Due mesi dopo... (16 Settembre 2017)
EMMA
L'acqua attorno a me ha tante bollicine. Mi metto a giocare con queste mentre l'acqua continua a scorrere per riempire la vasca da bagno. Mi giro e vedo il mio specchio.
Una ragazza è lì dentro. È brutta. È pazza. Mi guarda male. Mi vuole male. Prendo il balsamo e lancio il barattolo contro lo specchio per mandarla via. Tanti pezzi di vetro, grandi e piccoli. Ne prendo uno. È grande. È scheggiato. Lo passo sul mio polso. Affondo la punta nella carne, sporcandola di liquido rosso, che lentamente scivola per tutta la vasca da bagno, colorandola. Brucia. Pizzica. Fa male. Fa molto male. Fa troppo male.GREGORIO
Sono passati due mesi, due mesi totalmente di merda. Emma non parla, non mangia, e non dorme da due mesi. Rimane seduta sul divano a guardare il vuoto, mentre passa la sua mano sul suo ventre. Provo a parlarle, ma lei non mi risponde. Per fortuna che c'è Marika che mi fa compagnia. Almeno con lei parlo e riesco a distrarmi, anche se per cinque minuti.
Ora siamo a casa mia, ed io e Marika siamo in salotto mentre Emma è in bagno a rilassarsi. Pochi minuti di silenzio, e poi sento qualcosa rompersi, come un vaso di vetro che cade. Subito io e Marika corriamo in bagno, ma la porta è bloccata. Impaurito, do diverse spallate alla porta tentando di aprirla, e quando finalmente ci riesco, ciò che vedo è terribile. Emma si è tagliata le vene in bagno.
Marika chiama immediatamente un'ambulanza mentre io cerco di fermare l'emorragia, ma con scarsi risultati. Si sta infettando per via del sapone, e non so che diamine fare. La tiro fuori dall'acqua e la asciugo portandola in camera sua e bloccando il sangue con un cerotto. La vesto con le prime cose che trovo e cerco di rianimarla.
«Ti prego tesoro, non lasciarmi. Non devi lasciarmi!» le dico.
L'ambulanza arriva e carica immediatamente Emma.
Qualche ora dopo...
Io e Marika siamo in sala d'aspetto. L'ansia continua a divorarmi. La mia bambina rischia la morte, ed io sono impotente.
«Gregorio... Vedrai che andrà tutto bene» mi dice Marika.
«Sono impotente» dico sedendomi vicino a lei.
Marika appoggia la mano sulla mia gamba. «Emma ti ama. Sei il suo supereroe, e non sei impotente. Le stai a fianco, è già tanto» mi dice ed io la guardo. Lei mi sorride e mi bacia delicatamente le labbra sorridendo. «Vedrai che andrà tutto bene» mi ripete.Sorrido e questa volta sono io a baciare le sue labbra. Rimaniamo attaccati quando poi sentiamo un colpo di tosse e vediamo Anna.
«Come sta Emma?» mi chiede.
«Non lo so ancora.»Mi giro guardando le due donne.
«Marika lei è... Lei è Anna, la madre di Emma» le dico, e lei annuisce.
«Vorrei dire che è un piacere, ma non lo è» dice sincera Marika.
«E tu chi saresti?»
«Sono Marika, la manager di Emma.»
«La manager. Non la mamma.»
«Mi sembra che neanche tu sia stata molto mamma...»
«Per favore, calmatevi» intervengo io. «Siamo qui solo per Emma.»Loro annuiscono ed io vedo il dottore venire verso di noi.
«Dottore! Come sta Emma?» chiedo alzandomi.
«Inutile dire che non sta benissimo. Ha rischiato di morire.»
«Ma perché lo ha fatto? Voleva forse attirare l'attenzione?» chiede Marika.
«Temo di no, signora» risponde il dottore. «Se fosse stato solo per attirare l'attenzione, i tagli sarebbero stati orizzontali.»
«Ma?»
«Ma i tagli erano verticali, ciò vuol dire che ci ha provato sul serio. Tuttavia siamo riusciti a salvarla. Ora è a letto, ed è un po' stordita per via dei sedativi.»
«Possiamo vederla?» gli chiedo.
«Sì. Ma solo per pochi minuti.»Annuisco e ci dirigiamo verso la camera di Emma, che troviamo sul letto.
«Amore...» sussurro avvicinandomi a lei.
«Papà» sussurra.
«Perché lo hai fatto piccola mia?» sussurro accarezzandole il viso.
«Perché volevo mettere fine alle nostre sofferenze papà.»
«Alle nostre? Alle sofferenze di chi?»
«Alle sofferenze mie e del mio bambino papà.»Sgraniamo gli occhi mentre lei si tocca la pancia.
«Emma... Sei incinta?» le chiedo, e lei annuisce.
«Sì papà. Sono incinta di Ignazio.»
«Emma... Non è possibile! Non avete usato la protezione?» chiede Marika.
«Sì... Ma una deve essersi rotta... Non lo so» mormora guardandola, poi si gira verso di me. «Perdonami papà. Sono un completo disastro!»
«No! No! Non lo sei Emma! Tu non sei un disastro! Questo bambino... Questo bambino lo accudiremo. Lui sarà la nostra priorità d'ora in poi» dico io.
«Cosa? Tu abortirai!» interviene Anna.
«No. Io non voglio abortire! Papà!» grida Emma.
«Infatti non lo farai!»
«Ti conviene farlo!» controbatte Anna. «Io non ho abortito, e guarda che razza di casino è successo!»
«Basta!» sbotto. «Emma, tu non abortirai.» Mi alzo, prendo Anna per il braccio e la guardo negli occhi. «Se entro cinque secondi non sei fuori dalla mia vista, dovrete chiamare la polizia» mormoro stringendo i denti.
«Mi stai minacciando?» chiede lei scostando il braccio.
«Ti sto avvertendo...»Anna sbuffa ed esce dalla stanza. Io mi risiedo vicino a mia figlia e le prendo la mano.
«Non ti preoccupare» mormoro. «Questo bambino crescerà tra le nostre braccia. Però promettimi che non farai più una cosa del genere» le dico.
«Pensavo fosse l'unico modo. Mi dispiace papà.»
«Non c'è mai un solo modo, bambina mia. Ora pensa a rimetterti. Tu ed il mio nipotino dovete riposare.»
«Grazie papà.»
Marika sorride e si siede a fianco a me. «Ciao tesoro» dice ad Emma.
«Ciao Marika» sorride Emma.Chiude gli occhi ed io stringo la mano di Marika.
«Hai fatto un ottimo lavoro con lui» mi dice.
«Forse l'unica cosa buona che ho fatto.»Mi sorride.
Che ne pensate?
Che cosa succederà ora?
Emma ha rischiato di morire, e abbiamo scoperto che è incinta! Anna riuscirà a farla abortire? Come reagirà Ignazio?
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo con un commento ed una stellina!
Io spero che il vostro Natale sia stato come volevate, ebbi auguro un felice anno nuovo! Questo è il mio ultimo capitolo dell'anno, e vi aspetto l'anno prossimo con nuovi capitoli!
Un bacio.
~Martina😘
STAI LEGGENDO
Amami ora come mai || Ignazio Boschetto
Fanfic«Tu non capisci Ignazio. Siamo troppo diversi per poterci amare. Siamo come il sole e la luna.» «Sì, Emma. Ma il sole e la luna messi insieme fanno un qualcosa di spettacolare..» «Che cosa vorresti dire?» «Scoprilo insieme a me.» «Mi farò del male?»...