Capitolo XXIII

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Un'ora dopo...

IGNAZIO

È qui. Tra le mie braccia. Le palpebre serrate, i capelli scompigliati che le incorniciano il viso, le labbra leggermente separate, le membra rilassate e il respiro tranquillo. È perfetta. Appoggiata sul mio petto che mi stringe. Vorrei bloccare questo momento. Vorrei rimanere così. Vorrei tenerla tra le mie braccia. Vorrei rimanere qui a guardare la sua bellezza ma ahimè non posso. Il sole è appena arrivato, e noi dobbiamo andare a casa.

«Emma...» sussurro.
«Mmh... Cinque minuti» mormora.
«Vorrei, ma non possiamo piccola. È tornato il sole. Dobbiamo tornare a casa.»
«Mmh... Non possiamo chiedere alla pioggia di tornare per un altro po'? Tipo per il resto della vita?» mi domanda ed io sorrido.
«L'ho già fatto,» sussurro, «ma purtroppo la pioggia non ha accettato, nonostante le mie continue richieste.»
Sbuffa. «Non puoi insistere ancora un po'?» chiede ed io rido.
«Potessi farlo amore mio...»
«Lo so...»

Apre finalmente gli occhi e mi guarda sorridendo.

«Ciao» sorrido.
«Ciao.»
«Dormito bene?»
Annuisce. «Benissimo. Hai il petto comodo» mormora accarezzandomi il petto.
«Ehm... Grazie.» Ridiamo. «Tu non puo capire quanto io ami la tua risata. Non perderla mai e poi mai.»
«Grazie.» Sorride timidamente ed io lo bacio quel sorriso.

EMMA

Ignazio mi stringe di più tra le sue braccia ed io sorrido. Non mi sono mai sentita così bene come oggi.

«Ignazio?» lo richiamo.
«Sì?»
«Quindi ora... Esattamente... Cosa siamo io e te?» chiedo arrossendo, e lui sorride.
«Non lo so... Ti va di essere la mia ragazza?»

Sgrano gli occhi a quelle parole e lo guardo negli occhi.

«La tua ragazza...?»
«Sì. La mia ragazza.»

Sospiro alzandomi con il busto e portando con me il lenzuolo per coprirmi. Lui si alza confuso e mi guarda.

«Che cosa succede?» chiede confuso.
«Non sono mai stata la ragazza di qualcuno...» ammetto stringendo le ginocchia al petto. «Ho paura Ignazio... Ho paura perché tu potresti scappare da me.» confesso.
«Perché dovrei?»
«Io sono così. Mia madre si è separata da mio padre per colpa mia... Sono troppo complicata.»
«La tua "complicatezza",» dice mimando le virgolette con le mani, «è ciò che ti rende unica.»
«E cosa penseranno le fan? Tu sei un modello per loro, e loro sarebbero arrabbiate a vederti con una come me. "Ignazio Boschetto sta con una ragazza con i capelli di due colori! Ma è pazzo?! Lo porterà nella cattiva strada!"» dico facendo una stupida voce stridula che lo fa ridere.
«Prima di tutto, se le fan mi vogliono bene, dovrebbero essere felici se sto con la ragazza che amo. Secondo poi, il tuo stile secondo me contagerà tutte. È bellissimo» ride facendo sorridere anche me. «E terzo poi, non fare così. So che sarà difficile, ma non ascoltare le altre persone... Ascolta solo il tuo cuore.»
«Il mio cuore è troppo incasinato per poterlo ascoltare...»

Sorride e appoggia l'orecchio sul mio petto, facendomi ridere.

«Che fai?» chiedo ridendo.
«Sto provando ad ascoltare il tuo cuore.» mi dice con tono ovvio.
Rido. «E cosa sta dicendo?»
«Sta dicendo "Possibilità ad Ignazio, possibilità ad Ignazio"» ripete con voce stridula, ed io sorrido accarezzandogli i capelli. «Lo seguirai allora il tuo cuore? Sì o no?» mi chiede.
«Mmh... Dice "Possibilità ad Ignazio"?» chiedo e lui annuisce.
«Sì sì. Non lo senti? Io lo sento.»
Rido. «Mmh... Vediamo... Forse potrei seguire il mio cuore. Solo... vorrei che il mio cuore non si spezzasse» ammetto e lui mi sorride appoggiando le labbra sul mio petto.
«Hey cuore di Emma. Come va? So che vuoi darmi una possibilità, e so anche che hai paura di farlo... Ma non disperarti. Ti prometto che ti proteggerò dal male che vivrai. Ti prometto che per te ci sarò quando ne avrai bisogno.»

Sorrido accarezzandogli i capelli e lui alza il viso. Sorride e mi bacia. Continuiamo a baciarci fino a quando non sentiamo lo squillo di un telefono.
Lui sbuffa ed io sorrido prendendo il mio telefono e rispondendo a zia Greta.

Conversazione telefonica:

“Pronto?” rispondo mentre Ignazio mi abbraccia.
“Posso sapere dove minchia sei?” sbotta zia Greta.
“Scusa zia... Stavo facendo una passeggiata ed ha iniziato a piovere.”
“Torna immediatamente a casa! Fra un'ora arriva Andrea!” grida talmente forte che lo sente anche Ignazio, che mi guarda inarcando un soppracciglio.
“Merda... Me lo ero dimenticata! Arrivo subito zia. Ci vediamo fra poco.”
“A fra poco. Muoviti.”

Fine conversazione telefonica.

«Merda...»

Mi alzo da terra e recupero i miei vestiti sparsi a terra così da rivestirmi.

«Chi è Andrea?» mi chiede confuso.
«Il figlio di zia Greta e zio Salvatore... Te ne ho parlato, no?»
«Ah sì...»
«Ti dispiacerebbe portarmi a casa?»
«Assolutamente no.»
«Okay, però fai in fretta... Devo correre a casa.» dico e lui sorride prima di prendermi i fianchi e baciarmi. Sorrido e contraccambio il bacio per poi staccarmi. «Dobbiamo correre. Mia zia altrimenti mi uccide.» dico ridendo e lui annuisce.

Ci vestiamo velocemente ed io metto nel mio zainetto la coperta sporca, così da poterla lavare. Usciamo dalla casetta e corriamo verso la sua macchina. Saliamo ed arriviamo a casa mia. Appena parcheggia, mi sorride.

«Ci sentiamo dopo?» mi chiede. Annuisco sorridendo e mentre mi sto girando, Ignazio mi prende il braccio e mi gira. «Non mi saluti?» Fa un tenero broncio sporgendo il labbro inferiore ed io mi mordo il labbro sorridendo. (Che immagine adorabile che mi è venuta in mente😍😍)
«Ohhh!»

Sorrido e gli lascio un bacio sulle labbra prima di entrare in casa mia. Dopo aver ascoltato la ramanzina di zia Greta per non so neanche io che cosa, entro in bagno e metto la coperta in lavatrice, poi mi svesto ed entro nel box doccia per lavarmi. Un po' mi dispiace... Vorrei continuare a tenere il suo odore addosso, per sempre.
Esco dalla doccia e mi asciugo, poi mi vesto e vado in cucina dagli altri.

Una macchina parcheggia nel vialetto di casa e zia Greta sorride emozionata uscendo fuori insieme a zio Salvatore.
Un ragazzo alto, con i capelli scuri e gli occhi del medesimo colore li saluta con un abbraccio stretto, per poi guardarmi.

«Andrea!» sorrido correndogli incontro.
«Cuginetta!»

Mi prende in braccio e mi fa girare un paio di volte. Andrea è mio cugino, ma io lo considero come il fratello che non ho mai avuto. È dolce, simpatico, e mi ascolta sempre, senza giudicarmi. Mi mette giù e mi lascia una carezza nella guancia per poi baciarmi la fronte con dolcezza. Entriamo in casa e ci sediamo a tavola.

«Allora? Com'è L'America?» gli chiede papà.
«Come non è zio. È meravigliosa! Ogni giorno di più!»

E mentre mio cugino ci racconta dell'America, mi arriva un messaggio.

Ignazio: EEEEEEEEEEEEEEEEEE mi manchi... ❤
Io: Anche tu❤❤
Ignazio: Stasera ti va di venire a cena da me?
Io: Vorrei, ma c'è Andrea...
Ignazio: Già...

«Con chi sta messaggiando?» mormora Andrea.
«Con Ignazio Boschetto» risponde zio Salvatore, ed io alzo lo sguardo imbarazzata.
«Ma non mi dire! Ignazio Boschetto? Uh lala. Perciò siete amici eh...»
«Ehm... Sì.» rispondo a mio cugino che sorride.
«Perché non lo inviti stasera a cena? Vorrei conoscerlo.»
«Sicuro? Insomma... Tu sarai stanco e...»
«Sicurissimo» mi interrompe. «Vai a chiamarlo e chiedigli di venire.» Mi fa l'occhiolino ed io annuisco.
«Va bene!» rispondo.

Mi alzo e chiamo Ignazio.

Eh niente.
Che ne pensate?
Cosa succederà quando gli altri scopriranno di Ignazio e di Emma?
Cosa penseranno?
Fatemi sapere che ne pensate della storia con una stellina e un commento.
Ciauu.
~Martina😘

Amami ora come mai || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora