sta tua madre?"
"Si è svegliata. L'ho saputo stamattina, subito dopo aver lasciato l'aeroporto."
"Visto? Che ti avevo detto?"
Evelyn immaginò la sua amica sorridere, ed era sicura lo stesse facendo, nonostante non potesse vederla.
"A te invece, come vanno le cose?"
"Vanno un po' così." Sospirò.
"Sono qui da meno di ventiquattr'ore e la tua vita sta già andando a rotoli?"
"Ti piacerebbe. In realtà Hanna mi ha assegnato un incarico abbastanza complicato."
"Di cosa si tratta? Magari posso darti una mano."
"Ha deciso di inserire, nella sezione sport della rivista, un articolo sulla Formula 1, con tanto di intervista. E, non ci crederai mai, ma ha chiesto a me di farla."
"Devo preoccuparmi? Non è che poi mi rubi il lavoro?"
"Si, certo. È quello che sto architettando da un po' di tempo, in realtà." Scherzò.
"Chi è il fortunato?"
"Lewis Hamilton." Evelyn alzò gli occhi sullo schermo del computer. Fissava una sua foto.
"Non riesco a contattarlo."
"Posso provare a contattare la sua PR."
"No, sta' tranquilla. Goditi questi giorni con tua madre."
"Se trovo qualcosa, ti faccio sapere."
"Grazie. Ah, e dì a tua madre di farsi dimettere presto, così ci viene a trovare qui e le preparo quelle lasagne che tanto le piacciono."
Rose sogghignò. "Beh, se glielo dico, farà di tutto per farsi dimettere."
"Salutamela. Noi ci sentiamo più tardi, okay?"
"Certo. Ti voglio bene."
Evelyn posò il cellulare sul piano di legno e continuò a fissare quella foto.
Doveva essere ad un evento importante, indossava un completo grigio scuro ed era terribilmente attraente.
Sospirò per quella che sembrava la centesima volta e spense il portatile.

Quando entrò nel suo appartamento, si tolse il vestito e i tacchi e si cambiò in pantaloni della tuta e maglietta.
Il suo cellulare squillò di nuovo. Senza vedere chi fosse, rispose.
"Pronto?"
"Eve!" Era suo padre.
"Papá! Da quanto tempo!"
"Si tesoro, mi dispiace. Sono stato molto impegnato con il lavoro."
"Si, anche io. Allora, come stai?" Evelyn aprì il frigorifero e prese una bottiglia di vino bianco.
"Bene, anzi benissimo. Tu stai bene?"
"Si, anche se il lavoro mi risucchia tutte le energie." Stappò la bottiglia di vetro e versò un po' di vino in un bicchiere.
"Ti ho chiamata per sapere se verrai da noi quest'estate."
"Se tutto va bene, si. L'ultimo giorno di lavoro è il 31 luglio, quindi pensò sarò da voi il 2 agosto." Si sedette sul divano e sorseggiò il suo vino.
"Non vedo l'ora che tu mi raggiunga. Mi manchi tanto."
"Anche tu mi manchi, papà."
"Devo lasciarti, ma ci sentiamo presto, d'accordo?"
"Si, ti voglio bene, papà."
"Anche io ti voglio bene, piccola."

Non era in vena di cucinare, ordinò una pizza e passò la serata sdraiata sul divano, a vedere la tv.
Sentì un ronzio. Le era arrivato un messaggio.

Da: Rose, 23:47

Probabilmente starai già dormendo a quest'ora, ma volevo darti lo stesso la buona notizia. Sono riuscita a trovare un indirizzo
e-mail con il quale sono sicura riuscirai a contattare Hamilton. Non so come abbia fatto a non trovarlo, l'ho preso dal suo sito.
Prego xx

A: Rose, 23:48

Sei seria? Io non ho trovato nulla.
Comunque, sei la migliore. Ti amo. E ti devo un favore. Grazie grazie grazie.

Da: Rose, 23:51

Non c'è bisogno che mi ringrazi, non è stato nulla di così complicato. Adesso ti invio l'indirizzo e-mail.

P.s. Ti amo anche io xx

Da: Rose, 23:54

teamlh@lewishamilton.com

Evelyn ringraziò ancora una volta la sua amica, non riuscendo a credere di aver perso ore per cercare quella dannata e-mail.
Le mandò la buona notte e andò a dormire, con l'immagine di quell'uomo impressa nella sua mente.

******************************************
N/A
Salve a tutti!!
Siamo finalmente arrivati ai capitoli "importanti", da cui si svilupperà il resto della storia.
Non dimenticate di commentare, per farmi sapere cosa ne pensate, e di votare!
Se notate degli errori, potete tranquillamente dirmelo e io li correggerò.
A presto xx

The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora