Capitolo Cinque

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La prima cosa che Evelyn fece non appena arrivò nel suo ufficio, fu inviare un'e-mail all'indirizzo che le aveva dato Rose.

A: teamlh@lewishamilton.com

Salve Sig. Hamilton, sono Evelyn Brooke della rivista British Vogue.
Nella sezione 'sport' del prossimo numero, inseriremo un articolo riguardante il mondo della Formula 1 e abbiamo pensato che lei sarebbe la persona giusta per rappresentarlo, anche in occasione del prossimo Gran Premio che si terrà qui in Inghilterra. Ci faccia sapere, attraverso questo indirizzo e-mail, se è interessato a rilasciare un'intervista per la nostra rivista e quando.

Grazie per l'attenzione,

Evelyn Brooke, British Vogue.

Inviò ciò che aveva scritto senza pensarci due volte e restò a fissare lo schermo, in attesa di una risposta.
Pochi minuti dopo, arrivò una notifica.

Da: teamlh@lewishamilton.com

Salve Sig.na Brooke. Sono la PR del Sig. Hamilton. Mi fa piacere che una rivista tanto importante abbia scelto proprio lui per rappresentare la Formula 1, e sono sicura che al Sig. Hamilton farà altrettanto piacere.
Come ha detto lei, questo fine settimana si terrà il Gran Premio d'Inghilterra ed il Sig. Hamilton è molto impegnato, ma sono sicura anche del fatto che riusciremo a ritagliare del tempo per fare quest'intervista.
Mi faccia sapere se è libera domani mattina.

Cordiali saluti.

Evelyn non poteva crederci. Finalmente, dopo ore ed ore, ci era riuscita.
Si affrettò ad inviare una risposta, e presero un appuntamento per il giorno successivo, alle 11 di mattina.

"Ti devo un favore." Evelyn stava quasi urlando dalla felicità.
"Evelyn che deve un favore a qualcuno. Facciamo passi avanti." Rose allontanò il cellulare dall'orecchio.
"Sto migliorando." Rise. "Come sta tua madre?"
"Meglio. Dovrebbero dimetterla domani pomeriggio."
"Torni venerdì mattina?"
"No, torno in tardo pomeriggio. Volevo stare un altro po' con lei."
"Ad agosto vado da mio padre, mi ha chiamata ieri sera." Disse dopo alcuni secondi di silenzio.
"Oh che bello, così ti togli dalle scatole, finalmente."
"Certo, come no. Sei persa senza di me."
"Beh, anche tu." Entrambe scoppiarono a ridere.
"Ah, non prendere nessun impegno per questo fine settimana."
"Dove mi porti?"
"Ti porto con me a Silverstone. E non puoi dirmi di no. Ho già prenotato l'hotel."
"Pensavo non lavorassi questo weekend."
"Infatti non ci andrò da giornalista, ma da fan."
"Dovrei avere da qualche parte un cappellino della Ferrari di mio padre. Devo trovarlo."
"Pensavo fossi dalla parte di Hamilton."
"Scherzi? Quasi non sapevo della sua esistenza prima di ieri. E poi lo sai che non sono una fan così accanita."
"Ci credo, considerando il fatto che, fino a ieri, non conoscevi il pilota che negli ultimi tre anni ha vinto tutto."
"La stagione passata non l'ha ha vinto lui il campionato. Mi sono informata."
"Adesso posso dire che la Formula 1 è diventata il tuo sport preferito."
"Certo,come no." Sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Devo andare, ci sentiamo stasera o domani. Ti voglio bene. E non mangiare tanto."
"In realtà non mangio da quasi 24 ore. E ti voglio bene anche io."

...

La camera da letto di Evelyn era un completo disastro: c'erano abiti, borse e scarpe sparsi ovunque e non riusciva ancora a decidere cosa indossare.
Stava frugando tra i pochi abiti rimasti nell'armadio e ne trovò uno perfetto.
Era un tubino color petrolio con le spalline sottili e una scollatura a V non troppo profonda.
Mise dei sandali alti neri ai piedi e il suo immancabile Daniel Wellington al polso.

The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora