Evelyn continuava a guardarsi allo specchio, cercando di capire se ci fosse una persona diversa in quel riflesso, ma era sempre lei. Forse un po' più felice. E la felicità non era una cosa che conosceva così bene.
Erano le 19 esatte quando si infilò i tacchi neri ai piedi. Poi qualcuno bussò alla porta.
Era Lewis.
Ma non con una tuta legata intorno alla vita o un paio di jeans ed una maglietta del team. Indossava un completo elegante, come in quella foto che Evelyn aveva visto sul suo computer qualche giorno prima.
E non poteva credere che Lewis Hamilton fosse lì, davanti a lei, vestito di tutto punto e con un mazzo di rose viola tra le mani. Quelli erano ufficialmente diventati i suoi fiori preferiti in assoluto."Grazie." Lewis le sorrise e le porse le rose. Per un istante le loro mani si scontrarono. Evelyn poteva sentire la sua pelle bruciare.
Senza distrarsi ancora, prese la borsetta sul letto ed entrambi uscirono dalla stanza.
Evelyn sentiva lo sguardo di Lewis sulla sua pelle, che sembrava stesse per andare a fuoco come quando, qualche minuto prima, le loro mani si erano incontrate.
Ad aspettarli c'era un taxi.
Lewis avrebbe potuto prendere una delle sue auto, ma poi non sarebbe stata una serata piacevole, con i paparazzi che lo avrebbero sicuramente seguito ovunque.
Voleva che le cose andassero bene, e soprattutto che tutto fosse il più normale possibile.Il tragitto dall'hotel al ristorante fu molto silenzioso.
Lewis non le staccò un secondo gli occhi di dosso, ma non c'era malizia nel suo sguardo, era solo curioso di conoscere quella donna che lo aveva letteralmente stregato.Quando il taxi si fermò, Lewis si affrettò a scendere prima di Evelyn, per assicurarsi di aprirle la portiera.
Era un ristorante lussuoso, o almeno così sembrava.
Lewis si avvicinò al bancone della reception, dove dietro vi era una donna bruna.
"Ho prenotato un tavolo per due. Hamilton." La donna sembrò completamente presa dal suo fascino, tanto da non rendersi nemmeno conto della presenza di Evelyn.
Dopo qualche secondo la donna si schiarì la gola, "Certo. Mi segua" disse, accompagnandoli al loro tavolo."Sai, non pensavo che venissi stasera." Si erano appena seduti, uno di fronte all'altro.
"Perché no?" Chiese curiosa.
"Non lo so, pensavo non venissi e basta." Un cameriere portò al loro tavolo una bottiglia d'acqua e riempì i loro bicchieri.
"Beh, forse ho sbagliato a venire qui, considerando il fatto che domani devo andare a lavoro e non arriverò a casa prima delle due," bevve un sorso d'acqua e continuò "ma non sono il tipo che fa sempre la cosa giusta, e ne sono felice."
Lewis le regalò un sorriso sincero, il più sincero di tutti.
"Non ti tratterrò fino a tardi, te lo prometto."
"Perchè mi hai invitata a cena?" Evelyn non poté più trattenersi dal chiederglielo.
"Perchè vorrei conoscerti. È così strano?"
"No, è strano il fatto che tu mi abbia mandato dei fiori qualche giorno fa." Lewis stava per risponderle, quando Evelyn continuò a parlare.
"Non dico che non mi siano piaciuti, anzi, mi ha fatto piacere riceverli anche stasera, ma dovrei preoccuparmi del fatto che tu conosca il mio indirizzo di casa?"
Lewis rise. "Non sono uno stalker, puoi stare tranquilla."
"Come hai fatto ad avere il mio indirizzo?"
"Vuoi saperlo davvero?"
"Si." Non era molto sicura di quella risposta.
"Me l'ha dato quella ragazza che lavora con te, Lily mi sembra si chiami."
"Lily?" Evelyn era davvero sorpresa.
"Si, ma non prendertela con lei, sono stato io ad insistere."
"No, certo che no." Evelyn non capiva perché Lily avesse dovuto dargli il suo indirizzo, ma soprattutto non capiva il motivo di quel gesto da parte di Lewis. Ma Evelyn decise che ci avrebbe pensato più tardi."Parlami di te, Evelyn." Disse tutt'a un tratto.
"Penso che tu sappia già tutto di me, sai dove lavoro, dove vivo." Sotto lo sguardo attento di Lewis mise le braccia sul tavolo, non curandosi affatto di appoggiarvi anche i gomiti.
"Si, ma quelle sono cose che sanno tutti."
Si guardarono a lungo, e vennero interrotti dallo stesso cameriere di prima che posò sul loro tavolo due menù.
Entrambi diedero le loro ordinazioni e ringraziarono il cameriere, che poco dopo ritornò con una bottiglia di vino bianco.Evelyn si sentì quasi tentata nel bere tutta la bottiglia, sapeva che l'alcol le avrebbe dato quella confidenza e sfacciataggine di cui aveva bisogno per affrontare la serata.
