Capitolo I

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IGNAZIO

La verità era che lui la amava. Ma non la amava perché era bella, o perché era ricca. Non la amava perché era passionale. La amava perché in lei vedeva una bambina da proteggere. La amava perché lo sapeva ascoltare, e gli sapeva consigliare. La amava perché con lei si sentiva coccolato, amato. La amava perché per lui, lei avrebbe camminato a piedi scalzi per monti e colline, senza lamentarsi. La amava perché era dolce, ingenua, e timida. La amava perchè lei non era come le altre, la amava perché era più unica che rara. La amava perché era semplicemente lei. Lui la amava, ed era per questo motivo che si sentiva finalmente completo. Lei era il pezzo di puzzle che mancava per aprire il suo cuore. Lei lo amava. Lui la amava. Loro si amavano. E lo avrebbero fatto per sempre.’

Wow.. Solo.. Wow.
È una cosa molto... romantica.
Sto leggendo il quadernino della ragazza con la quale mi sono scontrato questa mattina. Volevo ridarglielo, ma è scappata via. Era una ragazza carina. Aveva i capelli metà neri e metà blu. I suoi occhi erano grandi e castani scuri. Mi pare anche di aver visto un piercing ad anello nella narice destra. Non so... Non l'ho vista molto bene. È corsa via. Però sembrava carina.
Qualcuno bussa alla porta e successivamente sbuca la testa di Nina.

«Si può?» mi chiede.
«Perché non si potrebbe? Entra pure.»

Sorride ed entra in camera, seguita subito dopo da Franz, il mio cane, che sale sul letto e si accoccola a me. Mia sorella si siede sul mio letto mentre io metto il quadernino sul comodino.

«Cosa è quello?» mi chiede mia sorella.
«Niente. Delle canzoni per il nuovo cd.» rispondo accarezzando Franz.
«Sì... Certo. Cosa è quello?»
«Delle canzoni per il nuovo cd.» ripeto.
«E da quando leggi così attentamente le canzoni per il nuovo cd.»
«Uff... E va bene. Stamattina mi sono scontrato con una ragazza alla quale è caduto questo quadernino. Volevo cercare se c'era il nome, o qualche indirizzo. Però ho letto l’inizio di una frase e mi sono incuriosito.»
«Oh. Posso vederlo?»

Annuisco e le do il quadernino, che poi inizia a sfogliare.

«Fa’ anche bei disegni..» mi dice.
«Sì, li ho visti. È brava, e poi scrive cose molto belle.»
«Oh, guarda.»

Mi mostra una pagina dove c'è l'indirizzo di una scuola e un nome: Emma Caruso.
Emma.. Bel nome.

«Okay. Domani lo porto nella scuola.» dico.
«Okay.»

Il giorno dopo...

EMMA

Ieri ho cercato il mio quadernino dappertutto, ma non l'ho trovato. Se ce l'ha quel ragazzo, spero vivamente che non lo legga. Per me quello è come un diario segreto. Ci sono scritte tutte le cose che vorrei che mi accadessero e cose che vorrei sentirmi dire. E molte di queste cose sono molto personali.. Nessuno ha mai letto il mio quadernino. Zia Greta e papà hanno provato mille volte a leggerlo, ma non hanno mai avuto l'opportunità.
Entro in classe. Oggi sono arrivata puntuale, stranamente. Mi siedo al mio banco e la classe inizia lentamente a riempirsi. La professoressa di greco entra, e noi iniziamo la lezione.
Qualcuno bussa alla porta e successivamente entra la bidella.

«Salve professoressa. Un ragazzo è venuto da me dicendo di dover dare questo ad Emma Caruso.» dice la bidella mostrando il mio quadernino.

Tutta la classe si gira verso di me.

«Quale povero ragazzo può avere a che fare con Emma?» ride quell'oca di Jasmine.
«Perché non pensi a tuo fratello?» le chiedo mentre mi alzo per prendere il quadernino.

Torno al mio posto e vedo che in mezzo alle pagine c'è un fogliettino. Lo apro, e leggo un numero di telefono.

‘Se ti va’ di ringraziarmi per averti restituito il tuo quaderno, chiama al numero qua sopra.

-IB

Sorrido e metto il biglietto in tasca.
IB... Chi sarà mai?

Il pomeriggio...

Rientro in camera dopo aver pranzato e prendo il fogliettino che ho in tasca. Digito il numero sul telefono e mando un messaggio.

Io: Ciao, ragazzo misterioso. Grazie per avermi riportato il quadernino.
Sconosciuto: Figurati, ragazza con i capelli di due colori. Io comunque mi chiamo Ignazio. Ignazio Boschetto.
Io: Ciao Ignazio Boschetto. Il tuo nome mi è familiare.
Ignazio B.: Perché io sono una persona molto famosa in Italia, e non solo qui.
Io: Guarda come se la tira!
Ignazio B.: Guarda che parlo sul serio.
Io: Sì, certo.. Comunque io sono Emma.
Ignazio B.: Lo so. L'ho letto sul quadernino.
Io: Giusto..
Ignazio B.: Comunque, perché per ringraziarmi, non accetti di venire a bere qualcosa con un deficiente?
Io: Mmh... Ci stai provando?
Ignazio B.: No...
Io: Allora va bene. Dove e quando?
Ignazio B.: Al bar vicino la tua scuola. Domani pomeriggio alle 17.
Io: Va bene.
Ignazio B.: Allora a domani.
Io: A domani.
Io: Aspetta! Come ti riconosco? Ti ho visto una sola volta, e male.
Ignazio B.: Basta che tu cerchi il ragazzo più figo. Mi troverai.
Io: Ahahhahahahahah. Dai, seriamente..
Ignazio B.: Ma io sono serio... *fa' una faccina triste*

Mi metto a ridere e mi mordo il labbro.

Io: E nel caso ci fosse qualcuno più bello di te?
Ignazio B.: Ne dubito, ma in questo caso, mandami un messaggio quando arrivi, così ti dico dove sono.
Io: Okay.. Sei molto modesto.
Ignazio B.: Lo so! Ed ho molte altre qualità!
Io: Significa che domani me le elencherai tutte. Ora devo andare a studiare storia. Augurami buona fortuna.
Ignazio B.: Buona fortuna, e che vinca la migliore!
Io: Ehm... Grazie😂


Spengo il telefono e sorrido. Sembra un ragazzo simpatico.
Prendo il libro di storia. Quella vipera domani fa' una verifica. Fortuna che in storia vado bene.
Inizio a studiare.

Fine primo capitolo.
Che ne pensate?
Vi sta piacendo ed incuriosendo la storia?
Fatemi sapere se vi piace con una stellina e un commento.
Un bacio.
~Martina😘

Amami ora come mai || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora