Capitolo VIII

299 19 4
                                    

Qualche settimana dopo... (26 Giugno 2016)

IGNAZIO

Manca poco alla fine del tour mondiale, che si chiuderà a Verona il 4 Luglio. Prima di questo però, abbiamo organizzato un concerto evento con il nostro amico Placido Domingo. È da un po' di tempo che ne parliamo. L'1 Luglio faremo un concerto evento a Firenze, Piazza Santacroce, dove faremo un tributo ai Tre Tenori.
Avevo intenzione di far venire Emma. In queste settimane siamo diventati molto amici. Lei è stata veramente un anti stress per me.
È stata promossa, e l'ho convinta a partecipare al concorso ed ora sta cercando di scrivere un libro, anche se non sa su che cosa scriverlo. Sono contento che abbia accettato. Emma sa scrivere molto bene, e se si impegna, per me riuscirà anche a vincerlo questo concorso...

Prendo il telefono e la chiamo.

Conversazione telefonica:

“Pronto?” risponde.
“Buonasera a lei.”
“Buonasera? Ma se sono le tre del pomeriggio?” ride.
“Dettagli. Piccoli inutili dettagli. Senti... Ti volevo chiedere una cosa.. Il primo di Luglio dobbiamo fare un Tributo ai Tre Tenori a Firenze.”
“Oh. Bello.”
“Sì. Con noi ci sarà anche Placido Domingo.. Che ne dici di venire?”
“Non so Ignà. Come faccio per l'albergo? E per il volo?”
“Tu non ti devi preoccupare assolutamente di nulla. Ci penso io, a tutto quanto.”
“E farti pagare tutto quanto? Assolutamente no.”
“Assolutamente sì invece. I soldi sono l'ultimo problema. Allora? Accetti?”
“Io... Non lo so. Devo chiedere a mio padre e ai miei zii... Non so se...”
“Dai Emma... È solo una notte. E poi, se non vuoi venire l'uno, puoi venire il quattro a Verona.” propongo.
“A Verona?”
“Sì. Abbiamo l'ultimo concerto lì. Dai Emma.. Vieni ad una di queste due serate. Non farmi arrabbiare.”
“Non voglio farti arrabbiare, ma..”
“Facciamo una cosa. Ne parli con i tuoi, e se accettano, dimmi il giorno che vuoi, ed io farò tutto quanto. Tu non devi preoccuparti assolutamente di nulla.”
“Okay... Ne parlo con i miei.” sospira.
“Perfetto. Ci sentiamo dopo.”
“A dopo.”

Fine conversazione telefonica.

EMMA

Esco dalla mia camera e vado in salotto, dove tutti quanti stanno guardando la televisione. Mi schiarisco la voce e vado davanti a loro.

«Posso avere la vostra attenzione un secondo?» chiedo.
«Dicci tutto tesoro.» dice zio Salvatore.
«Okay... Ignazio mi ha invitato a vedere un suo concerto. Ci posso andare o il primo o il quattro Luglio. Il primo concerto è a Firenze. Il secondo a Verona. Non dovrei pagare niente. Offre tutto lui.» dico.
«Non credo ci siano problemi. Ti farebbe bene una vacanza. Non hai mai visto Verona e Firenze. Potresti andare a vederle.» dice zia Greta.
«Anche secondo me.» dice zio Salvatore.
«Tu non partirai da nessuna parte. Tu rimarrai qui.» dice papà.
«Sono adulta e vaccinata. Perché non posso andare?» dico.
«Perché dovresti andare da degli perfetti sconosciuti?»
«Dai papà. Mi so difendere. Per favore.»
«Gregorio. Emma ha ragione. È abbastanza grande per fare un viaggio da sola.» dice zia Greta.
«Non mi importa quanti anni ha. Lei non va da nessuna parte.»
«Per favore papà. Non ti ho mai chiesto niente! Ho studiato tutto l'anno. Ho fatto da brava. Perché non posso andarci? Anche ad un solo concerto..» dico.

Lui mi guarda ed annuisce.

«Va bene... Ma solo ad un concerto. Preferibilmente quello del quattro.» dice.
«Grazie! Vado subito ad avvertire Ignazio!»

Corro felice come una pasqua in camera e chiamo Ignazio.

GRETA

«Perché non volevi mandarla con Ignazio?» domando a mio fratello mentre questo sbuffa.
«Forse perché Ignazio è il figlio di Vito.» risponde scocciato.
«Ma Emma non lo sa. Ignazio probabilmente non sa che Emma è la figlia dell'ex migliore amico di suo padre. E probabilmente neanche Vito la riconoscerà.»
«Ho paura Greta...»
«Paura di cosa?»
«Non lo so! Non voglio che Emma soffra. Lo fa' già abbastanza con me fra i piedi.» dice.

Si alza sbuffando ed esce dal soggiorno. Io mi alzo e vado verso la camera di Emma. Sto per aprire la porta quando la sento parlare.

«Sì. - No, no. Il quattro. Vengo il quattro. - Dici? - Va bene. Va benissimo! - Sono così felice... - Grazie.» apro un po' la porta e la vedo leggermente rossa in viso. «Okay. - Grazie Ignazio. Ciao.» spegne il telefono ed io entro in camera.

Lei si gira verso di me e mi sorride.

«Sei rossa in viso. Come mai?» chiedo appoggiandomi alla scrivania.
«No... Niente. Sono solo felice.»
«Felice di andare a Verona, o felice di andare da Ignazio?» le chiedo.

Sorride e si corica spensierata sul letto, appoggiando i piedi al muro. Io la imito mettendomi al suo fianco.

«Ti piace?» chiedo.
«È forse il mio primo amico. È dolce e simpatico. Mi piace molto. Come amico ovviamente.»
«Non ci sarebbe niente di male se fossi innamorata di lui.» dico.
«Certo che ci sarebbe. Ignazio ha una fidanzata. Non voglio passare per la troia che li separa. E poi, io per Ignazio provo solo... amicizia. Sì.» dice guardando i suoi piedi.
«Era contento della notizia?»
«Sì. Era contento. Anche perché così potrà presentarmi ai suoi parenti e i suoi amici.»
«Oh... Ti vuole presentare ai parenti?»
«Ehm... Sì. L'intenzione sarebbe quella di passare la mattina con loro in giro per Verona e poi vedere il concerto.» spiega.
«Va bene tesoro.» dico. «Vedrai che andrà tutto bene.»
«Lo spero, anche perché devo ammettere di avere un po' di paura. Se non venissi accettata?»
«Verrai accettata. In caso contrario, peggio per loro.»

Mi sorride ed io ricambio per poi abbracciarla.

Hello.
Che ne pensate?
Cosa succederà a Verona con la famiglia di Ignazio?
Emma verrà accettata da tutti quanti?
Fatemi sapere se la storia vi piace.
Un bacio.
~Martina😘

Amami ora come mai || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora