Capitolo XVIII

307 16 36
                                    

Qualche giorno dopo... (17 Settembre 2016)

PIERO

Parcheggio fuori la casa di Emma e le mando un messaggio per dirle di uscire. Sono le 16:30, e come previsto, il sono venuto qui a Marsala per andare a prendere un gelato con Emma e per parlare con lei. Vi dirò la verità: Emma è una bellissima ragazza, ed è anche molto simpatica. A me piace, e spero veramente che vada tutto per io meglio. Mi piacciono i suoi capelli di due colori. Mi piacciono i suoi occhi scuri. Mi piaccioni le sue labbra carnose. Mi piace il suo corpo. E mi piace il suo carattere. Ma sento che lei in realtà prova qualcosa per qualcun altro, e quel qualcun altro è sicuramente il caro e vecchio Boschetto. Andiamo... Quando parlano insieme si illuminano i loro occhi! Sono così uniti...

Emma esce di casa e sale in macchina, poi mi sorride e mi saluta con un bacio sulla guancia.

«Ciao!» dice.
«Ciao Emma. Andiamo?»
«Ehm... Sì.»

Mi sorride ed io metto in moto la macchina. Arriviamo davanti al lungo mare e prendiamo un gelato, poi ci mettiamo a camminare un po'.

«Allora Emma... Parlami un po' di te.» dico.
«Bè... Sono nata a Palermo ma i miei erano di Marsala. Mi sono trasferita qui quando avevo sette anni.»
«Ah... Hai hobby?»
«Amo la scrittura. Mi piace poter esprimere i miei sentimenti così. Poi amo la musica pop e amo disegnare.» risponde lei.
«Oh wow. Hai praticato mai qualche sport?»
«Quando ero piccola praticavo la ginnastica artistica. Ed ero anche abbastanza brava.»
«Perché hai smesso? Ho smesso per via di un incidente al ginocchio. Me lo sono rotto, non ho potuto fare niente per continuare.»
«Ti manca farlo?»
«Sì. Mi piaceva avere la sensazione di volare.»
«E non su poteva fare proprio niente per il ginocchio?»
«In realtà sì. Potevo fare un intervento, ma ho preferito non farlo.»
«Per quale motivo?»
«Mia madre diceva che ero negata. Tanto valeva non fare niente.»
«Secondo me invece eri bravissima.»
«Non so. Forse mia madre aveva ragione... Forse era meglio lasciar perdere. Per quanto io ami la ginnastica, forse è meglio così. E poi, adesso ho la scrittura.»
«È per quello che ti sei dedicata alla scrittura?»
«Quel periodo è stato molto difficile per me. I miei genitori si stavano separando ed i miei sogni erano distrutti. Così mia zia Greta mi ha regalato un diario dove potessi scrivere ciò che sentivo senza raccontarlo ad altre persone. Scrivevo sempre racconti e così ho deciso di intraprendere questa vocazione.»
«Capisco...»
«Già...»

Un silenzio imbarazzante cade tra di noi prima che lei parli ancora.

«E tu? Oltre alla musica cosa ami?» mi chiede prima di mangiare il gelato.
«Bè... Diverse cose. Amo il tennis. Amo la mia Sicilia. Ed amo la pizza.»
Ride. «Quella la amiamo tutti.»
«Hai ragione...» smetto di ridere. «Ed Ignazio?»

Il suo viso si tinge di rosso, ed io sorrido.

«Ignazio cosa?» chiede.
«Ignazio come lo hai conosciuto?»
«Ci siamo scontrati a Maggio mentre io corredo a scuola. Lui ha preso il mio quadernino il quale mi era caduto per terra e me lo ha ridato, e da lí, una cosa tira l'altra, siamo diventati amici.»
«Solo amici?»
«Sì, perché?»
«Curiosità.»
«Okay.»

Ed ecco che il silenzio cade di nuovo su di noi... Finiamo i nostri gelati e andiamo in macchina, poi ritorniamo a casa.
Emma si gira verso di me e sorride.

«Senti Piero. Tu sei un ragazzo bellissimo. Sei simpaticissimo e dolce... ma dopo questa sera ho capito che non mi piaci in quel modo..» mi dice abbassando lo sguardo.
«Hey, non ti preoccupare. Io non sono Ignazio.»
«Eh?» arrossisce.
«Dai Emma, non mentirmi. Ti piace Ignazio, è evidente.»
«Coosa? N-No!»
«No? Sì certo. Ed io sono Brad Pitt.»
«Non è vero Piero! Io non sono innamorata di Ignazio.»
«Wow! Un secondo! Qui nessuno ha mai parlato di amore Emma!»
«Ignazio non mi piace, punto.»
«Va bene... Fingerò di crederci. A e, tranquilla, non dirò niente.»
«Va bene...» sospira e ride.
«Amici?» le domando porgendole la mano.
«Amici.»

Sorride e mi stringe la mano, poi mi bacia la guancia e poi esce. Io sorrido e torno a casa.

Il giorno dopo...

IGNAZIO

Speriamo risponda...

Conversazione telefonica:

"Ignazio?" mi richiama.
"Gianlú!" dico. "Fortunatamente mi hai risposto subito."
"Che è successo?"
"Hai un'ammiratrice segreta."
"Oh... Puoi dirmi una cosa che non so già per favore?" ride.
"Ma che minchia ridi scimunito! Qui la situazione seria è!" sbotto.
"Perché?"
"La tua ammiratrice è Emma!"
"Emma chi?"
"Minchia Gianlú! Emma Caruso!"
"Ahhh! Ma se ci siamo visti solo una volta..."
"Eh, lo so. Ma mica è colpa mia se si è innamorata di te eh..."
"Ignà! Ma non sarai mica geloso?"
"Geloso? E che minchia me ne fotte a me!" sbotto stizzito.
"Bè, se ti preoccupi così ci sarà un motivo Ignà."
"Mi preoccupo per te Gianlú. Sei fidanzato."
"E tu sei geloso."
"Miiii! Non sono geloso!"
"Ignà! Se fai così lo sei!"
"Non lo sono!"
"Vabbè, supponiamo che tu non sia geloso di Emma. Io che posso farci se si è innamorata di me?"
"Uno: non sono geloso di Emma. Due: devi dirgli in modo dolce che non sei interessato."
"E chi te lo dice che non sono interessato?"
"Sei interessato?!" strillo allarmato.
"No Ignazio. Non lo sono. Geloso." mormora.
"Gianluca sono serio."
"E perché, io non lo sono secondo te? Va bene... Ora devo andare. Dopo ti chiamo e vediamo qual è la tua idea."
"Va bene. Ciao."
"Ciao."

Fine conversazione telefonica.

Esco dalla camera e vado verso la cucina.

«Non lo deve sapere Caterina!» sento mio padre sbraitare.
«Perché no Vito? Perché quella ragazza non deve saperlo?»
«Perché no Caterina! Né lei né Ignazio devono saperlo Caterina! Te lo scordi!»
«Emma ha il diritto di sapere, proprio come Ignazio.»
«No!» ringhia mio padre, e qui intervengo entrando in cucina.
«Che cosa non devo sapere?» chiedo incrociando le braccia.

I miei genitori mi guardano.

Eh eh eh... Vi lascio la suspance!
Che ne pensate?
Tra Emma e Piero non c'è niente di più che una amicizia, mentre Gianluca sembra aver capito ciò che Ignazio (il quale ha frainteso tutto) sia geloso di Emma.
Ed ora? Cosa diranno Vito e Caterina ad Ignazio?
Cosa farà il nostro orsetto?
Fatemi sapere se la storia vi piace con un commento ed una stellina.
Ciao.
~Martina😘

Amami ora come mai || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora