Capitolo Trentasei {Lewis}

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Mercoledì, 1 novembre 2017

📍Città del Messico, 🇲🇽

Nonostante fossero passati alcuni giorni dall'ultimo gran premio, non riuscivo ancora a contenere la felicità e la gioia per il quarto mondiale della mia carriera. Quasi non riuscivo a credere di aver raggiunto un traguardo del genere. E ciò che mi rendeva ancora più grato era avere Evelyn al mio fianco. Dopo quello che era successo tra noi avevo finalmente capito quanto fossi fortunato ad averla nella mia vita. Non volevo affrettare troppo le cose con lei, ma sentivo il bisogno di viverla ogni istante, ogni momento. Non avevo intenzione di lasciarla andare via, di nuovo.
Così, quella mattina di inizio novembre, mentre la guardavo dormire beatamente accanto a me, con i capelli sparsi sul cuscino, decisi che le avrei chiesto di venire a vivere con me. Ero disposto a vendere l'immobile a Montecarlo e a trasferirmi con lei a Londra, ero disposto a fare qualsiasi cosa pur di stare con quella donna. I miei sentimenti per Evelyn non mi spaventavano più, anzi, mi avevano reso un'altra persona, una persona migliore.
Avrei voluto aspettare il momento giusto per chiederglielo ma quando vidi i suoi occhi incastrarsi nei miei, non riuscii a trattenere le parole. "Che ne dici se andassimo a vivere insieme? Posso mettere in vendita la casa a Montecarlo e comprarne una a Londra."
Evelyn però era ancora in uno stato di dormi-veglia e forse non riuscì a capire ciò che le avevo detto. Mi guardò per qualche secondo, poi chiuse gli occhi e mi sorrise. "Va bene."
Non mi lasciai prendere dall'entusiasmo perché sapevo che quella non sarebbe stata la risposta definitiva. Conoscevo Evelyn abbastanza da sapere che prima di prendere una decisione del genere, si sarebbe presa del tempo per pensarci. E io volevo che lo facesse, volevo che fosse sicura, senza dubbi o ripensamenti. Mi avvicinai lentamente a lei. "Forse sarebbe meglio chiedertelo quando sei completamente sveglia."

...

"A che ora partiamo?" Mia madre era partita il giorno precedente, nonostante avessi insistito per farla restare ancora un po' con noi.

"L'aereo è pronto tra meno di un'ora, quindi dovremmo sbrigarci." Presi la mia tazza di caffe bollente e iniziai a sorseggiarla. "Ma se vuoi, possiamo restare un altro giorno."

Evelyn sorrise compiaciuta. "Mi piacerebbe...ma non posso. Devo tornare a lavoro, mi sono concessa fin troppi giorni di vacanza."

Sospirai, pensando a quanto effettivamente il suo lavoro la tenesse impegnata. Volevo approfittare del momento per chiederle quella cosa ma aveva lo sguardo fisso sul cellulare. L'avrei fatto più tardi.

"Hai preparato le tue cose?" Alzò finalmente la testa dal suo telefono. "Si." Non capii questo improvviso cambio di umore ed ero un po' infastidito dal fatto che mi stesse ignorando.

Posai la tazza sul tavolo e con la sedia mi avvicinai a lei. "Che succede?"

"Evelyn?"

"Cosa?" Mi guardò per qualche secondo per poi abbassare di nuovo lo sguardo.

"Cosa stai guardando?" Sporsi in avanti la testa, curioso di scoprire il motivo per cui fosse così distratta.

"Niente di che, tranquillo." Rimasi in silenzio a guardarla e poco dopo lei alzò gli occhi al cielo.

"Stavo vedendo questo." Appoggiò il cellulare sul tavolo. Era un sito di gossip. C'erano un sacco di foto di noi due al circuito, scattate dopo la gara di domenica. "Non dovresti perdere tempo a leggere questa roba." Le dissi, leggermente infastidito.

"Stavo guardando le foto, in realtà. Non lo so, mi sembra così strano vedere la mia faccia su una rivista, in genere io sono quella che sta dietro le quinte."
"Si, so che non ti piace stare al centro dell'attenzione, ma dovrai abituarti ora che stai con un uomo famoso, bello e..." mi sporsi in avanti, guardando meglio le foto, "incredibilmente fotogenico come me."

The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora