IGNAZIO
«Non posso crederci» mormora Emma. «Che ci fai tu qui?»
Si avvicina a me correndo e mi dà una spallata andando poi in avanti. Mi giro confuso e dietro di me noto un ragazzo che la prende in braccio.
«Volevo farti un regalo» mormora il ragazzo abbracciando Emma.
Si scambiano un bacio ed io ci rimango abbastanza male...
«È un regalo bellissimo!» esclama sorridente lei mentre si scambiano diversi baci sulle labbra.
«Veramente ci sarei anche io» mormora una voce a me conosciuta, e sorrido quando Emma corre ad abbracciare suo padre Gregorio.
«Pensavo non dovessi venire..»
«In realtà, volevo farti una sorpresa» risponde lui.Con gli occhi lucidi, mi avvio verso la strada così da poter chiamare un taxi, ma vengo fermato dalla voce di Marika.
«Avevi ragione Marika. È stata una terribile idea» ammetto voltandomi verso la donna.
«No Ignazio. Non è stata una brutta idea. Hai sentito che cosa ha detto al giornalista? Entrambi sappiamo che quella era solo una bugia. Entrambi sappiamo che lei ti ama come tu ami lei.»
«Mi ha dimenticato stando con quello.»
«Marco è il mezzo per dimenticarti, ma non serve a niente, perché lei continua ad amarti. Ignazio, entrambi sappiamo ciò che provate l'uno per l'altra; non permettere a nessuno di abbandonare i tuoi sentimenti.»
«Si è fidanzata.»
«Anche tu sei fidanzato Ignazio, ciò nonostante continui a pensare a lei. Senti Ignazio, so come ti senti. Anche io ho perso l'amore della mia vita per colpa di mio padre, e credimi, non c'è giorno in cui non mi penta di averlo lasciato andare e di non aver lottato per averlo con me» dice.
«Davvero?»
«Sì. Non fare il mio stesso errore Ignazio. Lotta per il vostro amore. Lotta per voi.»
«E se non funzionasse?»
«E se invece funzionasse?»Annuisco togliendomi la sciarpa e gli occhiali.
«Ti prego di portarla stasera alle prove, come stabilito, e per favore, evita che venga anche Marco.» dico.
«Temo di non poterlo evitare. Però potrei avere un'idea affinché tu ed Emma possiate parlare com'è giusto che sia.»
«Marika!» la voce di Emma risuona.
«Ora corri Ignazio! Stasera la vedrai! Vai! Vai!»Annuisco e inizio a correre.
MARIKA
Ignazio corre via ed io mi giro verso il portone del palazzo.
«Hey Marika, che ci fai tu lì?» mi chiede Emma sorridendo.
«Niente tesoro. Stavo solo parlando al telefono.»
«Okay, andiamo a mangiare qualcosa?»
«Ehm... Sì. Va bene.»Mi sorride ed insieme ci avviamo verso la macchina, seguite da Marco.
La sera...
Deglutisco davanti al Pala Lottomatica.
Ho convinto Emma a venire dicendo che erano le prove del concerto di un mio vecchio amico che le avrebbe fatto piacere conoscere. Non ho potuto evitare di far venire anche Marco, ma troverò il modo per farlo allontanare qualche minuto. Il concerto dovrebbe iniziare tra tre, o quattro ore, perciò Ignazio ed Emma hanno tutto il tempo di parlare.«Marika stai bene?» mi chiede Gregorio.
«Ehm sì... Sì...»Gli prendo il braccio e lo allontano dai ragazzi.
«Ricordi quello che devi fare?» gli sussurro e lui annuisce.
«Non preoccuparti. Ce la faremo» mi sussurra lui.Entriamo nel palazzetto e fortunatamente non troviamo nessuno.
«Dov'è il tuo amico Marika?» mi chiede Emma.
«Sta arrivando» mormoro.
Lancio uno sguardo a Gregorio che annuisce. «Marco, non è che mi accompagneresti qualche secondo a prendere una cosa?» chiede al ragazzo.
«Perché?»
«Puoi venire e basta?» gli chiede ancora e lui annuisce.Si allontanano e io mi giro verso Emma.
«Io devo andare un attimo in bagno» dico ad Emma che annuisce.
Corro nei backstage in cerca di Gregorio.
EMMA
Mi siedo su una sedia aspettando che Marika, papà e Marco ritornino. Prendo il telefono e faccio un giro su instagram quando vedo le luci calare. Confusa, alzo lo sguardo dal mio telefono, sentendo il rumore di un pianoforte. Mi giro verso il palco, e per poco non piango. Ignazio è seduto sul pianoforte, e con la sua meravigliosa voce intona The Scientist dei Coldplay.
Non so cosa dire. So solo che non mi sembra vero. Lascio che Ignazio finisca tutta la canzone prima di parlare con gli occhi lucidi.«Ignazio?» mormoro.
«Non potevo continuare senza vederti. Ti prego di non avercela con Marika; lei è una vittima come te.»
«Ignazio tu... Tu... Ignazio...»
«Dimmelo Emma. Dimmi quello che vuoi dire. Ma dimmi solo la verità.»
«Tu sei pazzo» sospiro.
«Sì Emma. Sono pazzo, perché l'amore mi fa fare pazzie. L'amore è pazzia! Io ho bisogno di essere pazzo di te. Mi manchi. Mi manchi da morire amore mio, come posso vivere senza di te?»
«Avrei dovuto immaginarlo che era tutto finto. Marika era d'accordo con te, e probabilmente anche papà» dico.
«Sì, ma non prendertela con loro. Avevo solo bisogno di parlare con te e con nessun altro.»
«Ignazio, tu non capisci. Non possiamo stare insieme, non possiamo.»
«Il potere è il volere. Noi vogliamo.»
«Ma tuo padre non vuole. Lui sa cosa è meglio per te Ignazio, ed io non faccio parte di ciò. Io ora sono fidanzata, ed anche tu lo sei. Te ne prego, non fare più niente. Non cercarmi, niente di niente.»
«Emma...»
«Ti prego Ignazio...»
Sospira. «Non posso chiederti di ritornare da me, ma ti prego di leggere questa lettera quando sarai in albergo» dice mostrandomi una lettera, «poi mi risponderai...»
Sospiro e prendo la lettera. «Va bene..» sussurro.
«Pensaci bene, per favore.» Sospiro ed annuisco, per poi girarmi. «Ti amo» mi dice.
«Anche io.» sussurro senza farmi sentire.La sera...
Marco si sta facendo una doccia veloce, Marika è nell'altra stanza ed io sono seduta sul puff della terrazza a rigirare la lettera di Ignazio tra le mie mani.
Sospiro e strappo la busta, poi prendo la lettera.‘Amore mio,
Scrivere lettere per me non è mai stato facile, perché scrivere una lettera vuol dire mostrarti per ciò che sei, ed io quello lo riesco a fare solo con la musica. Ciò nonostante, ho deciso di farlo. Voglio spiegarti che tu per me sei tutto quanto. Mi hai insegnato ad amare, mentre io ti insegnavo a fare l'amore. Mi mancano i tuoi baci, i tuoi abbracci da piccola nanetta, i tuoi occhi dolci che mi guardano, mi manchi tu. Ti conosco da pochi mesi, eppure ho sempre avuto la sensazione di conoscerti da un'intera vita. Con te tutto sembra davvero più bello. Mi manca poterti parlare, poter giocare con te e Franz, o come lo chiami tu, Franzino. Mi manca poter cantare con te che sei stonata come una campana, mi manca poter stare con te. E so che io ti manco, perché lo capisco dai tuoi occhi. Ti prego, non lasciare nelle mani degli altri la tua vita.
Ti amo.Tuo per sempre, Ignazio♥’
Sospiro... Cosa devo fare?
Guardo l'ora, sono le 20:48, e tra poco dovrebbe esserci il concerto dei ragazzi... Forse so cosa fare.«Amore?» richiamo Marco, prendendo lo zainetto.
«Sì?» grida lui da sotto la doccia.
«Mi sono ricordata che qui a Roma vive una mia vecchia zia, vado a farle una visita veloce.»
«Aspetta un attimo, vengo anche io!»
«No!»
«No?»
«Stai tranquillo, è una zia vecchia, e potrebbe rompere le scatole con la sua lentezza e tutto il resto. Ci vediamo dopo!»
«O...Kay...»Prendo lo zainetto e corro fuori dall'hotel. Appena esco chiamo velocemente un taxi che arriva abbastanza veloce. Salgo e saluto.
«Buonasera.»
«Buonasera signorina, dove la porto?» chiede l'uomo guardandomi dallo specchiato retrovisore.
«Al Pala Lottomatica, grazie» sorrido guardandolo.Che ne pensate?
Cosa succederà adesso tra i due?
Cosa dirà Emma?
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento ed una stellina.
Ciao.
~Martina😘
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Amami ora come mai || Ignazio Boschetto
Fanfictie«Tu non capisci Ignazio. Siamo troppo diversi per poterci amare. Siamo come il sole e la luna.» «Sì, Emma. Ma il sole e la luna messi insieme fanno un qualcosa di spettacolare..» «Che cosa vorresti dire?» «Scoprilo insieme a me.» «Mi farò del male?»...