Lewis le versò un po' di vino nel bicchiere, ed Evelyn ne prese un sorso, ma solo per sapere che gusto avesse.
E come aveva immaginato, era dannatamente buono. Molto probabilmente era il vino più buono che avesse mai bevuto.
Ed ecco che stava ritornando quella parte di sé stessa che pensava troppo, doveva solo stare tranquilla e cercare di rilassarsi."Cosa vuoi sapere di me, sentiamo?" Trovò il coraggio di parlare, coraggio che portava lo stesso nome di quel vino bianco.
"Una cosa in particolare, in realtà." La guardò curioso.
"Prego."
"Oggi ti ho vista uscire dall'hospitality Ferrari, e sinceramente non me l'aspettavo. Pensavo fossi dalla mia parte." Sorrise.
"Beh, ti sbagliavi." Ricambiò il sorriso, portando per qualche istante lo sguardo sulle labbra di Lewis.
"Si, l'avevo capito."
"C'è qualcos'altro che vuoi sapere?"
"Si, ma non so se chiedertelo."
"Sputa il rospo, Hamilton." Non sapeva davvero dove avesse trovato il coraggio di parlare, anche solo di sostenere il suo sguardo. Non poteva essere quel vino maledettamente buono e costoso, ne aveva preso solo qualche sorso.
"Sei single?"
Evelyn si stava strozzando con la sua stessa saliva. Tra tutte le domande che avrebbe potuto porle, non si aspettava di certo che scegliesse questa.
"Ti importa?" Si portò il fazzoletto alla bocca, facendo finta di pulirsi le labbra, per nascondere il lieve rossore sulle guance.
"Certo che si, altrimenti non te l'avrei chiesto."
Evelyn decise di rispondere, perché nonostante fosse una situazione un po' strana, non si sentiva affatto a disagio.
"Si, sono single."
Lewis cercò di nascondere il sospiro di sollievo che uscì dalla sua bocca.Poco dopo arrivarono le ordinazioni ed iniziarono a mangiare, parlando del più e del meno e facendo incontrare, ogni tanto, i loro occhi.
Evelyn fece molti apprezzamenti sul cibo e Lewis sorrise vedendo che aveva mangiato tutto, senza lasciare nulla nel piatto.Lewis si ritrovò a sorridere non solo per quello, ma per tante piccole cose che aveva notato in quella donna.
Aveva notato come gli angoli della bocca si alzavano quando sorrideva al cameriere, ringraziandolo. O come ritraeva la gamba quando le loro ginocchia si toccavano sotto al tavolo. O come sembrava arrossire quando le faceva un complimento.
E anche se non la conosceva poi così bene, la vedeva come una persona semplice e gentile, proprio come lui.Quando ebbero finito di mangiare, Lewis fece segno al cameriere di potargli il conto.
"Non sei quel tipo di donna che si offre di pagare la cena, vero?" La stuzzicò.
"No, ma posso rimediare e restituirti il favore." Rise.
"Quindi suppongo tu voglia venire di nuovo a cena con me."
"Suppongo di si." Sorrise."Credo di non averti ancora detto che sei bellissima stasera." Mentre usciva dal ristorante Lewis si avvicinò a lei, portando la sua mano destra intorno alla vita di Evelyn, che presa alla sprovvista dal complimento e dal gesto di Lewis, arrossì.
"Grazie." Rispose semplicemente, sperando che il taxi arrivasse il prima possibile.Quando l'auto si fermò fuori l'hotel dove alloggiava, Evelyn si girò verso Lewis.
"Grazie per stasera, sono stata bene."
"Anche io. Magari potresti fare un salto in Ungheria tra due settimane." Evelyn cercò dell'ironia nel suo sguardo, ma si rese conto del fatto che fosse serio. Forse fin troppo.
"Vedrò che posso fare." Aprì la portiera ed uscì dall'auto.
Poteva sentire, ancora una volta, lo sguardo di Lewis sulla sua schiena e si rilassò pensando al fatto che non potesse vederla arrossire di nuovo.******************************************
Ehilà!!
Ecco a voi un altro capitolo!
Avevo intenzione di aggiornare domani, ma non so cosa mi abbia fatto cambiare idea😂Oggi è stato il primo giorno di scuola per me e sento che quest'anno sarà un vero inferno, quindi inizierò da ora a pregare e sperare che vada tutto bene:))
Sono curiosa di sapere quando avete iniziato voi la scuola, fatemelo sapere nei commenti!Alla prossima, xx

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The interview||L.H.||
FanfictionA soli 24 anni, Evelyn ha tutto ciò che ha sempre desiderato: il lavoro dei suoi sogni, un padre amorevole e degli amici fantastici. La sua vita potrebbe sembrare addirittura perfetta, eppure lei si sente incompleta. Non ha idea di cosa le manchi fi...