Capitolo Quarantatré

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Mercoledì, 10/01/2018

📍Stoccarda, 🇩🇪

"Buongiorno" Evelyn sentì il calore delle labbra di Lewis sulla sua spalla nuda.

"Buongiorno" rispose, sorridendogli.

"Hai avvisato i tuoi amici? Will era preoccupato ieri mattina, quando l'ho sentito al telefono."

"Sì, li ho chiamati ieri sera...cioè stanotte. Non mi guardare così...non avevo molto sonno" rispose quando vide Lewis rivolgerle uno sguardo di rimprovero.

"Tuo padre, invece?" cambiò discorso.

Evelyn sospirò, "Dovrebbe essere arrivato, non l'ho ancora sentito. Senti" disse guardando Lewis negli occhi, "stavo pensando di fermarmi un po' più del previsto. So di aver detto che volevo rivederla e basta ma...ho bisogno di tempo con lei. Vorrei starle vicino visto che..." lasciò la frase a metà ma Lewis aveva capito. Visto che non le manca molto da vivere.

"Eve non devi giustificarti per voler restare qui, okay?" le diede un bacio sulla fronte, "Io penso di poter restare qualche altro giorno prima di tornare a casa. Ma tu potrai restare qui se vuoi, ovviamente, anzi, credo sia la cosa migliore da fare."

"Mi sembra tutto così...surreale. Non so come spiegarlo."

"Non mi hai raccontato più cos'è successo ieri, tra te e tua madre. Cosa vi siete dette?"

"Ci siamo dette tutto. Non riesco ancora a capire perché alcune cose siano andate in un certo modo, perché ha fatto quello che ha fatto, ma non mi interessa, non più. Voglio solo starle vicino e cercare di recuperare il rapporto che avevamo, anche se sono passati tanti anni. È stato strano parlare con lei, ma anche...bello. Quando l'ho abbracciata, mi sono resa conto di quanto mi sia mancata."

Lewis le sorrise dolcemente. Evelyn sembrava stare bene, sicuramente molto meglio rispetto a due giorni prima.

"È il mio cellulare che sta squillando?" Evelyn si alzò dal letto.

"Sì, il mio è qui."

"Pronto, papà?"

"Buongiorno tesoro. Sono arrivato ieri sera tardi, non volevo disturbarvi."

"Dove hai dormito?"

"Ho preso una camera in un hotel nei pressi dell'aeroporto. Voi dove alloggiate?"

"Al Park Inn, dista poco da casa di Tyler. Come stai?" Evelyn sentì il padre sospirare.

"Bene tesoro, bene. Vorrei passare a casa sua...credi che debba chiamare prima?"

"No papà, non ce n'è bisogno. Se vuoi ti passiamo a prendere io e Lewis" si girò verso l'inglese, che, ancora sdraiato sul letto, aveva gli occhi fissi su di lei.

"Sì, grazie, mi farebbe comodo un passaggio. Tra un'ora va bene?"

"Certo. Ci vediamo tra un'ora. Mandami l'indirizzo. A dopo papà."

"Che c'è?" Lewis non aveva smesso di guardarla, i suoi occhi seguivano ogni suo movimento.

Evelyn lo guardò, e con un tono preoccupato rispose "Pare che tra un'ora ci sarà una riunione di famiglia."

"La cosa ti preoccupa?"

"Sì, in realtà", tornò a sedersi sul letto, "l'ultima volta che siamo stati tutti e quattro nella stessa stanza, non ero nemmeno iscritta al liceo" scherzò.

"Io avevo appena iniziato la mia carriera in Formula 1, allora", rise Lewis.

"Stai cercando di ricordami che sei vecchio?" lo prese in giro Evelyn.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2022 ⏰

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The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora