Capitolo XXX

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Qualche settimana dopo... (30 Giugno 2017)

EMMA

«Emma! È pronto!» grida zia Greta.

Esco dalla camera e mi avvio in cucina. Mancano solo poche ore al tramonto. Poche ore e andrò nella nostra casetta, per incontrarlo di nuovo...
In queste settimane sono successe diverse cose.
Prima di tutto, io ho superato l'esame di maturità con il massimo dei voti. Sono così felice di potermi finalmente dedicare alla scrittura con tutta me stessa!
Da quando mio padre ha fatto quella cazzata, io mi sono trasferita da zia Greta, e non gli parlo.
Infine, sto ancora con Marco... Non lo amo, che sia chiaro, ma avevo bisogno di un diversivo, altrimenti qualcuno avrebbe potuto scoprire qualcosa.

Entro in cucina e mi siedo al mio posto proprio come zia Greta. Iniziamo a mangiare ed io guardo mia zia ed ingoio il pollo.

«Okay... Cosa succede?» mi chiede.
«Niente» rispondo.
«Certo... Niente... Cosa mi stai nascondendo Emma?»
«È solo che ti voglio tanto, tanto, tanto bene!»
«Scoprirò cosa mi nascondi...»

Annuisco.

La sera...

Sospiro pesantemente ed apro la porta in legno della casetta. Entro richiamando con gran voce Ignazio e noto che la cucina è tutta pulita e ci sono dei piatti sul tavolo con delle candele. Vado verso la camera e vedo che il letto è in ordine con lenzuola pulite. Infine vado in bagno cheo scopro essere pulito, pieno di asciugamani.

«Ho messo apposto tutto io.» Mi giro spaventata e vedo Ignazio. «Ho sistemato tutto ciò che era da sistemare... Perché sapevo che tu saresti venuta» continua.
Sorrido e mi avvicino a lui. Appoggio le braccia intorno al suo collo e sorrido. «Non vedevo l'ora di essere qui» sussurro.
«Anche io. Sai perché? Perché voglio baciarti. Voglio fare l'amore con te in ogni singolo angolo di questa casetta, senza nessuno che ci disturbi. Sono così felice...»
Sorrido e lo bacio. «Da che angolo vogliamo iniziare?» sussurro sorridendo, e lui mi bacia prendendomi in braccio.

Il giorno dopo...

Mi sveglio per opera di piccoli baci umidi sul collo.

«So che sei sveglia...» mi sussurra Ignazio, ed io sorrido aprendo gli occhi. «Buongiorno dormigliona» mi sorride.
«Buongiorno» gli sorrido.
Mi bacia e mi stringe a lui accarezzandomi la schiena nuda. «Non posso ancora crederci... Siamo qui, insieme..»
«Lo so... Lo so... Io pensavo fosse tutto un sogno. Ma non è un sogno. È la meravigliosa realtà» mormoro.
«Lo so, lo so...» sorride. «Che ne dici di andare a fare colazione? Ho un po' di fame.»
«Non avevo dubbi!» lo prendo in giro indossando la sua maglietta che mi fa da vestito ed alzandomi dal letto.

Ignazio sorride e mi segue in cucina. Prendo delle uova ed inizio a cuocerle mentre Ignazio appoggia le sue mani nei miei fianchi e mi bacia il collo.

«Sai di pesca» mi dice.
«È il bagnoschiuma.»
«Io amo la pesca.»
«Da quando?» rido.
«Da quando lo usi come bagnoschiuma!» dice ovvio, ed gli sorrido baciandolo. «Hai un sorriso meraviglioso.»
«Anche tu» sussurro.

Lo ribacio. Le uova sono pronte, così prendo due piatti e le verso, poi ci sediamo a tavola ed iniziamo a mangiare.

«Cosa hai detto ad Alessandra?»
«Che tornavo in Sicilia e che non volevo mi chiamasse; le ho detto che ho bisogno dei miei spazi e che volevo prendermi una pausa per capire.»
«Oh...»
«E tu a quel pallone gonfiato che cosa gli hai detto?»
«A chi?»
«A Mario.»
«A Marco?» chiedo ridendo.
«A quello. Non mi importa come si chiama. Cosa gli hai detto?»
«A Marco ho detto che andavo a dormire da una mia amica per un paio di giorni, e siccome era una vecchia amica che non vedevo da tempo, dovevo staccare un po' il telefono.»
«Ah... E lui cosa ti ha risposto?»
«Non dirmi che sei geloso.»
«Non te lo sto dicendo...» dice nervoso mangiando le uova.

Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lui, sposto il suo braccio e mi siedo su di lui. Lo costringo ad un contatto visivo e lo bacio dolcemente in bocca appoggiando le mie mani sul suo viso.

«Non essere geloso di Marco. Con lui stavo solo cercando di dimenticarti. Gli voglio bene, ma non lo amo: io amo te. Sei tu il ragazzo che mi fa sentire bene con uno solo sguardo. Sei tu il ragazzo che voglio al mio fianco» gli sussurro, e lui sorride baciandomi.
«Ti amo anche io.»
«Lo spero per te, perché sarà molto difficile adesso togliermi di mezzo. Non farò altro che starti attaccata, sappilo.»
«Non voglio che ti stacchi nemmeno un secondo. E se dovesse succedere, giuro che lotterò con le unghie e con i denti per averti con me.»
«Grazie.»
«Grazie a te.»

Ci baciamo ancora e terminiamo di mangiare. Laviamo i piatti e poi ci sediamo sul divano, ed io mi faccio stringere dalle sue calde braccia.

«Questa casetta è stupenda...» mi dice.
«È vero...»

Rimaniamo accoccolati sul divano a coccolarci ed a baciarci.

«Quanto vorrei bloccare questo momento» confesso sorridendo, mentre Ignazio intreccia la sua mano con la mia.
«Anche io» sussurra lui, «e ti prometto che un giorno saremo così...»
«Ignazio? Come hai capito di essere innamorato di me?»
«Bé... Inizialmente mi sono innamorato di ciò che scrivervi, poi però ti ho visto e... Diamine... Non lo so. Mi sono innamorato di te e basta!» sorride. «E tu?»
«Io? Io... Non lo so. Però in un qualche modo hai reso la mia triste, insignificante vita, in qualcosa di magnifico. Insomma... Grazie a te ho pubblicato un libro, grazie a te ho trovato amici, grazie a te mio padre ed io abbiamo più o meno risolto.»
«Come va con lui?»
«Non lo so nemmeno io. Non so perché abbia cambiato idea da un momento all'altro, ma mi manca, tanto.»
«Ci sono io con te.»
«Lo so, e ti ringrazio.»

Gli sorrido e lo bacio.

Un po' di pace per i nostri protagonisti.
Che ne pensate?
Durerà oppure no?
Fatemi sapere cosa ne pensante con un commento ed una stellina.
Ciao.
~Martina😘

Amami ora come mai || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora