Capitolo Diciassette

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Domenica, 30 luglio 2017

📍Budapest, 🇭🇺

Il giorno seguente Evelyn si svegliò presto, anche se aveva abbastanza tempo per rendersi presentabile e arrivare al circuito.
La notte precedente, dopo essere tornata in hotel, non aveva fatto altro che toccarsi le labbra con i polpastrelli, come se quel gesto potesse riportarla a qualche ora prima, quando aveva baciato Lewis.
Cercò di non perdere altro tempo e si infilò sotto la doccia.
L'abbigliamento che aveva scelto era molto semplice, un paio di jeans neri, una t-shirt bianca e delle sneakers.
Si pettinò velocemente i capelli dopo averli asciugati e applicò giusto un po' di correttore sulle occhiaie.
Afferrò una borsa e ci lanciò dentro il portafogli, un pacchetto di fazzoletti e il cellulare.

Faceva davvero caldo sotto il sole splendente di Budapest e lei non era certo abituata a quel clima.

Arrivò alle 10 e mezza esatte al circuito e il paddock era gremito di gente. Tra la folla scorse quasi subito Rose, sulla pit-lane con un cameramen che la seguiva ovunque.
"Buon lavoro, ci vediamo dopo!" La salutò, vedendo quanto fosse impegnata, e si diresse all'Hospitality Mercedes.
La stessa ragazza dell'altra volta le sorrise e le indicò il piano superiore.

Lewis era seduto sul divano di pelle, la porta della stanza aperta.
C'era la sua fisioterapista e gli indicava degli strani movimenti da eseguire con il collo.
Lewis la vide sull'uscio della porta, le sorrise, invitandola con un cenno della testa ad entrare nella piccola stanza.
"Tranquillo, aspetto qui." Gli sorrise, restando fuori e aspettando che terminasse la preparazione pre-gara.

"Buongiorno." Lewis uscì piano dalla stanzetta, talmente piano che Evelyn, assorta nei suoi pensieri, si ritrovò tutto d'un tratto il suo respiro caldo sul collo.

"Buongiorno." Le rispose timidamente. Non sapeva esattamente il motivo per cui fosse diventata così timida e impacciata, ma le sembravano essere tutti effetti provocati da lui.

Le mani di Lewis si avvicinarono lentamente alle sue guance e la accarezzarono dolcemente.
Evelyn sentì la pelle ruvida dei polpastrelli di Lewis sfiorarle le labbra, per poi essere rimpiazzati dalla sua bocca.
"Hai dormito bene?" Le chiese. "Benissimo." Lei sorrise.
Tutto stava andando bene, fin quando i due non scorsero degli occhi curiosi che li guardavano da lontano ed Evelyn iniziò a sentirsi a disagio con tutta quell'attenzione.
"Non credi che dovremmo parlare di-" "Lewis, Peter ti sta cercando." Evelyn venne interrotta dalla stessa donna che l'aveva accolta nell'Hospitality.
"Scusa, ne parliamo dopo. Devo andare."

Evelyn rivide Lewis solo qualche minuto prima dell'inizio della gara, quando si sistemò nella monoposto numero 44 sulla quarta piazzola della griglia.
Evelyn si trovava nella parte dei box di Lewis e le avevano dato delle cuffie per seguire meglio la gara.
I semafori si accesero uno alla volta e quando si spensero tutti contemporaneamente, il rombo dei motori delle monoposto riempì l'aria.
Evelyn potè vedere che Lewis non era partito benissimo e infatti era stato sopravanzato dalle due Red Bull, con Max Verstappen davanti che qualche metro dopo urtò il lato sinistro del compagno di squadra, costringendolo a ritirarsi.

Dopo la Safety Car che restò in pista per quasi sei giri e la penalità di 10 secondi del giovane olandese, la gara riprese il suo ritmo con Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen che guidavano il gruppo.
Vettel iniziò lentamente ad accumulare un notevole vantaggio sui rivali, ma dopo diversi giri il compagno di squadra e il finlandese delle Frecce d'Argento riuscirono a guadagnare secondi sul leader della gara.

Dopo diversi giri dal pit-stop delle due Ferrari e delle due Mercedes, Valtteri Bottas quasi accostò per far passare il compagno di squadra, determinato nel raggiungere le Rosse.
Quando a fine gara però Lewis fallì nel tentativo di sorpassare Räikkönen, cedette la terza posizione a Bottas, tagliando il traguardo solo quarto.

The interview||L.H.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora