capitolo 4

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   Appena arrivate alla festa, ci investe subito l'odore di fumo e alcool, che proviene da quei cretini che ci davano dentro con quelle schifezze.
   A un certo punto vedo Becca che ci viene incontro, abbracciandoci e dicendoci: «Dio mio, siete stupende stasera! Andrete alla grande. Mi raccomando, scatenatevi, bevete e fate del gran sesso, che si è giovani e belli una volta sola.»
   Guardandoci, io e Candace, ridiamo di quella pazza. A un certo punto vedo mio fratello sgomitare tra la folla, per arrivare fino a noi con una faccia che non promette niente di buono.
   «Fratellino che ci fai qui?»
   «Sono stato invitato. Voi che ci fate qui, conciate così? Qualche stronzo già ci ha provato? Ditemi chi è che li ammazzo con le mie mani.»
   Candace prende le sue mani e dice: «Tranquillo, siamo arrivate da cinque minuti. Non ce n’è stato proprio il tempo.»
   «Ok. Però avvertitemi se succede qualcosa, d’accordo?»
   «Certo» dice lei.
   «Comunque, sei stupenda stasera Candy.» Si complimenta mio fratello, guardandola fissa negli occhi. Lei arrossisce.
   Ho sempre saputo che quei due si piacevano parecchio, quindi li lascio un po’ soli. Mentre giro per la casa, vedendo ubriachi, tossici, e gente che si struscia ripetutamente, vado a sbattere contro una moretta, che mi viene addosso barcollando ubriaca.
   «E stai attenta, no?» biascica lei.
   «Attenta stacci tu, che mi sei venuta addosso, e neanche ti reggi in piedi!»
   «Beh, c'è qualche problema?» replica una voce fin troppo familiare.
   «Fratellino, questa stronza mi sta rompendo le scatole.»
   «Chi? Crystal, ma che cazzo devi per forza litigare con tutti anche alle feste? Stai tranquilla per una volta.»          
   «Visto che tua sorella, che non conoscevo, mi è venuta addosso ubriaca, io ci litigo perché mi ha dato anche uno spintone.»
   «Mark, porta via Tara da questo delirio. Tu vieni con me» e mi acchiappa per il braccio.
   «No, lasciami!» cerco di divincolarmi, ma è troppo forte e mi trovo sola con lui in una camera, dove inizia a baciarmi rudemente sulla bocca, con la lingua.
   «No, lasciami!»
   «Dai, Crys, sai che mi fai impazzire...»



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