Capitolo Trentuno

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Venerdí, 22 settembre 2017

📍Londra, 🇬🇧

Nonostante la vittoria di Singapore, il precedente weekend di Lewis non era stato dei migliori.
Aveva passato tutto il tempo a pensare a quello che era successo.
'Come faceva Evelyn a conoscere Nathaniel Lloyd?'

Ricordò il modo in cui Nate l'aveva guardata e pensò che non sarebbe stato difficile innamorarsi di una come lei. Lui ci era cascato, già da un po'.
Avrebbe voluto chiamarla, anche solo per chiederle come stesse.
Si sentiva terribilmente in colpa ed era stanco di sentirsi in quel modo.

Non voleva perderla, era diventata fin troppo importante per lui.

Cercava in ogni modo di respingere i pensieri negativi e la consapevolezza che niente sarebbe tornato com'era prima tra loro.

Aveva finalmente trovato qualcuno per cui valesse la pena lottare, ma l'aveva capito troppo tardi.

Il silenzio tombale della stanza fu interrotto dalla suoneria del suo telefono.

Con sua grande, anzi grandissima sorpresa, scoprì che era Evelyn.

"Ciao." Lewis non riuscì ad aspettare che fosse lei a parlare per prima.

"Ciao, Lewis." "Non mi scuserò per il modo in cui mi sono comportata con te venerdì scorso, perché hai sbagliato tu, ma volevo chiederti una cosa."

Lewis sospirò. "Dimmi, Eve."

"Vorrei parlare con te."

"Pensavo che non volessi più vedermi." Non arrivò alcuna risposta da parte di Evelyn, quindi aggiunse: "Io domani mattina ho un aereo per Sepang, ma se vuoi possiamo vederci stasera."

"Va bene, a stasera." Lewis non poté aggiungere nient'altro perché lei terminò la chiamata prima ancora che potesse farlo.

'Cosa è appena successo?'

Era stato tutto così veloce e non riusciva a rendersene conto.

'Cosa vorrà dirmi?' Si chiese.

Gli sembrò alquanto strano il fatto che Evelyn volesse parlare con lui, visto ciò che gli aveva detto solo qualche giorno prima.

...

Evelyn non era convinta al cento per cento di voler chiamare Lewis, ma era stato più forte di lei.

Era rimasta abbastanza scossa dopo la visita di Lewis a casa sua quel venerdì, e proprio per questo sentiva di dover capire alcune cose che le erano poco chiare.

Il giorno dopo , il sabato, Nate si presentò a casa sua. Il suo comportamento sembrava essere cambiato ed Evelyn si chiedeva se tale cambiamento non fosse dovuto a Lewis.

La prima cosa che fece quando rivide Nate fu chiedergli quando e in che circostanze avesse conosciuto il pilota inglese. Le disse che l'aveva incontrato per la prima volta due anni addietro, ad una sfilata della New York Fashion Week, quando lui era ancora un apprendista. Aggiunse anche che non gli piacque a prima vista poiché gli sembrava arrogante e anche narcisista. Li avevano poi presentati alcuni amici che avevano in comune e dopo averlo conosciuto almeno un po', Nate capì che era davvero un ragazzo arrogante e presuntuoso.

Evelyn sentiva di doverlo difendere, conoscendolo bene. Gli disse che in realtà non era come lo dipingevano tutti e che, nonostante la fama e il successo, continuava a portarsi dietro le sue origini umili. Avrebbe voluto dire di più a Nate, come quella volta in cui Lewis le aveva raccontato quanto fosse legato al padre grazie al quale era nata anche la sua passione per l'automobilismo, ma non voleva che altri sapessero quelle cose.

The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora